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Dizion. 5° Ed. .
BANCO
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BANCO. Definiz: | Sost. masc. Arnese composto d'una o più assi messe in piano, e sorrette da quattro o più piedi, coi lati o in parte o del tutto chiusi con altre assi o sportelli, del quale fanno uso gli uomini di molte arti e professioni. |
Dal lat. planca, tavola piana; secondo altri dal german. bank. − Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 30, 2: Talvolta vi si accomoda la filiera,.... e tutto si fa sopra un banco piano, per mezzo d'una forte tanaglia. |
Definiz: | § I. E per il Luogo dove i giudici seggono esercitando il loro uffizio; onde i modi Andare a banco, per Andare a render ragione in tribunale; Porsi a banco, Starsi a banco, per Sedersi al banco della ragione; Far venire al banco, per Citare in giudizio; Levare il banco, per Finir di render ragione. − |
Esempio: | Bocc. Decam. 7, 89: Tre giovani traggon le brache a un giudice marchigiano, mentre che egli essendo a banco teneva ragione. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 354: Levato il banco, messer Dolcibene e ser Domenico disse al giudice. |
Esempio: | Burch. Son. 1, 80: Stilla tre pipistregli, E begli quando il giudice va a banco. |
Esempio: | Varch. Sen. Benef. 148: Il giudice che siede a banco tra il debitore e il creditore, non dice solamente ec. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 24: Vorrebbe ch'io tornassi a pormi a banco Là in palazzo maggior. |
Definiz: | § II. E per il Luogo dove i banchieri trattano i loro affari, ed anche per il Traffico o Negozio de' banchieri medesimi. − | Esempio: | Cellin. Pros. 293: Copia d'una lettera mandata in Lione di Francia al banco di Piero Salviati. |
Esempio: | Varch. Stor. 2, 261: Nella quale [mercatura] egli governando il banco e tutte le faccende di Zanobi e di Gherardo, si era acquistato buonissimo credito. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 265: Mi volea far credere D'aver contanti in sul banco de' Magnoli Diecimila ducati d'oro. |
Esempio: | Baldin. Decenn. 5, 68: Portasegli occasione d'impiegare il fanciullo nella città di Siena nell'esercizio della mercatura, colà l'inviò, e poselo in un banco. |
Definiz: | § III. Far banco, si disse per Esercitare la professione di banchiere, e anche semplicemente per Aprire o Metter su un banco. − | Esempio: | Brev. Mar. Pis. 461: Nessun possa esser consulo del dicto ordine, nè debbia, lo quale tegna o vero personevilemente (personalmente) faccia banco, u vero bottega, u vero arte di lana. | Esempio: | Vill. M. 5, 192: Mosse il Comune a fare banco, il quale con denari del Comune potesse sovvenire a' soldati. |
Esempio: | Comp. Mantell. 13: Che fe' già banco e cambio di molt'oro, E or non ha di questi nè di quegli. |
Definiz: | § IV. Banco dicesi in certi giuochi d'azzardo quella Somma, che un giocatore pone in tavola per mantenere il giuoco contro tutti quelli che vogliano puntare o scommettere: onde i modi Fare il banco e Tenere il banco, per Farsi o Essere tenitore del giuoco; Passare il banco, per Passare o Cedere altrui il tenimento del giuoco, e simili. |
Definiz: | § V. Banco trovasi per Panca da sedere, Sedile, Scanno. − | Esempio: | Dant. Parad. 10: Or ti riman, lettor, sovra il tuo banco, Dietro pensando a ciò che si preliba, S'esser vuoi lieto assai prima che stanco; Messo t'ho innanzi, omai per te ti ciba. | Esempio: | E Dant. Parad. 31: Quando scendean nel fior di banco in banco, Porgevan della pace e dell'ardore, Ch'egli acquistavan ventilando il fianco. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 811: Di banco in banco, cioè di scanno in scanno de' beati. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 11, 15: E distesala sopra un rozzo banco, Le voleva la pelle tor di dosso. |
Definiz: | § VI. E per quel Sedile nelle navi, dove seggono i rematori. − |
Esempio: | Plut. Vit. 167: Era grande allegrezza intra l'oste dell'uno e dell'altro, per questo che uomini che si partiron molto poveramente.... senza vasselli che navigassero un remo per banco, in poco si trovassono insieme con forza di gente da piè e da cavallo. | Esempio: | Pulc. Luc. Driad. 55: Nessun per la coverta andar s'arrischia, Ma appiccati a' cavi, a' banchi, a' remi, Si stan piangendo in questi casi estremi. |
Esempio: | Car. Eneid. 6, 602: Indi i banchi sgombrando e 'l legno tutto, L'anime che già dentro erano assise Con subito scompiglio uscir ne fece. | Esempio: | Ross. P. Sveton. 1, 44: Galee di due, di tre, e di quattro remi per banco. | Esempio: | Salvin. Odiss. 37: E quelli ne disciolsero i poppesi, E montando essi sopra i banchi assisonsi. |
Definiz: | § VII. Banco dicesi anche quell'Alzamento di rena, che si fa nel mare o nei fiumi, che giunge talora fino alla superficie dell'acqua, e dove le navi o le barche corron pericolo d'incagliare. − |
Esempio: | Segner. Guerr. Fiandr. volg. 338: Ivi il fiume non è sì largo, e sporgesi dalla ripa un rialto a guisa di secca, che chiamano banco, il quale vien a stringergli il seno. | Esempio: | Viv. Disc. Arn. 27: Prolungando 'l letto dentro quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena che vi si creano. |
Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. 46: La cagione del suo trattenersi fu, che navigando quella notte l'armata sovra alcuni banchi che sono tra 'l porto della Trinità,.... toccata in essi la capitana,.... vi rimase incagliata. |
Definiz: | § VIII. Sotto banco, e anche Sotto il banco, posto avverbialm., vale Segretamente, Di soppiatto, Di furto. − |
Esempio: | Savonar. Pred. 2: E però, vedi, questo breve è stato fatto sotto el banco. |
Esempio: | Fag. Comm. 4, 65: Pagate quel che ci va, e aggiustiamo questa cosa sotto banco, ch'ella non vadia al palio; io lo fo per servirvi bene e per vostra reputazione. |
Esempio: | E Fag. Comm. 4, 268: Dove abbiamo a comparire, per vederle [le nostre fidanzate] così sotto banco? |
Definiz: | § IX. Mettere una cosa sotto il banco o anche sotto banco o Passare una cosa sotto il banco, e anche sotto banco, vale Non farne caso, Trascurarla. − |
Esempio: | Bracc. R. Dial. 197: Ma io, conforme mi protestai, non voglio farne menzione, e voglio mettergli [gli sbagli] sotto banco. | Esempio: | Nell. Iac. Gelos. 2, 2: Entreresti in bestia da vero? siam pure amici, ricordatene. B. Oh via passiamola sotto banco in grazia dell'amicizia, e parliamo d'altro. |
Definiz: | § X. Roba di sotto il banco, dicesi di cose prelibate, riserbate a pochi, o da servirne solo gli amici. |
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