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CORROTTO.
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CORROTTO.
Definiz: Sost. masc. Pianto che si fa a' morti, Lutto proprio di funerali; più spesso, nella maniera Fare il corrotto. Voce oggi di raro uso.
Forse da corrompere e corrotto costruiti specialmente con la particella A, e usati a significare lo Abbandonarsi, il Buttarsi, a checchessia; come appunto si suole nel piangere i morti. La quale derivazione ci sembra più probabile che le proposte da altri: da cor e ruptum; da cum e luctus; o, per corruzione, da corruccio. Anche il provenzale corrotz e l'antico francese corrot, equivalenti a courroux, secondo alcuni etimologisti, derivano dal lat. corruptus. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 79: La Veritate piange Ch'è morta la Bontade.... La Veritate invita Tutte le creature, Che vengano al corrotto Ch'è di tanto dolore (qui figuratam.).
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 307: E io comencio il corrotto; Figliolo, mio diporto; Figlio, chi mi t'ha morto? Figlio mio delicato.
Esempio: Vill. G. 736: Fu soppellito alla chiesa di San Francesco in Padova con gran corrotto.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 242: Morto Anchises, dopo lo pianto e grande corrotto, che fece Enea con tutti li Troiani,... nelle dette parti di Trapani lo sotterrarono.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 190: Mentre il corrotto grandissimo si facea, il buono uomo, in casa cui morto era, disse ec.
Esempio: Fior. Virt. 29: Allora cominciò tutta la gente a piangere, e fece il maggior corrotto che mai fosse udito.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 222: Questa cosa fu cagione che Gierusalem fosse di dolore e di pianto grandissimo ripiena, e per ciascuna casa e per ciascun parentado si facea corrotto per ciascuno de' loro che eran rimasti morti.
Definiz: § I. Si usò anche, pur costruito spesso col verbo Fare, a significare Qualsiasi dimostrazione di dolore solita farsi nella perdita di persone care, e propriamente Quella del vestirsi a lutto; Lutto: ed altresì Abito da lutto. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 119: Come furono tornati in Vinegia, feciono fare alla loro galea vele di panno e tutti gli arredi neri, ed eglino si vestirono a nero; e come giunsono in Puglia, feciono sembiante di grande dolore,... e rapportarono come Curradino era morto, e fatto per Manfredi sembiante di grande corrotto ec.
Esempio: Lucan. volg. S. 130: I Romani ne feciono grande corrotto della sua morte (di Cesare), e grande vendetta.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 336: La lettera che m'avete mandata del sig. vostro zio, scrittami di poco avanti che egli si morisse, ed il dono del panno nero fattomi da voi, m'hanno rinovate le lagrime che io sparse ho per la novella della sua morte. E veggo che egli m'ha veramente mandato il corrotto che io dovea fare della nostra benivolenza.
Esempio: Bald. F. Polid. Virg. 338: Nel tempo del corrotto, o bruno che dir vogliamo, le donne posavano da banda la porpora e l'oro.
Esempio: Salvin. Annot. Bocc. Com. M. 2, 141: E 'l bruno vien detto il lutto, lo scorruccio, anticamente il corrotto, il duolo, franzese le deuil.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 343: Lo Statuto manoscritto di Ferrara del 1269 determina: Quod nemini.... liceat levare corruptum (dura tuttavia fra noi fare il corrotto, lo stesso che lo scoruccio), seu plangere alta voce propter aliquod corpus mortuum ec. (Nella dettatura latina delle Antiquitates il Muratori scrisse a questo medesimo punto: Apud nos.... perdurat adhuc fare il corrotto, sive lo scorruccio, sed ad designandum tantummodo lugubris vestis usum in luctu pro funeribus.)
Definiz: § II. In senso generico si usò altresì semplicemente per Pianto, Lamento; ed anche per Dolore, Travaglio, Affanno, e simili. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 17: Ond'io in tal corrotto Pensando a capo chino, Perdei il gran cammino.
Esempio: E Lat. B. Tesorett. 204: Ahi lasso! che corrotto Feci, quand'ebbi inteso Com'io era compreso Di smisurati mali.
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 141: Noia e corrotto intralasciar dovemo, Pensando quanto dolce ed amorosa Sarà nostra amistà.
Esempio: E Fr. Guitt. Rim. 1, 142: E 'l ben tutto ch'avia M'è or per mia follia corrotto e noia.
Esempio: Nov. ant. B. 101: Quellino si destaro, e fecero gran corrotto, perchè più non li poteano ir cercando.
Esempio: Fr. Iac. Tod. R. 3 t.: Starò sempre en corrotto, Non me porrò allegrare.
Esempio: Sacch. Rim. M. 104: Ma io vo' far con vo' nuovo corrotto Di due che mi consuman, ch'han disio Di favellar linguaggi più che Dio Non mise nella torre di Nembrotto.