Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FUSO, con la s aspra.
Apri Voce completa

pag.663


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FUSO, con la s aspra.
Definiz: Sost. masc. che nel plurale fa anche Fusa, di gen. femm. Strumento di legno, lungo comunemente intorno a un palmo, diritto, tornito, corpacciuto nel mezzo e sottile nelle punte, dove ha un poco di capo, che si chiama Cocca, al quale s'accappia il filo, acciocchè nel torcerlo non isgusci.
Dal lat. fusus. –
Esempio: Ovid. Pist. 84: Or non ti vergogni tu che si dice che tu hai tenuto il canestro delle fusa tralle fanciulle ioniche, e temi le minacce della tua donna?
Esempio: Bocc. Laber. 49: Quante fusa logori a filare una dodicina di lino?
Esempio: Bern. Orl. 46, 38: Era il cimiero e l'impresa reale Tre fusi da filare, ed una rocca.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 95: Meglio per te s'avessi il fuso e l'ago, Che 'n tua difesa aver la spada e 'l vago.
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 4, 4: Io che tra molli schiere, A trattar l'arco e 'l fuso Sforzo le man guerriere.
Esempio: Marchett. Lucrez. 351: Le fusa, i subbj, i pettini, le spole.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 313: Non c'era che una vecchia con la rocca al fianco e col fuso in mano.
Definiz: § I. Con un compimento, denotante il filo di che è pieno un fuso, vale Tanto filo quanto ne può entrare in un fuso. –
Esempio: Cellin. Vit. 239: Fasce, quali io avevo avvolte a modo di fusi di accia in su dua legnetti.
Definiz: § II. Figuratam., per L'arte o per L'operazione del filare. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Vedi le triste che lasciaron l'ago, La spola, e il fuso, e fecersi indovine.
Esempio: E Dant. Parad. 15: E vidi quel de' Nerli, e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso ed al pennecchio.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 59: Perciò che all'altre è assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 72: Tutti gli altri alla spola, all'aco, al fuso, Al pettine ed all'aspo sono intenti.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 39: A i lavori d'Aracne, all'ago, ai fusi, Inchinar non degnò la man superba.
Esempio: Bald. Vers. 122: Esser tua cura Deve il fuso, il telaio, la conocchia.
Definiz: § III. E per Un consimile istrumento, che serve ad avvolgere oro od argento filato. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 141: El tagliano in striscette strette, anzi di tal sorte larghe, che, avolte con un fuso, a rotella, o altro modo sopra al filo del lino, sottile o grosso che sia, aponto aponto senza ec.
Esempio: Legg. Band. C. 10, 135: Che in avvenire nissuna persona.... possa.... tenere, tanto in rocchetti, in fusi, o in altro modo,... oro o ariento falso, tirato, filato o stracciato.
Definiz: § IV. E dicesi altresì Quell'asticciuola di ferro, nella quale la orditora infila il rocchetto o il cannello per avvolgervi sopra il filo.
Definiz: § V. Fuso, dicesi Quel legno o ferro, più o meno lungo e grosso, di forma cilindrica, in cui, come in un asse, s'infila il centro di una ruota, di un argano, di una macchina o arnese qualunque, il quale debba avere un moto rotatorio. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 293: Alle pilastrate per imbasamento si darà uno scaglione alto non più che un cubito e mezo; ed acciochè il fuso delle ruote non lo scantoni, si farà spuntato con una ondetta a rovescio.
Esempio: Lorin. Fortif. 213: E quando questa vite fusse fabricata di ferro,... e non più grossa di due oncie, e con la madre vite, ruote, fusi, e rocchelli con esquisita diligenza lavorati, tale strumento (l'argagno) alzerà molto maggior peso.
Esempio: E Lorin. Fortif. 224: Sia fabricata la ruota di piombo, co 'l suo fuso di ferro, nel modo che ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 14: Due o al più tre rivolte del canapo intorno al fuso dell'argano potevano non solamente ritenerlo, che, tirato dall'immensa forza del peso ch'ei sostiene, scorrendo non gli cedesse; ma che di più, girando l'argano, il medesimo fuso, col solo toccamento del canapo che lo stringe, potesse colli succedenti ravvolgimenti tirare e sollevare vastissime pietre.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 226: Lavorandosi con una sola e semplice ruota dentata, che toccasse un solo rocchello adattato nel fuso della macina.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 357: Era come sopra un carro volante, non a ruote doppie, con fuso e razzuoli d'oro,... e quattro soli a tirarlo (male la stampa confuso).
Definiz: § VI. E pure dicesi a Quel ferro lungo, sottile e appuntato, di cui si servono gli stradieri nel forar sacchi, ceste, e simili, a fine di scoprire se vi sia occultata roba che paghi gabella. –
Esempio: Lipp. Malm. 11, 44: Con Doriano il Furba ecco alle mani: Di ferro da stradieri impugna un fuso, E l'altro una paletta da caldani.
Definiz: § VII. E Term. degli Stampatori. Quella linea orizzontale, ingrossata nel mezzo e assottigliata alle due estremità, a guisa d'un fuso, la quale suol essere posta alla fine di un libro, capitolo, o di altra partizione.
Definiz: § VIII. Fuso, parlandosi di colonna, intendesi Tutto il corpo di essa, ad eccezione della base e del capitello. Dicesi anche Fusto. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 196: Nelle colonne noi consideriamo due linee lunghe giù per il fuso; l'una si può chiamare il centro del fuso, e l'altra la centina.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 197: Divido tutta la lunghezza del fuso [della colonna] in sette parti uguali.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 158: All'entrata del palazzo del principe è una porta di marmo, di componimento ed ordine dorico, fatta secondo i disegni e modelli di man di Perino, con sue appartenenze di piedistalli, base, fuso, capitelli, architrave, fregio, cornicione e frontespizio.
