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1) Dizion. 5° Ed. .
ASSOLVERE.
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ASSOLVERE.
Definiz: Att. Propriamente Liberar dall'accuse per sentenza giudiciale, e per estensione Liberare o Considerare come innocente altrui da qualsivoglia imputazione.
Dal lat. absolvere. –
Esempio: Senec. Pist. 313: Clodio diede moneta ai giudici, e fu assolto.
Esempio: Varch. Err. Giov. 49: Molti, ch'avevan fatto omicidio, non solo furono assoluti, ma premiati.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 57: Mario, ancorchè la sua causa agitata piegasse ne' primi giorni a mal cammino, e' giudici se gli mostrassero aspri, nell'ultimo fu contra la credenza universale assoluto.
Esempio: Tass. Lett. 2, 73: Come filosofo,.... saper doveva che meglio è assolver venti colpevoli, che condannare un innocente.
Esempio: Alf. Trag. 1, 44: E nel severo ad arte Turbato più che minaccevol volto Ben ti si legge, che se Carlo accusi, Tu il figlio assolvi.
Definiz: § I. Per Dare l'assoluzione sacramentale, Prosciogliere dai peccati; ed anche Prosciogliere dalle censure. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Ch'assolver non si può chi non si pente.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 216: Dunque, disse il geloso, non vi potrò io assolvere.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 271: Il pontefice, ricevutigli a grazia [gli ambasciatori veneziani], gli assolvè; imponendo loro per penitenza, che andassero a visitare le sette chiese.
Esempio: Cellin. Vit. 96: Io non mi son potuto nè confessare, nè comunicare, perchè non mi vogliono assolvere.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 168: Io posso assolvervi in un momento di tutti [i peccati].
Esempio: Monet. Poes. 94: Quando un villano, roba del padrone Per furtum factum poi avesse avuto, Senza trattar della restituzione, Con un'Ave Maria era assoluto.
Definiz: § II. Per Sciogliere, Liberare da un obbligo, da un impegno, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 24: Il servo, pognamo che abbia servito al suo signore per lo tempo passato, non è però assoluto di non servirlo per lo tempo presente e futuro.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 211: Madonna, omai da ogni promessa fattami io v'assolvo, e libera vi lascio di Niccoluccio.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 167: Tutti i miei fedeli, ch'erano sotto il mio padre, assolvetegli, che non sien tenuti più a niuna persona.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 43: Assolvetemi dall'offizio che sono, acciò mi possa nascondere, e non vedere tant'offeso il mio Signore.
Definiz: § III. Per Esimere, Liberare da checchessia. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 320: Dall'altro [lato] non m'assolve Un piacer per usanza in me sì forte, Ch'a patteggiar n'ardisce con la morte.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 386: Comperano [le ricchezze] tutti i piaceri, ed assolvono da tutti gl'incommodi, per quanto permette l'umana condizione.
Esempio: Maff. Scienz. cavall. 4: Or ti chiameresti tu meglio da noi servito.... se invece di riempirti il capo delle numerose regole, noi t'assolvessimo da tanta fatica e da tanta noia?
Definiz: § IV. E per semplicemente Sciogliere, così al proprio come al figurato. –
Esempio: Cavalc. Tratt. Stolt. 225: Desidero d'essere assoluto dal legame del corpo, ed essere con Cristo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 50: Per gir cantando a quel bel nodo eguale, Onde Morte m'assolve, Amor mi lega.
Definiz: § V. Trovasi anche detto di questione, o simili, per Risolverla, Deciderla. –
Esempio: Stor. S. Silv. 39: Comandarono a Guibaldo, che dovesse stare cheto, e ponessesi a sedere nel suo luogo, però che la sua quistione si era solennemente assoluta da santo Silvestro.
Esempio: Stor. Apoll. volg. 4: Voi mi avete proposta vostra quistione, ed io la v'assolvo così.
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 18: Non c'è più giusta cosa che la spada A assolver nostra lite, e così vada.
Definiz: § VI. E, alla latina, per Compire, Dar compimento. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Ma poi che il gratular si fu assolto, Tacito coram me ciascun s'affisse.
Esempio: Med. L. Op. 4, 43: Avendo assoluta l'esposizione de' quattro precedenti sonetti.
Definiz: § VII. Assolversi da una cosa, per Sbrigarsene, Spedirsene. –
Esempio: Vill. F. Vit. 38: E per assolvermi di molte cose in una parola, egli mirabilmente descrisse in prosa e in rime soavi ciò che alla regola di costumata vita s'appartiene.