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Dizion. 4° Ed. .
DIRE
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pag.141
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DIRE.
Definiz: | Verbo, sincopato dal verbo Lat. dicere, che pur s'usa anche nella nostra favella
in alcune voci intero, come fia manifesto dagli esempli, che si addurranno appresso nelle sue diverse significanze, e
in alcune delle varie frasi, che da esso si formano, a maggior chiarezza, e facilità tratte fuori per alfabeto. Lat.
dicere. Gr. λέγειν. |
Definiz: | DIRE. Manifestare il suo concetto colle parole, Raccontare, Ragionare, Favellare, Narrare. Lat.
dicere. Gr. λέγειν. |
Esempio: | Bocc. Introd. 3. Dico adunque, che già erano gli anni della fruttifera
incarnazione del figliuolo di Dio al numero pervenuti di mille trecento quarantotto. |
Esempio: | E Bocc. 44. Pampinea per Dio guarda ciò, che tu dichi.
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Esempio: | E Bocc. nov. 1. 14. E son certissimo, che così n'avverrebbe,
come voi dite. |
Esempio: | E Bocc. num. 25. Tu mi di', che se' suto mercatante.
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Esempio: | E Bocc. nov. 2. 6. Fu oltre modo dolente, tacitamente dicendo.
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Esempio: | E Bocc. nov. 6. 7. Messere ella fu quella parola dello
Evangelio, la quale dice: voi riceverete per ognun cento. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 28. Se egli non è disdicevole, diccelo, come
tu le guadagnasti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 21. 10. S'io credessi, che tu mi tenessi
credenza, io ti direi un pensiero, che io ho avuto più volte. |
Esempio: | E Bocc. nov. 61. 8. Fece vista di svegliarsi, e disse, come
die? |
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 12. Vedi Lusca, tutte le cose, che tu mi di',
io le conosco vere. |
Esempio: | Fior. S. Franc. 6. E spezialmente mi dii, giaci villano, figliuolo di Pietro
Bernardone. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. S. Ma se ci pur volessi andare, e desseti il cuore d'esser
forte, dicerei va. |
Esempio: | Dant. Purg. 1. Com'io l'ho tratto saria lungo a dirti. |
Esempio: | Petr. son. 7. Povera, e nuda vai filosofia, Dice la turba. |
Esempio: | Tesorett. Br. Vi dicerà per chiosa Quasi tutta la chiosa. |
Esempio: | Cecch. Servig. 5. 9. E non è da dire, che quì si possa tornare indietro.
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Definiz: | §. I. Per Nominare, Chiamare. Lat. appellare, nominare. Gr.
προσαγορεύειν.
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Esempio: | Bocc. nov. 8. 4. Sono piuttosto da dire asini nella bruttura di tutta la cattività
de' vilissimi uomini allevati, che nelle corti. |
Esempio: | Dant. Conv. 40. E questo unire è quello, che noi dicemo amore. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 4. 346. Sinchè Muciano dicendoli obbligati tutti al medesimo
giuramento, soldati del medesimo Imperadore, levò loro il timor falso. |
Definiz: | §. II. Per Confessare, Affermare. Lat. affirmare, asserere. Gr.
λέγειν,
βεβαιοῦν. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 29. A cui il frate disse: Dillo sicuramente. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 9. E tu medesimo di', che la moglie tua è
femmina. |
Esempio: | Malm. 2. 66. S'ha a dire anche di me te lo dich'io. |
Definiz: | §. III. Per Significare, Inferire, Dinotare. Lat. significare, denotare. Gr.
σημαίνειν. |
Esempio: | Pass. 3. I peccati passati si debbono piagnere, e per innanzi non farne più, cioè a
dire, che ec. |
Definiz: | §. IV. Per Far intendere, Notificare. Lat. denunciare. Gr.
ἀπαγγέλλειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 15. Dicendomi, se io non mene rimanessi, io n'anderei in bocca del
diavolo. |
Definiz: | §. V. Per Riferire, Ridire, Conferire. Lat. referre, conferre, communicare. Gr.
ἐπαναφέρειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 12. Guardatevi bene di mai ad alcuno non dirlo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 32. 19. Comare, egli non si vuol dire, ma lo 'ntendimento
mio è ec. |
Definiz: | §. VI. Per Quasi comandare. Lat. praecipere, iubere. Gr. ἐπιτάσσειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 12. 13. Chiamalo, e digli, che quà se ne venga al fuoco.
|
Definiz: | §. VII. Per Rispondere. Lat. respondere. Gr. ἀποκρίνεσθαι.
