Lemma

1) Dizion. 3° Ed. . BEVERAGGIO Apri Voce completa pag.218 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 1 ° Ed. BEVERAGGIO Dizion. 5 ° Ed. BEVERAGGIO. Dizion. 3 ° Ed. » BEVERAGGIO Dizion. 2 ° Ed. BEVERAGGIO Dizion. 4 ° Ed. BEVERAGGIO

BEVERAGGIO. Definiz: Bevanda. Esempio: Boc. Nov. 17. 16. Dalla piacevolezza del beveraggio tirata, più ne prese, che alla sua onestà non sarebbe richiesto. Esempio: Ovvid. Pist. L'ansietade m'è cibo, le lagrime beveraggio. Esempio: Tav. Rit. Allora ordinò un beveraggio con veleno, il qual pareva fino vino, per darlo a bere a Tristáno. Esempio: Tes. Br. 1. 27. E poi morì di veleno in Babbillonia, che gli diede un suo cavaliere in beveraggio. Esempio: Cavalc. Specch. Croc. L'amaritudine del beveraggio. Esempio: Arrigh. Quali beveraggi di Lete abbeverarono li tuo' sensi? Esempio: M. V. 8. 6. E intendeva catúno alla propria utilità, e del monistero non si curavano, e 'l nimico, con suoi beveraggi, gl'innebbriava. Esempio: Fr. Giord. Salv. Dimandando dove andava, rispose, Vado a' frati a dar loro beveraggio. Definiz: §. Per Mancia da comperar da bere. Esempio: Varch. St. 8. Ne vi era altra difficultà, se non che i castellani chiedevano donativi, e come si dice beveraggi troppo ingordi.