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Dizion. 4° Ed. .
ARRENDERE
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ARRENDERE.
Definiz: | Neutr. pass. Darsi in mano al nemico, confessandosi vinto. Lat. se se dedere, deditionem
facere. Gr. ἐκδίδοσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 34. 12. E del tutto negarono di mai, se non per battaglia, arrendersi.
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Esempio: | E Bocc. num. 13. Conoscendo se di necessità o doversi
arrendere, o morire. |
Esempio: | G. V. 1. 37. 1. S'arrendeo la città a Cesare, e a' Romani, in capo di due anni.
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Esempio: | Guicc. stor. 12. 597. La città, la quale battuta dall'artiglieria, fra pochi dì
s'arrendette. |
Definiz: | §. I. Per metaf. Abbandonarsi, Sbigottirsi. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 5. 2. Perciocchè egli mai non d'animo, mai non s'arrenderà.
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Definiz: | §. II. Arrendersi diciamo di ramo, pianta, o altro, che agevolmente, e senza spezzarsi, si pieghi, e
volga per ogni verso. Lat. flecti, inflecti. Gr. κάμπτεσθαι. |
Esempio: | Franc. Barb. 62. 15. Che quando mal t'arrendi Per la tropp'alta, o stretta
gorgierina [quì per similit.] |
Definiz: | §. III. E figuratam. in signif. att. |
Esempio: | Albert. 31. Arrender l'animo alle dilettazioni è cominciamento di tutti i mali.
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Definiz: | §. IV. Dicesi in maniera proverbiale: Chi ha bisogno, s'arrenda ; cioè ceda, si raccomandi, si umíli.
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Esempio: | Malm. 6. 8. E chi ha bisogno, si suol dir, s'arrenda. |
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