Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GUASTO.
Apri Voce completa

pag.706


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GUASTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del guastare o del guastarsi; Guastamento, Danneggiamento, che una cosa patisca o riceva. Usato anche figuratam.
Nel lat. barbaro vastum, wastum, gastum, guastum, valevano Distruzione. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 19: Nell'Ecclesiastico si dice: Le zuffe e l'ingiurie, le grandi ricchezze tornano a niente; e questo è per le molte spese e condennagioni e danni e guasti ch'escon dalle guerre.
Esempio: Vill. M. 540: Fece cominciare in Pavia una fortezza sotto nome di cittadella;... e ciò non fu sanza lagrime e singhiozzi de' cittadini, sì come di prima cominciarono a vedere il principio dello spiacevole giogo della tirannia, e sì per lo guasto delle case loro che si contenieno nel luogo, ove s'edificava lo specchio della miseria loro: dove portavano gran danno e disagio.
Esempio: Savonar. Poes. 9: O quanta doglia hai Bruto e tu Fabrizio, Se hai intesa questa altra gran ruina (di Roma)! Non basta Catilina, Non Silla, Mario, Cesaro o Nerone: Ma quivi omini e done, Ogn'om si sforza dargli qualche guasto.
Esempio: E Savonar. Poes. 15: Ben credo.... Che avete doglia assai di tanto guasto: Prostrato è il tempio e lo edificio casto.
Definiz: § I. In senso particolare, per Devastazione di luogo abitato, di campagne, e simili, fatta da gente armata. –
Esempio: Vill. G. 502: Essendo l'oste del Marchese della Marca intorno di 500 cavalieri e popolo grande, e guastando intorno la città d'Osimo, e que' di Fermo e di Fabbriano venuti chiusamente la notte dinanzi in Osimo, e l'oste della Chiesa essendo sparti al guasto, assaliti da quelli da Osimo furo sconfitti.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 408: Dove si era disegnato che bastassino ad questo guasto, de la parte che tocca ad questo campo, bastassino dugento marraiuoli, è parso dipoi più a proposito fare di averne 400, per posserlo dare in dua sere, e più presto uscire di questa fazione; che è importante, per avere ad lasciare il campo quasi solo.
Definiz: § II. Si usò per Spopolamento, Privazione o Vuoto d'abitanti, Deserto. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 101 t.: E non vi viene in considerazione che cacciando, per virtù della seconda legge, i padroni usati di possessione, voi farete una grandissima solitudine ed un guasto pel contado (il lat. ha: solitudines vastas in agris fieri).
Definiz: § III. Dare il guasto ad un luogo, o Dar guasto, ad un luogo, vale Devastarlo, Metterlo a sacco, a distruzione, Disertarlo: detto propriamento di esercito, e riferito talvolta a biade, mèssi, e simili. Usato anche assolutam. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 124: E giugnendo la detta oste su per lo poggio e vigne di Volterra guastando, con intendimento che come avessono dato il guasto tornarsi a Fiorenza, ec.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 280: Di Prato uscirono alcuni per trattare accordo, scusandosi al Cardinale...; tanto che cessarono il furore: perchè molti ve n'erano, che volentieri arebbono dato loro il guasto e provatosi di vincere la terra.
Esempio: Stor. Pistol. 26: I Lucchesi s'accamparono al ponte a Bonelle presso a Pistoia a uno miglio, ed i Fiorentini si puosono presso a loro, ed ogni dì andavano guastando, e così vi stettono presso a un mese; e dato il guasto levarono i campi, ec.
