Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MATTEZZA
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MATTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Matto. L'esser matto, Stato, Condizione, di matto. –
Esempio: Nov. ant. C. 60: Quando al matto sembrerà uomo più matto, fia quel cotale più savio, però che 'l savere è contrario della mattezza.
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 5: Ciò che vieta Dio e ciascun sapiente, non è che mattezza grande desiderare.
Esempio: Lat. B. Tesorett. 165: Ch'egli è maggior prodezza Raffrenar la mattezza..., Che venire alle mani.
Esempio: Ugurg. Eneid. 159: O misero, quale così grande mattezza à preso l'animo tuo?
Esempio: Cic. Opusc. 378: Alcuni dicono che fu errore, altri dicono che fu paura;... e quelli che dicono peggio, dicono che fu folle mattezza.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 276: Quando possono, occultamente il fanno, o per mattezza lasciano.
Esempio: Fior. Virt. 28: Maninconia..., siccome dice Ipocras, è ramo di mattezza, e dalla tristezza discende il vizio della disperazione, ch'è il maggiore peccato.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 538: Mi domanderà taluno come nasca in un animo questa mattezza d'appetir sì avidamente una cosa.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Bocc. Laber. 167: Tu dei sapere, che quantunque l'entrare di questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli non è così agevole il riuscirne.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 502: Vagliami per dimostrazione l'autorità di Lucrezio..., adoratore della sensualità, il quale ciò rende chiaro là ove con sucidi, ma vivaci, colori dipigne.... tale sventurata mattezza (la lussuria).
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 174: Certamente gli Americani han misfatto, e scostati sonsi dalla prudenza e dalla temperanza. Ma voi con l'ingiustizia vostra gli avete tratti ad impazzare. Vi darà il cuore di punirgli a cagion di quella mattezza, ch'è opera vostra?
Definiz: § II. E per Azione da matto, Azione dissennata, sconsigliata, e simili. –
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 16: Sichè direi che gran mattezza fa L'uomo che vede altrui nella bisogna, Di profferire altrui quel che non à, ec.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 119: E disse: O fratel mio, cotal mattezza Non fare.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 14: Non vi dich'io che non s'abbattendo a chi e' conosca, non fa una mattezza al mondo?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 194: Ma a Teofane Lesbio si mostrava gran mattezza, di lasciar l'Egitto non più lontano di tre giornate di puleggio.
Esempio: Alf. Sat. 108: Troppo è antiqua la funesta ebbrezza, Che i molti fa dei pochi iniqui preda; Onde il più dirne qui, saria mattezza.
Esempio: Mont. Poes. 2, 334: Se scorresse in noi delle segrete Pallottole paterne un solo spruzzo, Queste mattezze si farian?
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 5: Commendano i feudi, i roghi, la gleba, le scorrerie cavalleresche, colle altre bruttezze e mattezze della bassa età.
Esempio: Lambr. Elog. 31: Quella [probità] che non lascia alle passioni pigliar maschera onesta, nè si appaga dell'approvazione degli uomini, nè seconda i capricci della moda, nè cede alla furia delle mattezze.