Lessicografia della Crusca in rete

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CIURMARE
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CIURMARE.
Definiz: proprio il dar bere, che fanno i ciurmadori di quel vino, sopra il quale egli hanno detto una lunga intemeráta di parole, laqual bevanda dicono essere antidoto a morsicature di serpi, e d'altri animali velenosi. Qui è metaf. vale mezzo innebbriarsi col vino.
Esempio: Bocc. n. 76. 5. Andiamo, e menianlo alla taverna, ec. egli si ciurmerà, e verrácci troppo ben fatto.
Esempio: Varchi. rim. in bur. E mi ricordo per un San Giovanni, Ch'io mi ciurmai, sol per aver cagione, Di bere un sorso.
Definiz: CIURMARE è anche, dare ad intendere una cosa per un'altra, sì come fa il ciurmadore.
Esempio: Morg. Io ciurmerei più, Gan, con un sermento, Che tu con le tue serpi.
Definiz: Onde CIURMERIA, che son quegli atti, e que' falsi cicalamenti, che escon da' ciurmadori: il che prendiamo per inganno, e per avvolgimento di parole. Lat. circuitio, ambages.
Esempio: Morg. Tutte sue bagattelle, e sue bugíe, E mandragole, e serpi, e bossoletti, E polvere, e cartocci, e ciurmeríe.
Definiz: Dicesi, Esser ciurmato, d'uno che par, che possa mettersi a ogni rischio, e anche, a contrario senso, di chi sia incorso nel male