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Esempio: | Bocc. g. 4. pr. 17. Ma che direm noi a coloro, che della mia fame hanno tanta
compassione? |
Esempio: | E Bocc. appresso: Qual sarebbe la lor risposta, se io per
bisogno loro ne domandassi? m'avviso, che direbbono: và, cercane tra le favole. |
Definiz: | §. VIII. Dire in uno, Parlandosi di negozj, e simili, è termine mercatantesco, e significa, che
quel traffico è amministrato sotto nome di colui. |
Esempio: | Cron. Morell. E che nel detto Giovanni diceva la bottega della tinta, e il
traffico del guado diceva in Dino. |
Definiz: | §. IX. Dire in alcuno, parlandosi di partite di libri, di conti, o simili, pure è termine
mercatantesco, e vale essere accesi in conto di colui, e sotto suo nome. |
Esempio: | Cron. Morell. Nel detto Giovanni nella verità dicevano, e scritti erano certi
crediti. |
Definiz: | §. X. Dire, termine di giuoco, di resti, e simili, esprime la somma, che s'intende di far buona, oltre la quale
non si vuole esser tenuto di più. |
Definiz: | §. XI. Dirsi con alcuno, neutr. pass. vale Esser suo amico, Essere in concordia con lui, Confarsi
seco. Lat. concordem, unanimen esse. Gr. ὁμοφρονεῖν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 13. 168. Tutta d'Agrippina un tempo, poi non si dicevano punto.
|
Definiz: | §. XII. Aver che dire, vale Aver materia da favellare. Lat. dicendum
habere. Gr. λεχσθησόμενα
λεχθησόμενα
ἔχειν. |
Definiz: | §. XIII. Aver che dire con uno, vale Esser seco in discordia. Lat. simultatem habere. Gr. δυσμένειαν
ἔχειν. |
Definiz: | §. XIV. Pigliare a dire, vale Cominciare a parlare. Lat. ad dicendum
aggredi. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 17. 4. E lo scongiura per quel, ch'egli adora, Che la miseria sua
gli voglia aprire, Onde piangendo così prese a dire. |
Definiz: | §. XV. Venire a dire, vale Significare, Inferire; e tanto si dice di parole, che di fatti. Lat.
significare, exprimere. Gr. σημαίνειν,
ἀπεικάζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 59. 6. Quello, che egli avea risposto non veniva a dir nulla.
|
Esempio: | G. V. 1. 39. 1. E se medesimo fece primo Imperadore di Roma, che tanto viene a
dire, come comandatore sopra tutti (così ne' T. a penna, ma lo stampato ha: è dire) |
Definiz: | §. XVI. Voler dire, lo stesso, che Venire a dire. Lat. significare,
exprimere. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 5. Non sappiendo li Franceschi, che si volesse dir Cepparello,
credendo, che cappello, cioè ghirlanda secondo il loro volgare a dir venisse ec. Ciappelletto il chiamavano.
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Esempio: | E Bocc. nov. 5.5. Entrò in pensiero, che questo volesse dire.
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Esempio: | E Bocc. nov. 59. 6. Allora ciascuno intese quello, che Guido
avea voluto dire. |
Esempio: | E Bocc. nov. 62. 5. E non so, che questo si voglia dire, che
egli non ci tornò mai più a quest'otta; forse che ti vide egli, quando tu c'entrasti ec. io gli andrò ad aprire, e
veggiamo quel, che questo vuol dire. |
Esempio: | E Bocc. nov. 68. 14. Ora, che vorrà dir questo? Domine
aiutaci. |
Definiz: | §. XVII. Poter fare, e dire a suo modo, vale Essere in libertà di parlare, e di operare a suo
talento. Lat. pro arbitrio disponere. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 7. 74. Gano a suo modo potrà fare, e dire. |
Definiz: | >§. XVIII. Far dir di se, o de' fatti suoi, vale Dar materia di discorrer di se, o delle cose
sue. Lat. populo fabulam esse, obloquendi de se ansam praebere. Gr.
ἐν μύσθῳ
μύθῳγενέσθαι.
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Esempio: | Bern. Orl. 2. 15. 17. E se non era il giorno tanto tardo, Facea de' fatti suoi
molto più dire. |
Esempio: | Ambr. Furt. 4. 15. Non dubitate ec. che le vostre pazzíe farebbon ragunate di
popolo; e faremo dir di noi. |
Definiz: | §. XIX. Il dir fa dire, maniera significante, che Dal favellare si trae nuova materia di favellare, e
che Il pugnere in ragionando dà materia di nuova puntura. Lat. lis litem ferit.
