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Dizion. 4° Ed. .
DAZIO
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DAZIO.
Definiz: | Gabella. Lat. vectigal. Gr. δασμός. |
Esempio: | M. V. 6. 47. E necessità fu a' mercanti Fiorentini, a cui era staggita la loro
mercanzía, di pagare il dazio, e rompere la franchigia. |
Esempio: | Com. Inf. 12. E mettono colte, e dazj; e gli altri, ed essi sono riccoglitori
della moneta. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 34. 2. Il terzo quando i rettori delle cittadi impongono
indebitamente le imposte, e' dazj a' chierici, e alle chiese, e ammoniti non se ne rimangono. |
Esempio: | Dittam. 2. 23. Quí non si ponea dazio alla stadera Del pan, del vin, del mulino, e
del sale, Che disperasse altrui, com'or dispera. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 13. 179. Levati i dazj, anche i tributi si vorrebbon levare.
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