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Dizion. 5° Ed. .
ARCOLAIO.
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pag.663
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ARCOLAIO. Definiz: | Sost. masc. Strumento rotondo, per lo più fatto di cannucce rifesse o di legno, sul quale si mette la matassa per dipanarla o incannarla. |
Probabilmente dal lat. arculus o arculum, cerchietto, cercine. – Esempio: | Bocc. Decam. 1, 59: Perciò che all'altre [donne] è assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio. | Esempio: | Sacch. Rim. M. 174: State su, donne,.... Gittate gli arcolai, I naspi colle rocche. | Esempio: | Car. Eneid. 8, 633: A la conocchia, A l'aspa, a l'arcolaio esercitando Sta le povere ancelle. |
Definiz: | § I. Figuratam. per Aggiratore, Imbroglione, e anche Uomo volubile, senza fermezza nè fede. – |
Esempio: | Fag. Rim. 7, 103: Bindoli, mozzorecchi, aggiratori, Arcolaj, pelanibbj e farfanicchi, Che son ludibrio e disonor de' fori. |
Definiz: | § II. E per Ghiribizzo, Arzigogolo, Fantasticheria. – | Esempio: | Car. Comm. 2: Voglie spasimate, le quali.... partoriscono poi capogiroli, castelli in aria, frenesie, arcolaj, girelle, girandole,.... e più altre spezie di furori. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 158: Ancor a me mi vengono de' grilli; Divento in specular quasi lunatico, E fo mille arcolaj e mille stilli. |
Definiz: | § III. Aggirare uno come un arcolaio, vale, Avvilupparlo, Confonderlo, Strapazzarlo; che si dice ancora Far girare come un palèo. – |
Esempio: | Ambr. Cofan. 4, 15: M'hanno aggirato come un arcolaio. | Esempio: | Lipp. Malm. 5, 9: Per gl'imbrogli vi chiamo e l'invenzioni, Che ritrova il legista ed il notaio, Quando per pelar meglio i buon pippioni Gli aggira, che nè anche un arcolaio. |
Definiz: | § IV. Aggirarsi come un arcolaio o Volgersi come un arcolaio, e anche Fare a girare cogli arcolai, vale Volgersi di quà e di là per ogni parte con grandissima prestezza. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 7, 43: E si volgeva com'un arcolaio A' Saracin che facieno a sonaglio. | Esempio: | Baldov. Comp. dramm. 11: Corri in quel luogo, Ritorna da quell'altro, e vieni e vai: Ogni po' che la duri, Posso fare a girar cogli arcolaj. |
Definiz: | § V. Mettersi in capo l'arcolaio, vale Darsi a ghiribizzare, a fantasticare. – |
Esempio: | Buonarr. Tanc. 4, 1: S'io gnene so 'l buon grado, e s'io l'apprezzo, Non dei metterti 'n capo l'arcolaio; Tu non dei imbizzarrir. |
Definiz: | § VI. Quant'è più vecchio l'arcolaio, meglio gira; Proverbio che significa, che il vecchio quando è preso da una passione, e più specialmente d'amore, suol far più pazzie d'un giovane. – | Esempio: | Cecch. Donz. 3, 4: I' so come la va; Quanto più vecchio è l'arcolaio, me' gira. |
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