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Definiz: | §. XX. Ognun dice la sua, significa Ognun ne parla a suo modo. Lat. unusquisque quod sentit loquitur. |
Esempio: | Dav. Scism. 61. Il popolo diceva ognun la sua. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 1. E forse che non è pieno tutto Viterbo, e che ognun non dice la
sua. |
Definiz: | §. XXI. Non ti vo' dire, vale, Pensalo da te. Lat. nil attinet dicere,
tecum ipse reputa. |
Esempio: | Malm. 4. 52. Non ti vo' dir, com'io restassi allora. |
Esempio: | E Malm. 76. Non ti vo' dir adesso, se in quel caso Mi divennero
gli occhi due fontane. |
Definiz: | §. XXII. Non c'è che dire; maniera, che si usa quando si vuole affermar cosa, che non si possa
negare, quasi non c'e' che dire in contrario. Lat. absque dubio. Gr.
ἀναμφιδόξως.
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Definiz: | DIRE A BOCCA. Favellar di presenza. Lat. coram dicere. Gr.
ἔμπροσθέν
τινος λέγειν. |
Esempio: | Alleg. 168. Dite a bocca alle muse dunque da mia parte, e non sia per insegnarvi,
ma per rammentarvelo ec. ch'elle mi paiono ec. |
Esempio: | Ar. Fur. 25. 89. E siccome già a bocca le avea detto, Le ridicea per questa carta
ancora. |
Definiz: | DIRE A CAPRICCIO. Parlare senza considerazione. Lat. temere
loqui. Gr. εἰκῆεἰκῇ
λαλεῖν. |
Esempio: | Alleg. 183. Per poter liberamente fare, e dir molte cose a capriccio, e non esser
in quel mentre conosciuto da chi pon mente a' fatti d'altri più, che non bisogna. |
Definiz: | DIRE A DIO, o ADDIO. Licenziare, o Licenziarsi; e anche talora vale Salutare. Lat.
vale dicere. Gr. χαίρειν ἐᾷν. |
Esempio: | Bocc. nov. 73. 21. Senza dirci a Dio, nè a diavolo, a guisa di due becconi nel
Mugnone ci lasciasti. |
Esempio: | Alleg. 193. Sol rimasti son lor certi calzoni, Che non gli ricorreste in un
bordello, Tanto ch'io mi vergogno a dirgli a dio. |
Esempio: | Malm. 2. 66. Così, senza dir pure al padre addio, Monta sur un cavallo ec.
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Definiz: | §. E Dire addio, modo basso, che vale Morire. Lat. aeternum vale
dicere. Gr. αἰωνίως
χαίρειν ἐᾷν. |
Esempio: | Malm. 3. 24. Soggiunse poi costui vuol dirci addio. |
Definiz: | DIRE A LETTERE DI APPIGIONASI, o A LETTERE DI CAMERA LOCANDA. Modi bassi. Lo stesso, che Dire a
lettere di scatola. Lat. apertè, disertis verbis dicere. Gr. παῤῥησιάζειν.
|
Definiz: | DIRE A LETTERE DI SCATOLA, o A LETTERE DI SPEZIALE. Modi bassi. Dire in forma d'esser bene inteso.
Lat. apertè, disertis verbis dicere. Gr. παῤῥησιάζειν.
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Esempio: | Varch. Ercol. 99. Dire a lettere di scatola, o di speziale, è dire la bisogna
chiaramente, e di manierachè ognuno senza troppa speculazione intendere la possa. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 14. 55. Il peggio, che so far, fo al mio nimico, A lettere di
scatola tel dico. |
Esempio: | Red. Vip. 1. 12. Plinio l'avea detto a lettere di scatola. |
Definiz: | DIRE A LETTERE MAIUSCOLE. Lo stesso, che Dire a lettere di scatola. Lat. apertè, disertis verbis dicere. Gr. παῤῥησιάζειν.
|
Definiz: | DIRE ALLA LIBERA. Parlar liberamente, e con ingenuità. Lat. liberè, ingenuè
loqui. Gr. παῤῥησιάζειν.
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Esempio: | Alleg. 237. Son così timido, e sì dappoco, che io non mi son mai risoluto a dire
alla libera qual sia maggiore, o l'obligo, che hanno i laici a' letterati, o questi a quelli. |
Definiz: | DIRE ALL'IMPROVVISO. Lat. ex tempore dicere. Gr.
