1)
Dizion. 4° Ed. .
DISFARE.
Apri Voce completa
pag.175
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DISFARE.
Definiz: | Contrario di Fare; e come quello usa talora anche le terminazioni del verbo Facere; e si usa anche nel
neutr. pass. Guastare l'essere, e la forma delle cose. Lat. evertere, destruere, everti,
destrui, perdi. Gr. πορσθεῖνπορθεῖν,
λυμαίνειν,
πορσθεῖσθαιπορθεῖσθαι,
λυμαίνεσθαι. |
Esempio: | G. V. 4. 5. 4. Faccendo i Fiorentini della città loro piacere di disfarla, o di
tenerla in piede. |
Esempio: | Com. Inf. 12. Dionisio Areopagita filosofo gridóe: o l'Iddio della natura patisce
pena, o l'universo si disface. |
Esempio: | Bocc. nov. 24. 6. Perciocchè l'ordine chericato, che il più di limosine vive,
incontanente sarebbe disfatto. |
Definiz: | §. I. Per Isfragellarsi. Lat. frangi, elidi. Gr. ἐκσθλίβεσθαιἐκθλίβεσθαι.
|
Esempio: | Bocc. nov. 39. 10. Come la donna cadde, non solamente morì, ma quasi tutta si
disfece. |
Definiz: | §. II. Per Uccidere, Torre la vita. Lat. occidere, necare, interficere.
Gr. κτείνειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 5. Siena mi fe, disfecemi Maremma. |
Definiz: | §. III. Per Mancare, Spegnersi. Lat. deficere, extingui. Gr.
ἐκλείπειν. |
Esempio: | Dant. Par. 16. Udir, come le schiatte si disfanno, Non ti parrà nuova cosa, nè
forte. |
Definiz: | §. IV. Per Mandare in rovina, e in isconquasso; Rovinare, Sperperare. Lat. pessum
ire, pessumdari. Gr. ἀπολέσθαι. |
Esempio: | Dant. Par. 16. O quali vidi quei, che son disfatti Per lor superbia. |
Esempio: | Bocc. nov. 49. 7. È cosa da disfarmi, e cacciarmi del mondo. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 140. Tutti ad una voce dicono: amico, per l'amor di Dio non ci
voler disfare. |
Esempio: | Cron. Morell. 256. Della dota, non volere per ingordigia del denaio affogarti,
perocchè di dota mai si fece bene niuno, e se l'hai a rendere ti disfanno. |
Definiz: | §. V. Per Mandar via, Scacciare. Lat. expellere, repellere. |
Esempio: | Ninf. Fies. 153. Questo bagnuolo ogni doglia disface. |
Definiz: | §. VI. Per Far pezzi, Ridurre in pezzi. |
Esempio: | Dant. Inf. 22. Dimanda, disse, ancor se più disii Saper da lui, prima, ch'altri 'l
disfaccia. |
Definiz: | §. VIII. Per metaf. neutr. pass. Consumarsi, Struggersi. |
Esempio: | Petr. son. 169. E sì le vene, e 'l cuor m'asciuga, e fugge, Che invisibilmente io
mi disfaccio. |
Esempio: | E Petr.184. Da quali angeli mosse, e di qual spera Quel celeste
cantar, che mi disface Sì, che m'avanza omai da disfar poco? |
Definiz: | §. VIII. Per Istemperare, Dissolvere. Lat. dissolvere. Gr.
διαλύειν. |
Definiz: | §. IX. Disfarsi delle risa, vale Smoderatamente ridere, Smascellarsi delle risa. Lat.
effusè ridere. Gr. καγχάζειν. |
Esempio: | Dav. Scism. 11. Disfacendosi il Re per le risa, disse. |
Definiz: | §. X. Disfarsi d'una cosa, vale Alienarla da se, Riuscirsene. Lat.
rem alienare. Gr. ἐκποιεῖν. |
Definiz: | §. XI. Disfare un esercito, vale Metterlo in rotta, Sconfiggerlo. Lat.
fundere, fugare. |
|