Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
MOSTARDA
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MOSTARDA.
Definiz: Mosto cotto, nel qual s'infonde seme di senapa, rinvenuto in aceto, e ridotto come il savore, e la salsa, de' quali ha il medesimo uso. Lat. sinapium, embamma de musto.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 124. Confortano l'appetito, quando l'uomo gli mangia in aceto, o con mostarda.
Esempio: Tratt. gov. fam. Fico non ha bisogno di sale, nè di salsa pera, non si richiede mostarda co' poponi, nè agliata colle pesche.
Esempio: Burch. 1. 12. E' torchj fecion segno, ch'e' pioveva, E ch'e' rinforzerebbe la mostarda.
Esempio: Galat. 25. Che se pure alcuno è, che infermi per vaghezza di lagrimare, assai leggier cosa fia di medicarlo colla mostarda forte.
Definiz: §. Far venir la mostarda al naso, si dice del Muovere ad ira alcuno.