αὐτοσχεδιάζειν.
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Esempio: | Varch. Ercol. 51. Provvisare, ovvero dire all'improvviso è comporre, ovvero
cantare versi ex tempore ec. cioè senza aver tempo da pensargli, in sulla lira.
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Definiz: | DIRE ALLO 'NCANTO. Offerire sopra le cose, che si vendono allo 'ncanto. Lat.
liceri, licitari. Gr. ἀντωνεῖσθαι.
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Definiz: | DIRE BENE. Parlare con fondamenti di ragione, e di convenienza. Lat. recte
dicere, bene dicere. Gr. εὖ
λέγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 33. Il santo uomo disse, che molto gli piacea, e che egli dicea
bene, e farebbe, che di presente gli sarebbe apportato. |
Definiz: | §. Dir bene d'alcuno, vale Lodarlo. Lat. commendare. Gr.
ἐπαινεῖν. |
Esempio: | Libr. Similit. Conterò per ordine certe autorità di savj, che hanno detto bene
delle donne, e dipoi di coloro, che hanno detto male. |
Definiz: | DIRE BREVE. Parlar con brevità. Lat. paucis, brevi, breviter
dicere. Gr. βραχυλογεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 12. 11. Chi el fosse, e come, e perchè quivi, quanto più breve potè le
disse. |
Esempio: | Petr. canz. 24. 7. E or t'ho detto Quanto per te più breve intender puossi.
|
Esempio: | Dant. Inf. 3. Ed io: maestro, che è tanto greve A lor, che lamentar gli fa sì
forte? Rispose: dicerolti molto breve. |
Definiz: | DIRE BUGÍE. Mentire. Lat. mentiri. Gr. ψευδολογεῖν. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 32. 6. Abraam ec. quando disse, che Sara era sua sirocchia, volle
celare la verità, e non bugía dire. |
Definiz: | DIRE BUONO. Aver la fortuna favorevole. Lat. prosperâ fortunâ
uti. Gr. εὐτυχεῖν.
|
Esempio: | Gell. Sport. 3. 7. Ognuno par, che giuochi bene, quando gli dice buono.
|
Definiz: | DIRE CAGIONE, o LA CAGIONE. Espor la cagion della cosa, che si tratta. Lat. rationem afferre. Gr. αἰτιολογεῖν. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. Ma dimmi la cagion, che non ti guardi Dello scender quaggiuso in
questo centro. |
Esempio: | E Dan. Inf. 6. E dimmi la cagione, Perchè l'ha tanta discordia
assalita. |
Definiz: | DIRE CATTIVO. Contrario di Dire buono. Aver la fortuna contraria. Lat. adversâ fortunâ uti. Gr. δυστυχεῖν. |
Definiz: | DIRE CHE NON DISPIACCIA, e DARE CHE NON DOLGA. |
v. DARE.
Definiz: | DIRE CHIARO. Ragionar con chiarezza. Lat. perspicuè dicere, verum
dicere. Gr. ἀτρεχέως
ἀγορεύειν. |
Esempio: | Segn. Pred. 20. 6. E per dir chiaro, non han temuto d'arrecar quel vangelo, dove
loro venivano dinunziate sì crude stragi, anche a quelli stessi, che le dovevano più rabbiosamente eseguire.
|
Esempio: | E Segn. Pred. 22. 2. Se voi fate così, ve lo dirò chiaro, non
vi sarà mai possibile di salvarvi. |
Definiz: | DIRE COME ELLA S'INTENDE. Esporre liberamente, e con sincerità il suo concetto. Lat.
dicere quod quis sentit. Gr. . |
Definiz: | DIRE COME ELLA STA. Raccontar le cose con puntualità, e con verità. Lat. verum narrare. Gr. τὴν
γνώμην τὴν
ἑαυτοῦ
διηγεῖσθαι. |
Definiz: | DIRE CON MAL VISO. Parlare altrui con isdegno, e con rancore. Lat. torvè
dicere. Gr. ὑπόδρα
ἰδόντα εἰπεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 14. La Belcolore, udendosi richiedere il tabarro, volle rispondere,
ma Bentivegna con un mal viso disse. |
Definiz: | DIRE COSE, CHE NON LE DIREBBE UNA BOCCA DI FORNO. |
v. FORNO.
Definiz: | DIRE CRUDELTÀ. Dire villaníe. Lat. conviciari, diris impetere.