Esempio: Pucc. A. Centil. 85, 67: Poi diero il guasto alla città di Reggio, E sopra 'l Modonese a mano a mano Per simil modo fecion male e peggio.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 295: Iersera,... foi in parlamento cum tutti questi Signori ed altri capi, per deliberare come si doveva dare questo resto del guasto alle biade.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 44: Crederò ben, che sian gli Arabi scesi Da le montagne, ed abbian dato il guasto, E saccheggiato ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 193: E perchè quello stecco di quella possessioncella di quel povero uomo gli era sempre negli occhi, egli aveva in ogni modo diliberato di averla; e perchè ella gli venisse a noia, e da lui venisse il dargliela, egli vi faceva su ogni dì qualche danno: e or gli ammazzava le pecore, or gli toglieva i buoi, e or gli dava il guasto alle biade, ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 23 t.: I Consoli andarono, armata mano, nelle terre de i Sabini, ed avendo col dare il guasto, e poi co' fatti d'arme, in maniera abbattuta la loro possanza, che ec.
Esempio: Pitt. I. Vit. Giacom. 243: L'agosto poi, per tòrre ogni speranza del pane a' Pisani, dettono il guasto alle biade minute.
Esempio: Dav. Tac. 2, 165: Comandò ad ogni vicino dare il guasto alli Ubii e Treveri.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 51: Diedero il guasto a tutto, non lasciando indietro alcuna calamità , che si soglia portar dietro la guerra.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 99: Dato il guasto al contado di Faenza, accostassi ad Imola per soccorrere Tadeo Manfredi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 424: Imperciocchè suo disegno fosse.... di dare il guasto al Piemonte, mettere a fuoco tutta la pianura, portarne via tutto il bestiame, impedire che vi si seminasse, fare insomma di un fertile e bel paese una solitudine ed un deserto.
Definiz: § IV. E in locuz. figur. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 192: Or muovomi Contra questo ruffian con uno esercito Di bugie: voglio dargli il guasto, e mettere A sacco.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 205: Orsù, l'esercito Delle menzogne venga innanzi, e diasi Il guasto a questo vecchio tenacissimo. Convien che mi si faccia tributario Ogni modo.... Innanzi, innanzi: accostar vogliomi Alle porte nemiche, ec.
Definiz: § V. Per similit., detto di animali. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 189: Ovunque elle (le formiche) comincino ad annidarsi, ben presto si moltiplicano in infinito, e danno il guasto alle piante degli agrumi, a' frutti ed a' fiori.
Definiz: § VI. E riferito a cose da mangiare, per Gettarsi ingordamente addosso a quelle e consumarle. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 57: Ecco venir in frotta La vernaccia.... E la pastareale e le lunette.... I giovanotti di poca creanza Si gettano ai bacini e danvi il guasto; Sì come spesso anche a Firenze è usanza, Se si fa qualche colizione o pasto.
Definiz: § VII. Far guasto, vale Devastare; e Far guasto a un luogo, Devastarlo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 221: Gli uomini d'una contrada, vicini a quella villa dov'ella stava, s'apparecchiavano sforzatamente di venire addosso a quella cotale terra dov'ella stava, per offendere gli uomini della terra, e fare loro guasto per certa contenzione che, ec.
Esempio: Vill. G. 91: Sì si puose ad oste alla città di Firenze,... e fece gran guasto alla detta cittade, e statovi più tempo, e date molte battaglie alla città, ec.
Esempio: E Vill. G. 288: E fatto intorno a Pisa gran guasto, e arso il borgo del fosso Arnonico a Pisa,... si tornarono a Firenze sani e salvi, sanza contasto o riparo de' nimici.
Definiz: § VIII. Far guasto di persone, o di animali, vale Farne strage, scempio, macello. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 322: Fallante, combattendo con la gente di Turno, facea uno grande guasto di quella gente.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 366: In questo che Turno facea questo guasto della gente troiana, ec.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 733: Quai due leoni, Cui la madre sul monte entro i recessi D'alto speco educò, Fan ruba e guasto Delle mandre, de' greggi e delle stalle, Finchè ec.