Esempio: Dant. E. Prosp. Eucl. 44: L'autore per la base della colonna intende il cerchio del fuso della colonna, che va posato sopra di essa basa.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 48: È questa grande e bellissima colonna di granito orientale, pietra finissima e durissima, il fuso della quale è alto venti braccia, e pesa dugento venti migliaia di libbre.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 2, 1: Sono [i canali] alcuni solchi fatti.... a mezzo cerchio (tramezzati da un pianuzzo), alcuna volta diritti per lo fuso della colonna, e alcuna volta torti attorno alla medesima.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 36, 2: È la colonna composta di diverse parti.... la base, il fusto, fuso, o corpo, e 'l capitello.
Definiz: § IX. E per similit., detto del Sostegno lungo, diritto e per lo più tondeggiante, di tazza di una fontana o cose simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 264: Sopra questi putti è il resto del fuso di questo piede (della tazza), il quale è fatto con certe cartelle, che colano acqua con strana bizzarria.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 285: Aveva allora il Tribolo finito un modello del fuso della fonte del Laberinto, nel quale sono alcuni satiri di basso rilievo, e quattro maschere mezzane, e quattro putti piccoli tutti tondi che seggono sopra certi viticci.
Definiz: § X. Fuso, dicesi l'Asta orizzontale della bilancia, ai due capi della quale sono sospesi i piatti. –
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 68: Imperocchè noi veggiamo il medesimo quando qualcuno, distesa la mano, sostiene qualche peso, che con l'altro piede, come che si sia fermo il fuso della bilancia, si ferma all'incontro con tutta l'altra parte del corpo per contrappesar il peso.
Definiz: § XI. E Term. di Nautica. Quella parte dell'àncora, che è compresa tra il diamante ed il ceppo. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 77: Le quali [àncore] vogliono esser nella ponta tanto lontane dal fuso, quanto elle hanno di lunghezza: cioè, che tanto sia dall'anello dove nascono le marre alla sua estremità, quanto è dall'anello di detto fuso a tutta la lunghezza di detto fuso.
Definiz: § XII. E Term. dei Geometri. Solido formato dalla rivoluzione della parabola intorno al suo asse. –
Esempio: Cavalier. Cent. Probl. 524: Generandosi dal parallelogrammo un cilindro, e dalla parabola un fuso parabolico, il cilindro al fuso sarà come 15 a 8; e susseguentemente ho ritrovato il modo di misurare i segmenti di esso fuso.
Definiz: § XIII. Diritto come un fuso; maniera familiare, che vale Dirittissimo della persona. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Ed io non aveva questa gobba, anzi era diritta come un fuso.
Definiz: § XIV. E Diritto come un fuso, più spesso col verbo Andarsene diritto come un fuso, dicesi familiarm. per Difilato e senza voltarsi da alcuna parte.
Definiz: § XV. Campar di fusa torte, dicesi scherzevolmente di un marito che viva della disonestà della propria moglie. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 9: Quanti ci son, che ci campan di fusa Torte! faccia pur cuor, non si sgomenti.
Definiz: § XVI. Far d'una lancia un fuso. –
V. Lancia.
Definiz: § XVII. Fare le fusa, dicesi del gatto allorchè, standosene in quiete, o provando qualche piacere, fa col respiro un certo rumore, simile a quello che fanno le fusa allorchè sono girate.
Definiz: § XVIII. Fare le fusa torte, dicesi di moglie che rompa fede al marito, o anche di donna amata all'amante; ed è maniera men bassa che l'altra Fare le corna. –
Esempio: Burch. Son. 2, 57: Non ti fidar di femmina, ch'è usa Di far le fusa torte al suo marito.
Esempio: Med. L. Canz. Ball. 14: La mi fe' le fusa torte.
Esempio: Grazz. Comm. 327: Una donna solamente vi potrebbe vedere; ma quando ell'avesse, o la notte dinanzi o il giorno, fatte le fusa torte al marito.
Definiz: § XIX. Ed estensivam. vale anche Mancare altrui di fede in checchessia, Operare slealmente, Procurargli danno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 89: E disse: questo sia pel tuo peccato, Che tu volevi far le fusa torte.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 469: Star tutto il dì tra pettini e caviglie, E avere a veder se 'l marruffino, Nel far fare i lucignoli, gli ha fatto Le fusa torte.
Definiz: § XX. Volgere il fuso o Torcere il fuso, Vestire il fuso, e simili, valgono poeticam. Filare. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 12, 171: E tu sedendo torna al primiero uso, E spoglia la conocchia e vesti 'l fuso.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 3: Mirasi qui fra le meonie ancelle Favoleggiar con la conocchia Alcide: Se l'inferno espugnò, resse le stelle, Or torce il fuso.
Definiz: § XXI. E Volgere il fuso, usasi anche figuratam. parlandosi delle Parche, le quali filavano, secondo le favole, la vita umana e i suoi destini. –
Esempio: Ovid. Pist. 108: Certo allora le fatali serocchie, le quali dispensano li mortali avvenimenti, doveano a ritroso volger le mie fusa.
Esempio: Leopard. Poes. 148: Aureo secolo omai volgono, o Gino, I fusi delle Parche.
Definiz: § XXII. E pur parlandosi delle Parche, Troncare il fuso, vale Porre termine alla vita dell'uomo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 39: Invide Parche, sì repente il fuso Troncaste.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 404: Troppo son ricco; s'a quel ch'amo e spero Non tronca 'l fuso la fatale Dea.