Gr. ὑβρίζειν. |
Esempio: | Fir. Luc. 5. 3. Tu non aresti detto dianzi a quella poveretta le crudeltà, che tu
le dicesti. |
Definiz: | DIRE DA BURLA. Dire per ischerzo, Dir da beffe. Lat. iocari. Gr.
παίζεσθαι. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. R. Subito s'accorse, che lo dicevano da burla, e per ischerzare
con lui. |
Esempio: | Libr. Pred. R. Nè vi crediate, che io ve lo voglia quì presentemente dire da
burla. |
Definiz: | DIRE DEL MIGLIOR SENNO, CHE UNO ABBIA. Dire seriosamente più, che un può. Lat.
serio dicere, asseverare, affirmare. Gr. βεβαιοῦν. |
Esempio: | Ar. Len. 1. 2. Non ciancio, dicogli Del miglior senno, ch'io abbia. |
Esempio: | Gell. Sport. 3. 1. Ghirigoro, io dico del miglior senno, ch'io ho. |
Definiz: | DIRE DELLA VIOLINA. Lo stesso, che Dire parole d'imprecazioni, o simili fra se medesimo. Lat.
obmurmurare, secum murmurare. Gr. καταγογγύζειν.
|
Esempio: | Malm. 4. 68. Pensa, se allor mi venne la rapina, E s'io diceva della violina.
|
Definiz: | DIRE DA VERO, o DAVVERO. Favellare sul sodo, non per giuoco, o da burla. Lat.
serio loqui. Gr. ἐν
σπουδῇ λέγειν. |
Esempio: | Fir. disc. an. 9. Guardandolo fiso nel volto per vedere, se egli diceva da vero.
|
Esempio: | Alleg. 30. Ora per conoscere, se io dico da vero, contentavene, e adoperatemi dove
io son buono. |
Definiz: | DIRE DENTRO DI SE. Discorrere nel suo interno. Lat. secum loqui.
Gr. ὃν κατὰ
σθυμὸνθυμὸν
εἰπεῖν. |
Esempio: | Segn. Pred. 6. 7. Ed essi sentendo la seconda volta i predicatori strepitare allo
stesso modo, cambiano il timore in maraviglia, e cominciano a dire dentro di se: che pretendono mai costoro con tanti
vani schiamazzi, ch'ogni dì fanno? |
v. CUORE §. XXXII.
Definiz: | DIRE DI DIO, o DI CRISTO. Bestemmiare, o Ragionare per soverchio sdegno, o per mala inclinazione empiamente di
Dio; modo basso. Lat. blasphemare. Gr. βλασφημεῖν. |
Esempio: | Bern. rim. 82. A dir di Cristo, e di Domeneddio. |
Definiz: | DIRE DI NÒ. Dissentire, Negare. Lat. negare, abnuere. Gr.
ἀπονεύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 16. Guarda, che di cosa, che voglia mai, io dico s'e' volesse
l'asin nostro, non che altro, non gli sia detto di no. |
Definiz: | DIRE DI SECCO IN SECCO. |
v. SECCO.
Definiz: | DIRE DI SÌ. Consentire, Affermare. Lat. annuere. Gr.
κατανεύειν.
|
Esempio: | Bocc. nov. 44. 5. Ricciardo disse di sì. |
Esempio: | Lab. 223. La cortesía intende di se medesima usarsi, quando liberamente di sì dice
a chi la richiede d'amore. |
Esempio: | Cron. Morell. 248. Il quale avendola conosciuta di buona condizione, e ubbidiente
ec. giugnea a lei col notaio, e testimonj, e diceva: dii di sì, con turbato volto ec. |
Esempio: | Cas. lett. 59. Perch'egli è buon pezzo. che io ho nel'animo consentito, e detto di
sì a ogni suo desiderio. |
Definiz: | §. Per Inchinare, Cominciare a addormentarsi, modo basso, e scherzoso. Lat. somno gravari,
dormitare. Gr. νυστάζειν. |
Esempio: | Malm. 10. 33. Ove messer Morfeo a un tempo solo Fa dir di sì a molti in Pian
Giullari. |
Definiz: | DIRE DI SOVERCHIO. Favellare oltre al bisogno, e alla convenienza. Lat. blaterare. Gr. ἀμετροεπὲς
κολωᾷν, Omer. |
Esempio: | Albert. 2. Troppo non tacere, nè parlare; di soverchio non dire; odi molto, ma poco
rispondi. |
v. DI VEDUTA.
