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Dizion. 5° Ed. .
MONDO.
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pag.477
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MONDO. Definiz: | Add. Privo d'ogni sozzura, Netto, Pulito; anche con un compimento: detto così di cosa, come di persona. |
Dal lat. mundus. − Esempio: | Poliz. Rim. C. 345: I suoi capelli d'oro, I denticelli mondi Bianchi, politi e tondi Mi fan vivo. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Vuole il signor veder purgato ugnuno, E più ch'altri i ministri e i servitori; Chè, dovendogli avere ognora appresso, Gli desia mondi e d'ogni impuro astersi. | Esempio: | Segner. Mann. nov. 12, 1: Mondo [è] quel panno al quale è tolto il sozzume; mondo quell'oro al quale è tolta la scoria. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 4, 28: Cacciate via da sè le grinze, distese tutta la pelle del corpo, e, lasciati due occhiacci lividi e scerpellini, due ne prese mondi e sereni. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam. − | Esempio: | Panzier. Cant. sp. 2: Nel Creatore ho posto la mi' cura; Ogn'altra cosa m'è scura, lucente; E so' levato mondo di bruttura. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 57: Studia le mani sieno di Dio, e sieno monde e lavate da ogni male, immundizia e offesa di Dio. | Esempio: | Poliz. Pros. 10: Onde Cristo a lui: Chi è lavato non ha bisogno di lavarsi altro che e' piedi, ma tutto è mondo; e voi siate mondi, ma non tutti. | Esempio: | Vespas.
Vit. Uom. ill. 233: Andando per più chiese di Firenze, dannava tante sepulture quant'egli trovava per le chiese; e che sendo la Chiesa di Dio cosa pura e monda, non si doveva imbrattare di corpi di morti. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 43, 195: Li conforta ed òra A voler, schivi di pantano e loto, Mondi passar per questa morta gora Ch'ha nome vita. | Esempio: | Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 223: Con che apparecchiata nel suo cuore allo Spirito santo una monda ed amena stanza, ottenne in breve tanto sublime dono di lagrime e di orazione, che ec. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., per Netto da colpa, Purgato, Innocente, e simili; detto di persona o di ciò che moralmente le attenga: anche con un compimento retto dalle particelle Di o Da. − | Esempio: | Dant. Purg. 11: Ben si dee loro aitar lavar le note, Che portar quinci, sì che mondi e lievi Possano uscire alle stellate ruote. |
Esempio: | E Dant. Purg. 21: Tremaci quando alcuna anima monda Si sente, sì che surga, o che si muova Per salir su, ec. | Esempio: | Cavalc. Ammon. Paol. 77: Quegli si lava e fassi mondo, il quale, piangendo il male che ha fatto, non lo rifà da capo. | Esempio: | E Cavalc. Pist. Eust. 378: Ogni cosa (dice la Scrittura) è monda a' mondi (qui in forza di Sost.). | Esempio: | E Cavalc. Frutt. Ling. 194: Mondo in sè dalli vizj debbe esser quelli lo quale vuole correggere altrui. | Esempio: | Belc. F. Pros. 1, 136: Ingegnatevi d'avere più bianche l'anime vostre che le gonnelle, tenendo i cuori mondi e confessandovi spesso. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 29, 37: Aveasi imaginato il Saracino, Che per gir spesso a rischio di cadere Dal ponticel nel fiume a capo chino, Dove gli converria molt'acqua bere, Del fallo a che l'indusse il troppo vino, Dovesse netto e mondo rimanere. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 11, 7: O Divo, e te, che de la diva fronte La monda umanità lavasti al fonte. |
Definiz: | § III. Detto in particolare di frutta, vale Sbucciato, Privato della buccia, o scorza, e simili. − | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 245: Marziale dice, che provò le noci verdi monde messe nel mele, dopo l'anno esser verdi, ed esso mele diventare intanto medicinale, che ec. | Esempio: | Pallad. Agric. 73: Marzial dice, che ha sperimentato di tòrre le noci verdi, monde del mallo e corteccia, e attuffarle nel mele, e bastanvi verdi più d'uno anno. | Esempio: | Lastr. Agric. 3, 145: Di 150 grani ne ha prodotti (l'orzo di Siberia) 4670, di colore un poco bruno, ma più grossi e più lunghi del seme vecchio, e quasi grossi come i pinocchi mondi. |
Definiz: | § IV. E detto di grano, o di riso, vale Spogliato della loppa o del guscio, Pulito della polvere, e simili. − | Esempio: | Lastr. Agric. 1, 112: Riporre il grano ben mondo, e lasciarlo prima alquanto al fresco per raffreddarsi. | Esempio: | E Lastr. Agric. 1, 122: Egli è necessario ancora, che sia la semenza del grano ben monda e purgata da qualunque altra di diverso genere, e specialmente dalle vecce, dalla vena, dal loglio e simili, le quali generano erbe inutili. | Esempio: | Ridolf. Lez. Agr. 2, 233: Da noi nelle nostre piccolissime risaie si può valutare a circa 36 ettolitri per ettare il risone che si raccoglie, e che si riduce a circa 18 ettolitri di riso mondo. |
Definiz: | § V. E detto di qualsiasi seme, vale Privato del suo guscio. − |
