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1) Dizion. 5° Ed. .
MATRIGNA e anche MADRIGNA
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MATRIGNA e anche MADRIGNA.
Definiz: Sost. femm. Moglie di uomo vedovo, la quale fa come da madre ai figli che esso ha avuti dall'antecedente matrimonio. –
Esempio: Giamb. Oros. volg. 469: E di libidine fue macolato sopra gli altri uomini; il quale eziandio Iulia, matrigna sua, prese per moglie.
Esempio: Petr. Rim. 2, 146: Udito hai ragionar d'un, che non volse Consentir al furor della matrigna E da' suoi preghi per fuggir si sciolse.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 276: Quante volte ha già il padre la figliuola amata? il fratello la sorella? la matrigna il figliastro? cose più mostruose, che l'uno amico amar la moglie dell'altro, già fattosi mille volte.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 13: Ascanio, molto malinconioso della matrigna, faccendo cercare del fratello e di lei, la ritrovò.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 148: Ho matrigna e padre, Ch'ogni sera al tornar contan le gregge.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 52: Nè sol pugnato avea per tutto e vinto, Ma l'odio ancor della matrigna estinto.
Esempio: Cellin. Vit. 284: Trovai Ascanio ditto, insieme con suo padre e fratelli e sorelle e matrigna.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 34: E s'io posso per te nulla, comandami. C. Che in queste nozze del tuo vecchio Lando (Poi che tu arai così bella matrigna) Tu mi dia ber.
Esempio: Fag. Comm. 1, 261: Quando sarete sua matrigna, ricattatevi con questa sguaiata.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 376: Vidi.... Seleuco, figliuolo di Antioco, mettere gli occhi addosso alla matrigna.
Esempio: Alf. Trag. 1, 22: Se del tuo cor gli affetti, e non le voci Di tua virtude, ascolti, a lui tu senti D'esser madrigna.
Esempio: E Alf. Trag. 1, 29: Testimon vano Tra il figlio e il padre una madrigna fòra.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Speron. Op. 2, 485: La prima (delle conclusioni) è questa: che la villana diventa madre del gentiluomo nel nutricarlo; l'altra allo 'ncontro, che la madre che 'l partoritte, nel dipartirlo dal proprio latte e darli a bere l'altrui, perde il nome dell'esser madre e si tramuta in matrigna.
Definiz: § II. E preso in mal senso, usato in locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 168: Santo Bernardo dice: L'accidia e pigrizia, ovvero ozio, è madre delle vanitadi, e matrigna delle virtudi.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 73: Sieti più nimica la superbia, matrigna de' buoni costumi, che la gente del Saladino, la quale uccide e' Cristiani.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 117: Natura ad alcun mai non fu matrigna: Guarda quel ch'Aristotel ne' problemi Scrive di questa cosa.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 28: S'adirò tanto con la natura, che egli la chiamò madre de gli animali e matrigna dell'uomo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 163: La terra, non più matre, anzi matrigna, Ogni erbaggio nutrisce infame e strano.
Esempio: Tass. Lett. 2, 84: Il disfavore.... ch'io aveva ricevuto da la Chiesa; la quale a me s'era mostrata non madre ma madrigna, negandomi quel nutrimento che da le madri ad alcuno non suol esser negato, ec.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 413: Ella (la natura) sarebbe più tosto madrigna del mondo, che madre universale di tutte le cose.
Esempio: Soder. Anim. domest. 60 t.: La natura, amica dell'umane commodità, e per lo più madre e non matrigna all'uomo, studiosa di compiacerlo, aggradirlo, ec.
Esempio: Crudel. Pros. 148: La natura, che ci è stata in tutto matrigna, ha voluto compensare con le dolcezze dell'amore le miserie che ci tormentano.
Esempio: Giobert. Primat. 308: Questa (la natura), di madre pietosa che dovrebbe essere ai più nobili de' suoi figliuoli, in crudele madrigna e tiranna si trasforma.
Definiz: § III. Viso di matrigna, vale Viso arcigno e dimostrante maltalento verso alcuno; e usasi più comunemente nelle maniere Fare viso di matrigna ad alcuno, per Fare, nell'aspetto e nel contegno, dimostrazioni di mala disposizione verso lui. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 67: E come can che in catena digrigna, Gli fecion tutti viso di matrigna.
Esempio: Bern. Orl. 55, 9: Come? non vedi che i denti digrigna (la serpe), Che paion fatti a posta a spiccar nasi? E fammi un certo viso di matrigna,... ch'io mi spavento quasi (qui per similit.).
Esempio: E Bern. Lett. fam. V. 271: La gente qui entrò di nuovo in susta, e facevongli viso di matrigna.
Esempio: Grazz. Pros. 135: E nel venire a casa vostra riscontrai appunto dal canto de' Pazzi il Monaco, il quale, facendomi il miglior viso del mondo, mi disse addio, dove prima non mi soleva favellare, anzi mi faceva sempre viso di matrigna.
Definiz: § IV. Diciamo in proverbio: Il figliuol dalla mala matrigna; da favola nota: quando uno, rimaso senza la sua porzione, per contribuzion di ciascuno ha poi più che gli altri. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § V. La neve alla terra, per otto dì mamma, da otto in là matrigna; è proverbio dei contadini. –
Esempio: Targ. Alimurg. 179: Stando impietrito troppo lungamente il terreno da' diacci, quelle piante che profondano poco di barbe, non possono vegetare sopr'a terra, per l'ostacolo del freddo dell'ammosfera, nè possono impossessarsi e lavorare colle barbe sotto la terra impietrita.... Il dettato de' contadini è, che la neve per otto dì è madre alla terra, ma da indi in poi è matrigna.