Definiz: | DIRE ELLA ANDO', ELLA STETTE. Modo basso, che volgarmente si dice: L'andò, la
stette; vale Addurre scuse vane. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 72. Per istar quì a dir l'andò, la stette, Sarebbe come pascersi
di vento. |
Esempio: | Alleg. 219. E' non occorre dir l'andò, e la stette, La corte è come dire un
cotognato Fatto di pere fracide confette. |
Esempio: | Varch. Suoc. 5. 3. Non dite poi: tu non mel dicesti, o l'andò, o la stette.
|
Definiz: | DIRE FARFALLONI. |
v. FARFALLONE.
Definiz: | DIRE FORTE. Dir checchè sia con voce alta, e talora per similitudine Dirlo a fronte scoperta. Lat.
clara voce dicere, palam dicere. Gr. ἀναφανδὸν
λέγειν. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 34. Ma che differenza è egli a dirlo forte, o disiderarlo in
segreto? |
Definiz: | DIRE FRA SE. Dire tacitamente senza esprimere colla voce. Lat. secum
loqui. Gr. ὃν κατὰ
σθυμὸνθυμὸν
εἰπεῖν. |
Esempio: | Fir. disc. an. 31. Trovandovisi presente uno audace, e famoso ladrone chiamato il
Grattugia, ripieno d'una rapace invidia disse fra se: oh quanto starebbono meglio a me queste cose, che ha donate il
signore a questo fraticello! |
Definiz: | DIRE IL PAN PANE. |
Esempio: | Varch. Ercol. 99. Dire il pan pane, e dirla fuor fuora, è dire la cosa come ella
sta, o almeno come altri pensa, che ella stia, liberamente, e chiamare la gatta gatta, e non muccia.
|
Definiz: | DIRE IL VERO. Ragionare con fondamenti di verità. Lat. verum
dicere. Gr. ἀλησθεύεινἀληθεύειν.
|
Esempio: | Bocc. nov. 1. 6. Tante quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire
il vero sopra la sua fede era chiamato. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. La quale, e 'l quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco
santo, U' siede il successor del maggior Piero. |
Esempio: | Fir. As. 94. Che, a dire il vero, mi parea pur giusto oggimai ec. meritare ec
esenzione dalla milizia asinina. |
Esempio: | Alleg. 115. Corte la corte dicesi, nè in vano, Perch'ella queste cose lega corte,
La lingua a dir il ver, a dar la mano. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 7. 75. Non san se burla, o pur se dice il vero.
|
Definiz: | §. Dire il vero, parlandosi della testa, delle gambe, ec. vale Reggere, Resistere. Lat. vigere. Gr. ἀκμάζειν. |
Esempio: | Malm. 10. 23. Fa pruova, già discesa dal destriero, Se le gambe le dicon meglio il
vero. |
Definiz: | DIRE IN CONFIDENZA. Confidare. Lat. in amici aures deponere. Gr.
εἰς τὰ τοῦ
φίλου ὦτα
παρακατατίσθεσθαιπαρακατατίθεσθαι.
|
Definiz: | DIRE IN FACCIA. Parlar con rimproveri, e risolutamente alla presenza di colui, di cui si tratta.
Lat. in faciem, in os dicere. Gr. ἄντα
παῤῥησιάζειν. |
Esempio: | Alleg. 120. Lasciar la compagnía delle persone, Ch'altrui la verità dicon in
faccia, Per rendersi più grato al suo padrone. |
Definiz: | DIRE IN RIMA. Far composizioni poetiche. Lat. carmina condere,
poetari, Enn. |
Esempio: | Bocc. vit. Dant. 260. Vicino alla sua morte compose un libretto in prosa latina,
il quale egli intitolò De vulgari eloquentiâ, dove intendeva di dar dottrina a chi imprender la volesse, del dire in
rima. |
Definiz: | DIRE IN VANO. Parlare senza profitto. Lat. incassum, frustra
loqui. Gr. ματαιολογεῖν.
|
Esempio: | Burch. 2. 14. Disse colui da se a se pian piano: Io ti debbo sbusare a poco a poco,
E non giuoco più oggi con cristiano; Non lo disse già in vano. |
Definiz: | DIRE LA SUA, o LA VOSTRA ec. Dire il suo, o il vostro parere, o Fare il suo racconto, ec. |
Esempio: | Bern. rim. 63. Il verno al fuoco in un bel cerchio tondo A dire ognun la sua.
|
Esempio: | Dav. Scism. 61. Il popolo diceva ognun la sua. |
Esempio: | Malm. 12. 58. Dite la vostra, ch'i' ho detto la mia. |
Definiz: | DIRE LA SUA CAUSA. Difendersi. Lat. caussam dicere. Gr.