Esempio: | Pallad. Agric. 148: E se poni il seme suo (della ruta) quando egli è ancor nella sua fogliolina, vuolsi ficcare in terra colle dita. Ma se 'l seme è già minuto e mondo, vuolsi seminare spargendolo e gittandolo, e ricuprire col sarchiellino o rastrellino. |
Definiz: | § VI. È pure aggiunto che si dà a una specie d'orzo, che ha il seme naturalmente spoglio di tegumenti; ed è l'Hordeum vulgare nudum dei Botanici. − | Esempio: | Red. Lett. 1, 434: Ottime sono le minestre.... di riso, di lasagne, di orzo mondo, di farro, di vermicelli. | Esempio: | Lastr. Agric. 3, 140: L'orzo maschio produce il seme rivestito di molte tuniche persistenti, anche dopo la battitura, dovecchè l'orzo mondo lo rende nudo, egualmente che il grano. |
Esempio: | E Lastr. Agric. 3, 142: L'orzo di Siberia supera d'assai (nel peso) l'orzo maschio e l'orzola, bilancia coll'orzo mondo, è superiore al gran grosso, ec. | Esempio: | Ridolf. Lez. Agr. 2, 152: Queste varietà, che meriterebbero di esser coltivate a preferenza della specie comune...., sono: quella che dà una spiga a 6 canti..., un'altra che fa spighe molto dilatate..., finalmente l'orzo mondo (hordeum vulgare nudum). |
Definiz: | § VII. Per Che non ha mescolanza di sostanze eterogenee, detto particolarmente di acqua, fiume, e simili; ed anche semplicemente Limpido, Chiaro. − |
Esempio: | Dant. Purg. 28: Tutte l'acque che son di qua più monde, Parrieno avere in se mistura alcuna, Verso di quella che nulla nasconde. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 23, 131: Che rami e ceppi e tronchi e sassi e zolle Non cessò di gittar ne le bell'onde, Fin che da sommo ad imo sì turbolle, Che non furo mai più chiare nè monde. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 41, 47: Teme.... Che, poi che battezzar ne l'acque monde, Quando ebbe tempo, sì poco gli calse, Or si battezzi in queste amare e salse. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 13, 59: E il picciol Siloè, che puro e mondo Offria cortese a' Franchi il suo tesoro, Or di tepide linfe a pena il fondo Arido copre. | Esempio: | E Tass. Gerus. S. 14, 74: Un fonte sorge in lei, che vaghe e monde Ha l'acque sì, che i riguardanti asseta. | Esempio: | Cocch. Op. 3, 438: L'acqua di Fojano è in sè medesima più monda e meno carica di particelle minerali. |
Definiz: | § VIII. E detto di campo, terreno, e simili, vale Sgombro, Libero. − | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 68: Ed al [campo] poroso e sottile, il quale ha terra monda, forse basterà un'aratura o due, o al più tre. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 148: Dove sono mondi li novali, con fosse pastiniamo o vero con solchi. | Esempio: | Pallad. Agric. 60: Là ove le campora sono libere e monde, siccome da seminare, possiamo porre la vigna con solchi. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 23, 135: Quel ch'un uccellator che s'apparecchi Il campo mondo fa, per por le reti, Dei giunchi e de le stoppie e de l'urtiche, Facea de' cerri e d'altre piante antiche. |
Definiz: | § IX. Mondo, in senso biblico, vale Che secondo la legge mosaica è puro, incontaminato, detto così d'animale e di cosa, come altresì di persona. − | Esempio: | Fr. Giord. Pred. S. 40: I pesci mondi erano tutti quegli che non avieno scaglie, siccome sono muggine ec. | Esempio: | Bibb. N. 1, 54: Tolse (Noè) di tutte le pecore ed uccelli mondi, e fecene sacrificio a Dio sopra l'altare. | Esempio: | E Bibb. N. 2, 106: E coglierà l'uomo mondo la cenere della vacca arsa, e porralla di fuori dalle abitazioni ec. | Esempio: | E Bibb. N. 108: L'uomo mondo purgherà la cosa immonda lo terzo dì e lo settimo. | Esempio: | S. Antonin. Lett. 91: La colomba.... se una volta uscì dell'arca, non truovando fuori luogo grato, come animale mondo, ritornò all'arca. | Esempio: | Savonar. Pred. 21: Bisogna ad volere che lo animale sia mondo, che gli abbia tutte a due queste proprietà; ciò è che rumini, ed abbia la unghia fessa; ma se manca di una di queste due cose, è animale immondo. | Esempio: | Segner. Incred. 428: Se qui ella (la Chiesa) è l'arca, convien che accolga non solo gli animali mondi ma ancor gl'immondi (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Martin. T. V. Not. 1, 60: Veggiamo.... che la distinzione tra gli animali mondi e immondi, ripetuta di poi nel Levitico, fu osservata anche sotto la legge di natura. | Esempio: | E Martin. T. V. Not. 3, 324: Mangiate di tutti gli uccelli mondi. Astenetevi dagl'immondi, come è l'aquila, il grifone, l'aquila marina, ec. |
Definiz: | § X. Trovasi usato poeticam., per Privo, Esente, con un compimento. − |
Definiz: | § XI. Trovasi detto del vino, per Puro, Schietto. − | Esempio: | Capor. Rim. 106: Bevea pieno un bicchier, da sommo ad imo, Tre volte a pasto; il primo era vin mondo, L'altro senz'acqua, e 'l terzo come il primo. |
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