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1) Dizion. 3° Ed. .
GIOVARE
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GIOVARE.
Definiz: Dare aiuto, fare utile, far prode. Latin. iuvare, prodesse. E si usa eziandio nel signif. neutr. e neutr. pass.
Esempio: Boc. Novell. 15. 28. Ma che giova ormai di piagnere?
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 13. Ma poichè vide le lagrime niente giovare, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 48. 2. Non solamente non gli giovavano, anzi pareva, che gli nocessero.
Esempio: Dant. Purg. 22. Facesti, come quel, che va di notte, Che porta il lume dietro, e se non giova.
Esempio: Petr. Canz. 8. 5. Ed io son un di quei, che 'l pianger giova.
Esempio: E Petr. Canz. 39. 5. Che giova dunque, perchè tutta spalme La mia barchetta?
Esempio: Bemb. Asol. 2. Essi non hanno amicizie, essi non hanno compagnie, ne sono giovati dagli altri, ne essi giovano altrui.
Definiz: §. Giovare: Dilettare. Lat. iuvare, delectare, placere.
Esempio: Petr. Canz. 10. 6. Quel tanto a me non più del viver giova.
Esempio: Dan. Par. 8. Ma, perchè sappi, che di te mi giova.
Esempio: Bemb. As. 1. Disponi tu a dir quello, che a te più giova, che si ragioni.
Esempio: Burch. E se fusse così non me ne giova.
Definiz: §. Solleticar dove ne giova: Proverbio, cioè Dire, e fare appunto quel, ch'un desidera.
Esempio: Pulc. Morg. Tu mi solletichi appunto, dove me ne giova.
Definiz: §. Giovare: Piacere. L. placere.
Esempio: Boc. Nov. 45. 2. Poichè Filostrato in Romagna è entrato, a me, per quella similmente gioverà d'andare alquanto.
Definiz: §. Giovare: neut. pass. Servirsi d'una cosa, prenderne giovamento. Lat. uti.
Esempio: Lib. Astr. G. S. Quegli, che si voglion giovare della forza, e della virtù di questo segno, fa mestieri, che guardino, ec.
Esempio: Pall. St. Conc. 749. Facendogli veder le necessità, che aveano costretti i Padri di non aspettare il consentimento espresso della Maestà sua, ma giovarsi del presunto.
Definiz: §. Fare a giova giova: vale Aiutarsi l'un l'altro. Lat. se invicem iuvare.