Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CAMBIARE
Apri Voce completa

pag.264


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CAMBIARE.
Definiz: Trasmutáre, o permutare una cosa ad un'altra. Lat. mutare, permutare.
Esempio: Boc. Nov. 16. 15. E con somma diligenza mostrò a Giuffredi, perchè il nome cambiato gli aveva.
Esempio: E Bocc. Nov. 69. 29. E del miracolo della vista, che così si cambiava a chi su vi montava.
Esempio: Tes. Br. 1. 8. Tutto fece, e tutto creò, e puote rimutare, e cambiare il corso della natúra per divino miracolo, sì come fece nella gloriosa Vergine Maria, che concepette il figliuol di Dio, senza conoscimento carnale.
Esempio: Dant. Par. 27. Fossero augelli, e cambiassersi penne.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 17. Cambiando condizion ricchi, e mendici.
Esempio: E Dan. Inf. 25. L'un si levò, e l'altro cadde giuso, Non torcendo però le lucerne empie, Sotto le qua' ciascun cambiava muso.
Esempio: E Dan. Inf. appresso. Che due natúre mai a fronte a fronte Non trasmutò, sì ch'amendue le forme A cambiar lor materie fosser pronte.
Definiz: §. Per Alterare, rimutare.
Esempio: Boc. Nov. 100. 28. Veggendo, che di niente la novità delle cose la cambiava.
Definiz: §. In vece di Contraccambiare, compensare.
Esempio: Boc. Nov. 80. 8. Salabaetto, ec. rispose alla buona femmina, che se madonna Iancofiore l'amava, ella ne era bene cambiata.
Definiz: §. In signific. neutr. pass. metaforicam. Lat. mutare vultum.
Esempio: Boc. Nov. 37. 7. Ne guari di spazio perseguì ragionando, che egli s'incominciò tutto nel viso a cambiare (cioè alterarsi, e mutar colore)
Esempio: E Bocc. Nov. 93. 10. Natán udendo il ragionare, e il fiero proponimento di Mitridanes, in se tutto si cambiò.
Esempio: Dant. Par. 5. E se la stella si cambiò, e rise, Qual mi fec'io?
Esempio: E Dan. Par. Cant. 32. Che poco Più alla croce si cambiò Maria.
Definiz: §. Cambiare: termine mercatantesco: Pagar danari in un luogo per esserne rimborsato in un'altro. Lat. permutare pecuniam, cambire.
Esempio: Boc. Nov. 80. 21. E avendo da' suo' maestri più lettere, che egli quegli danari cambiasse, e mandassegli loro.
Esempio: Dant. Par. 16. Tal fatto è fiorentino, e cambia, e merca.
Esempio: Dav. Camb. 97. Per Ispagna si cambia a maravedis, che ne vanno 350. allo scudo.