Definiz: § IX. Far guasto, detto di epidemia, vale Fare strage, Morire gran quantità di persone per cagion di quella. –
Esempio: Targ. Valdin. 2, 373: Le acque fangose, e mezze imputridite, bevute dai contadini nel Modanese, vengono accusate da Bernardino Ramazzini di aver contribuito all'epidemia, che in quelle campagne fece gran guasto nel 1690.
Definiz: § X. Far guasto, riferito a cosa da mangiare, con compimento retto dalla prep. Di, vale Farne consumo, Consumarne in una data quantità, Mangiarne più o meno secondochè è determinato dal contesto. Ed usasi anche assolutam., per Consumare a tavola, Mangiare, più o meno, secondochè pure è determinato dal contesto. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 23: Dioscoride, Plinio e Teofrasto Non hanno scritto delle pesche bene, Perch'e' non ne facevan troppo guasto.
Esempio: Varch. Rim. burl. 1, 36: Pur li vorrei (i peducci) veder in gelatina. O allora io ne fo l'orribil guasto.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 78: Il padron (dell'osteria), che intende fare a pasto, Trova gran roba, per parer garbato; Ch'ei tien che a far non abbian troppo guasto: Ma e' non sa, ch'e' non hanno desinato.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 44: Ed in Turchia pure un Fiorentino insegnò a' Turchi friggere i granelli; ma non potendo, secondo la lor legge, friggere nel lardo, non ne fanno gran guasto, friggendoli nella pomata, che gli suol fare infradiciare.
Esempio: Not. Malm. 2, 602: A far non abbian troppo guasto. Non abbiano a mangiar molto. L'Etrusco incognito dice: Io ero sazio, e non fei troppo guasto. Il Berni, in lode delle Pesche.... non ne facevan troppo guasto; cioè Non ne mangiavano molte, perchè non gli piacevano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: Sparecchiato, pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto, dovettero tutti e tre, ec.
Definiz: § XI. Figuratam. e in ischerzo. –
Esempio: Cecch. Stiav. 1, 4: Non vagheggiar la mia dama, chè io Ti taglierò le gambe. N. Eh io non fo Delle fanciulle greche il guasto che I' farei del vin greco.
Definiz: § XII. Menare a guasto o Mettere a guasto, riferito a paese, stato, e simili, si disse per lo stesso che Dare il guasto, Devastare, Mandare in rovina. –
Esempio: Cic. Opusc. 433: E noi consoli sosteniamo Catilina, che tutta la terra disidera di metter a guasto.
Esempio: E Cic. Opusc. 442: Ma ora apertamente intendi e vuoli menare a guasto e a morte tutto 'l Comune.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 150: E noi sostenghiamo Brundisbergo, che tutto nostro reame disidera mettere a guasto di morte e d'incendio.
Esempio: E Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 158: Si vede che tu intendi e vogli menare a guasto e a morte tutta nostra isola.
Definiz: § XIII. Seminare a guasto, dicesi del Seminare, o Gettare il seme, andantemente nel campo non diviso in solchi: che anche dicesi Seminare a strato. E il suo contrario è Seminare a solchi. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 279: Io dunque scelsi per seminare quest'orzo un pezzo di terra alberese ragionevolmente buona, e.... la feci vangare nel mese di febbraio,... e la feci concimare abbondantemente. Il dì 22 di marzo vi feci seminar l'orzo, come dicono, a strato o a guasto, e vi assistei personalmente, affinchè gettato fosse radissimo, come fu fatto.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 305: Se però si volesse da' contadini adottare l'industria che si usa in alcuni de' nostri luoghi, qual è di seminar le fave a solchi, e non a strato o a guasto come più comunemente si fa, in primo luogo si risparmierebbero due terzi di seme, ec.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 15: Ove si tratti di seminare le fave, si spande il sugo sulla terra soda, e poi vi si gettano le fave a strato, o come dicono a guasto, e si vangano sotto, sicchè solo per caso alcune risentono il benefizio del sugo.... All'opposto, ove si seminano a solchi, ec.