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Dizion. 3° Ed. .
MISERO
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MISERO.
Definiz: | Infelice, calamitoso. Lat. miser, infelix. |
Esempio: | Boc. Nov. 19. 35. Io sono la misera sventurata Zinevra. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 33. Avendo in essa misera vita molte cose
patite. |
Esempio: | Petr. Son. 214. O misera, e orribil visione. |
Esempio: | E Petr. Son. 276. Misero Mondo instabile, e
protervo. |
Esempio: | E Petr. Canz. 9. 5. Misero me, che volli. |
Esempio: | Dant. Parad. 28. De' miseri mortali aperse il vero. |
Esempio: | E Dan. Purg. 6. Cerca, misera, intorno dalle prode.
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Esempio: | G. V. 10. 7. 2. Mess. Ugo il Dispensiere il nutricava in misera vita.
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Esempio: | Pist. S. Gir. Quegli è certamente da giudicare misero, e infermo, il quale co'
fracidi diletti carnali, per le dilicatezze, si diletta, e giace. |
Definiz: | §. Per Malvagio, di mala qualità. |
Esempio: | Cr. 1. 13. 1. E dee preveder la qualità dell'aere, s'egli è buono, o pestilente, e
misero. |
Definiz: | §. Per lo stesso, che Piccolo, e troppo stretto. Lat. curtus. |
Esempio: | Galat. per metaf. Come i panni del grande, messi in dosso al piccolo,
sarebbono soprabbondanti, ec. forse alla lor natura sarebbono miseri, e ristretti. |
Esempio: | Fir. As. 192. Ma egli aveva una sua vesticciuóla in dosso rattoppata, con più
di mille pezzi, e cosi misera, e a fatica lo copriva mezzo. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 178. Faceva divenir misero il vaso alla mole dell'acqua. Lat.
angustus. |
Definiz: | §. Per Colui, che troppo s'astiene dall'usare il suo. L. avarus, sordidus,
illiberalis. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Imprima s'affanna lo misero, per la sua insaziabile avarizia, e di
raccorre quello, ch'egli desidera. |
Esempio: | Boc. Nov. 93. 14. Il quale non ad ammassar danari, come i miseri fanno, ma a
spender gli ammassati s'è dato. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 23. 2. Che ne cavate, miseri in effetto? Favvi l'oro servar più
sani, e grassi? |
Esempio: | Spor. Gell. 5. 3. Io ho una padrona di, ec. spirituali, e non di manco, e la più
massaia, la più misera, la più strana, ec. |
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