αἰτιολογεῖν. |
Esempio: | Ar. Fur. 17. 149. Temendo forse il vil Marran, ch'al fine Grisone ardito la sua
causa dica, E ritorni la colpa, ond'era uscita, Tolse licenza, e fece indi partita. |
Definiz: | DIRE LA VERITÀ. Parlar cose vere. Lat. verè loqui. Gr.
ἀληθεύειν. |
Esempio: | Segn. Pred. 29. 8. Sì, sì, ch'io sempre fremerò, finchè io viva, contra un tal
vizio, dicendo a tutti la verità nuda nuda. |
Esempio: | E Segn. Pred. 31. 2. Là dove chi non ha timore di un altro,
non si rimane di dirgli libera in faccia la verità. |
Definiz: | DIRE LE SUE RAGIONI A' BIRRI. |
v. BIRRO.
Definiz: | DIRE LIBERAMENTE. Ragionare con libertà, Parlare senza alcun riguardo. Lat. liberè loqui. Gr. παῤῥησιάζειν.
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Esempio: | Alleg. 144. Il quale (sonetto) da voi sendo approvato per buono a un
dipresso, mi farà dir liberamente, che sia arciver quanto io v'ho detto. |
Definiz: | DIRE L'UFIZIO, o L'UFICIO. Recitare l'ufizio, o l'ore canoniche. Lat. horas
canonicas recitare. Gr. τὴν
ἀκολουθίαν
ἀναγινώσκειν. |
Esempio: | Cron. Morell. 243. E' disse col prete, che leggeva con buono conoscimento, tutto
l'uficio speditamente, e forte, che ciascuno l'udiva, e sentendosi di continovo mancare, egli affrettava il prete, che
dicesse tosto, e per grazia d'Iddio compiuto di dire l'uficio insieme seco, nell'ultima parola rispondendo al prete:
Deo gratias, amen, e' chiuse gli occhi, e rendè nel proprio punto l'anima a Iddio di
pistolenza. |
Esempio: | Bern. rim. 62. Diremmo ogni mattina il nostro ufizio. |
Definiz: | DIRE MALE. Contrario di Dir bene. Biasimare. Lat. vituperare.
Gr. κακῶς
λέγειν. |
Esempio: | Libr. Similit. Conterò per ordine certe autorità di savj, che hanno detto bene
delle donne, e dipoi di coloro, che hanno detto male. |
Esempio: | Alleg. 121. Che là si tien pancaccia, e si tien loggia De' fatti d'altri, e quell'è
più valente, Che nel dir mal d'ognun si sbraca, e sfoggia. |
Esempio: | E Alleg. 127. Perchè in effetto A dir mal della corte ho fatto errore.
|
Definiz: | DIRE MATTUTINO. Recitare il mattutino. Lat. *matutinum recitare.
Gr. *τὸν
ὄρσθρονὄρθρον
ἀναγινώσκειν. |
Esempio: | Burch. 1. 60. Però Domine Abas di san Godenzio, Poichè non ci si dice mattutino,
Tengasi almeno a tavola silenzio. |
Definiz: | DIRE MENZOGNA. Mentire. Lat. mentiri. Gr. ψευδολογεῖν. |
Esempio: | Segn. Pred. 31. 2. E però inferì quel gran savio, che Dio non poteva mai dir
menzogna, perchè nessuno mai può recargli timore. |
Definiz: | DIRE MERCÈ, o GRAN MERCÈ. Render grazie. Lat. gratias agere. Gr.
χάριν
ὁμολογεῖν. |
Esempio: | Alleg. 77. Non so chi mi tenne, ch'io non ne facessi mille pezzi, e maledicendo il
ritratto, il dipintore, e lui, senza dirgli gran mercè della risposta, mi partii. |
Definiz: | DIRE MESSA. Celebrare il sagrificio della messa. Lat. sacrum
facere. Gr. θύειν τῷ
σθεῷθεῷ. |
Esempio: | Burch. 1. 60. Non fate come Papa Celestino, Che voi ritornereste un Don Vincenzio A
dir la messa scalzo, e 'n farsettino. |
Definiz: | DIRE PAPPA. Maniera esprimente il cominciare i bambini a parlare, essendo questa delle prime voci,
che sogliono profferire; onde Non saper dir pappa, si dice d'uno, che non sa parlare. Lat.
infantissimum esse. |
Esempio: | Alleg. 27. E con una giornea Spelazzata, e plebea, Un che non sa dir pappa ec.
