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Dizion. 3° Ed. .
GUSCIO
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GUSCIO.
Definiz: | Scorza, o corteccia; ed è proprio, come di noci, di nocciuóle, di mandorle, di pinocchj, pistacchj, d'uova, e
d'alcuni semi, e civaie. Lat. folliculus, pericarpium, putamen, testa. |
Esempio: | Boc. Nov. 68. 18. Schiacciava noci, e vendeva i gusci a ritaglio. |
Esempio: | Lab. n. 195. Infino a' fornaciai a cuocer guscia d'uova, ec. n'erano impacciati.
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Esempio: | Cr. 5. 23. 7. In una siliqua, ovvero guscio, produce i suo' frutti, e ramicelli,
ec. I quali gusci non s'aprono dalla parte di sopra, come diviene nella tunica, ovvero guscio della rosa, o del
giglio, e di molti altri fiori. |
Esempio: | E Cr. 3. 8. 9. E questa decozione si fa in due modi, ovvero
con guscio, o senza guscio: e quelle, che cotte sono col guscio, sono di dura digestione. |
Definiz: | §. Guscio: per metaf. dicesi di Carrozze, navi, e simili, spogliate di loro arredi. Lat. alveus. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 2. 36. Fecesi getto di cavalli, giumenti, salme, e arme, per
alleggerire i gusci, che andavano alla banda. |
Definiz: | §. Guscio della bilancia: dicesi a quella Parte, ove si pongono le cose da pesare. Latin.
lanx. |
Definiz: | §. Cattivo infin nel guscio: cioè Infin dalla nascita, e nel ventre della madre. L.
ab ovo, a matris alvo. |
Definiz: | §. Avere il guscio in capo: lo stesso, che Sapergli la bocca di latte, esser tenero bambino, e come
si dice: Non aver rasciutto gli occhi. Lat. tenera aetate esse. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 4. 84. E compiantosi dell'età d'Agusta decrepita, e della sua
mancante, con due nipotini col guscio in capo. |
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