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Dizion. 1° Ed. .
DISFARE
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DISFARE.
Definiz: | guastar l'essere, e la forma delle cose. Lat. destruere, diruere. |
Esempio: | G. V. 4. 5. 4. Faccendo i Fiorentini della Città lor piacere di disfarla, o di
tenerla in piede. |
Esempio: | Bocc. n. 24. 6. Perciocchè l'ordine, ec. incontanente sarebbe disfatto.
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Esempio: | E Bocc. nov. 39. 10. Poichè, come la donna cadde, non
solamente morì, ma quasi tutta si disfece [cioè sfragello] |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 7. Ed è cosa da disfarmi, e da cacciarmi
del Mondo [cioè sperperarmi] |
Esempio: | Dan. Purg. c. 5. Siena mi fe, disfecemi maremma [cioè m'uccise]
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Esempio: | E Dan. Par. c. 16. O quali vidi quei, che son disfatti,
Per la superbia [cioè vanno in rovina, in conquasso] |
Esempio: | E Dan. Par. appresso. Udir, come le schiatte si disfanno
[cioè mancano, spengonsi] |
Esempio: | E Dan. Inf. c. 22. Dimanda disse ancor se più disij,
Saper da lui, prima ch'altri il disfaccia [cioè ne faccia pezzi] |
Esempio: | Com. Inf. 12. E Dionisio Ariopagita filosofo, gridoe: o lo Iddio della natura
patisce pena, o l'universo si disface. |
Esempio: | Petr. Son. 170. E sì le vene, e 'l cuor m'asciuga, e fugge, Che invisibilmente
io mi disfaccio [cioè consumo] |
Esempio: | E Petr. Son. 185. Quel celeste cantar, che mi disface, sì
che mi resta omai da disfar poco. |
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