Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ESENTE.
Apri Voce completa

pag.283


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ESENTE.
Definiz: Add. Libero, Franco, per privilegio, concessione, istituto, e simili, trattandosi di carico, gravezza, obbligo, e simili. Onde Fare esente alcuno, vale Liberarlo, Francarlo, trattandosi delle stesse cose.
Dal lat. exemptus;
Definiz: ed Esento si usò anticamente. ‒
Esempio: Vill. G. 456: Feceli esenti di graveze per due anni.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 447: Niuno s'intendessi esente dalla milizia, che non fusse di maggiore età di cinquanta anni.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 220: Pregandolo quattro fratelli, che fusse contento di far esente lor padre e disobbligarlo dal giuoco de' gladiatori, egli subitamente si fece portare la verga, ch'era solita darsi a quelli che si facevano esenti, e gliene dette.
Esempio: E Ross. P. Sveton. 3, 166: Egli adunque, impetrato perdono da Cesare, e fatto esente dalla milizia, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 377: Volendo che la turba esente dall'armi e meccanica, avesse ancor ella parte dell'argento pubblico.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 10: La nobiltà era esente dal pagare imposizione alcuna.
Definiz: § I. E figuratam., parlandosi di cose. ‒
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 264: Caraffa si è contentato di far esente la mia commenda de le gravezze così del grano come de l'un per cento.
Definiz: § II. E per Non sottoposto, Immune, Libero, trattandosi di legge, comando, pena, e simili; ed altresì di danno o di ciò che può arrecar danno: anche figuratam. ‒
Esempio: Fr. Iac. Tod.: Non farà legge nuova Da fartene esente.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 108: Cristo non passò senza flagello:.... come noi peccatori ne dobbiamo essere esenti?
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 4: E Rodomonte, causa del mal loro, Se ne va esente da tanto martoro.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 289: Dal temp'esenti e da morte crudele.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 368: Adoperate voi, dilettissimi, tali mezzi per andare esenti dalla comune infezione di questo mondo malvagio.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 311: Il capo solo restava esento da quella furiosa tempesta di battiture.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 533: Altri, andati esenti da quel flagello particolare, ec.
Esempio: Capp. Longob. 105: Se.... fosse da credere che ai pochi esenti da quell'universale comando il re concedesse lo strano e disutile beneficio, ec.
Definiz: § III. E pure per Non sottoposto, detto di luogo, e parlandosi di dominio, giurisdizione, e simili; usato talora anche assolutam. ‒
Esempio: Gell. G. Maestruzz. volg. 1, 13: Ancora i religiosi che sono deputati da' loro prelati, ne' luoghi non esenti, si possono ordinare dal vescovo che vi truovano.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 270: Non ponessero decimo, o alcuna specie di gravezza, su i beni delle chiese e dei luoghi esenti dal dominio temporale.
Definiz: § IV. E pur per Libero, Immune, Scevro, parlandosi di colpa, vizio, difetto o simile. ‒
Esempio: Leopard. Pros. 2, 125: Assai difficile mi pare a decidere se sia o più contrario ai primi principj della costumatezza il parlare di sè lungamente e per abito, o più raro un uomo esente da questo vizio.
Definiz: § V. E pur parlandosi di colpa, trovasi anche per Liberato, Purgato. ‒
Esempio: Dant. Purg. 7: Quivi sto io co' parvoli innocenti, Da' denti morsi della morte, avante Che fosser dall'umana colpa esenti.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 155: Esenti, cioè liberati per lo battesimo.
Definiz: § VI. E trovasi altresì per Privato, Escluso. ‒
Esempio: Dant. Purg. 16: Ed or discerno perchè dal retaggio Li figli di Levì furono esenti.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 384: Furono esenti, cioè perchè ne la legge di Moisè li filliuoli di Levi.... funno privati d'eredità; imperò ch'erano sacerdoti, e ministravano le cose sacre; e perchè non avesseno a meschiare lo spirituale col temporale, funno esenti dal retaggio.