Viene a far letterati ec. |
Definiz: | DIRE PARERE, o IL SUO PARERE. Esprimere sentenza, Manifestare l'opinione. Lat.
sententiam suam exprimere. Gr. τὴν
ἑαυτοῦ γνώμην
ἀποφαίνεσθαι. |
Esempio: | Alleg. 57. Ditemi però voi il parer vostro, che s'ella piace a voi, io son più che
certo, ch'io avrò soddisfatto a lei, perch'ell'è una figurina di non molto disegno. |
Definiz: | DIRE PIANO. Favellare con voce bassa. Lat. submissâ voce loqui.
Gr. σιγῇ λαλεῖν.
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Definiz: | §. I. Talora vale Ragionare con istile ordinario, e naturale. Lat. plane loqui.
Gr. φανερῶς
λέγειν. |
Definiz: | §. II. Dir pian piano, vale Favellare molto piano, o sotto voce, in modo che altri non possa udire.
Lat. submissâ voce loqui. Gr. σιγῇ
λαλεῖν |
Esempio: | Alleg. 98. E giunt'all'oste dissegli pian piano: Arrecami, se vi hai, che dia buon
bere. |
Definiz: | DIRE PULITO. Parlar con ornamento, e con leggiadría. Lat. disertè
loqui. Gr. σεμνολογεῖν. |
Esempio: | Petr. cap. 4. Fra tutti il primo Arnaldo Daniello Gran maestro d'amor, che alla
sua terra Ancor fa onor col dir pulito, e bello. |
Definiz: | DIRE QUANT'OCCORRE. Dir tutto ciò, che bisogni per espressione de' suoi sentimenti. Lat.
quantum necesse est eloqui. |
Esempio: | Alleg. 147. Alla vostra da amico, e da fratello Brevemente dirò quanto m'occorre.
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Definiz: | DIR REO. Aver cattiva sorte. Lat. adversâ fortunâ uti. |
Esempio: | Morg. 3. 67. Ed anco a scacchi ti potria dir reo. |
Definiz: | DIRE SCERPELLONI. Lat. deliramenta loqui. Gr.
ματαιολογεῖν.
|
v. SCERPELLONE.
Definiz: | DIRE SCHIETTO, e SCHIETTAMENTE. Parlar con ingenuità. Lat. sincere
loqui. Gr. ἀκιβδήλως
λέγειν. |
Esempio: | Segn. pred. 3. 5. Io vi dico schiettamente ciò, ch'egli fece.
|
Definiz: | DIRE SOPRA UNA COSA. Trattare di quella materia. Lat. de re aliquâ
dicere. Gr. περί τινος
λέγειν. |
Definiz: | §. Dire sopra una cosa, vale nelle vendite all'incanto Offerire alcuna somma di danaro per prezzo di quella tal
cosa. Lat. licitari, liceri. Gr. ἀντώνεῖσθαι.
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Definiz: | DIRE STRAFALCIONI. Lo stesso, che Dire scerpelloni. |
v. STRAFALCIONE.
Definiz: | DIRE TESTIMONIANZA. Testimoniare. Lat. testari, testimonium
dicere. Gr. μαρτυεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 6. Testimonianze false con sommo diletto diceva, richesto, e non
richesto. |
Definiz: | DIRE VILLANÍA. Svillaneggiare. Lat. convicia dicere, convicia
ingerere. Gr. λοιδορεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 32. 27. Dicendogli le più vituperose parole, e la maggior villanía, che
mai ad alcun ghiotton si dicesse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 38. 6. La qual fieramente di ciò adirata, non del
non volere egli andare a Parigi, ma del suo innamoramento, gli disse una gran villanía. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 12. E se non fosse, che egli temeva del
Zeppa, egli averebbe detto alla sua moglie una gran villanía, così rinchiuso, come era. |
Esempio: | Alleg. 250. Io son ito un gran pezzo mulinando col mio tondo cervello, per ritrovar
per qual ragione il dir villanía a qualcuno a proposito sia stato detto dalla maggior parte de' favellatori della
miglior lega, proverbiare. |
Definiz: | DIRE VITUPERIO. Vituperare altrui con parole. Lat. vituperare.
Gr. ψέγειν. |
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