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Dizion. 4° Ed. .
CANDELA.
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CANDELA.
Definiz: | Cera lavorata, ridotta in forma cilindrica, con istoppino nel mezzo, al quale s'appicca il fuoco, per uso di veder
lume, e se ne fanno anche di sevo. Lat. candela. Gr. λύχνος. |
Esempio: | Bocc. nov. 28. 20. Ed anche non ci ha mandata candela niuna, ed emmi convenuto
mangiare al buio. |
Esempio: | E Bocc. nov. 40. 9. Gl'incominciò a strignere agramente le
carni, ed a cuocerlo con una candela accesa. |
Esempio: | Dant. Purg. 22. Se così è, qual sole, o quai candele Ti stenebraron sì, che tu
drizzasti Poscia diretro al pescator le vele? |
Definiz: | §. I. Nè femmina, nè tela a lume di candela; che vuol dire: Guarda queste due cose di giorno. Lat.
de gemmis, de tincta murice lana, Consule de facie, corporibusque diem. |
Definiz: | §. II. La candela è al verde, ed Essere alla candela, vagliono Essere vicino a
spirare, Essere al lumicino, Essere alla fine. Lat. ad incitas redactum esse. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 5. 16. Mona Giovanna io ve la, Io ve la raccomando, Ch'io sono alla
candela. |
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