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1) Dizion. 4° Ed. .
FANTASIMA, e FANTASMA
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FANTASIMA, e FANTASMA.
Definiz: Termine filosofico; e vale Immagine, o Apparenza di cosa conceputa dalla fantasía. Lat. species. Gr. φάντασμα.
Esempio: Circ. Gell. 10. 249. Rappresenta la fantasía all'intelletto il fantasma, e le spezie d'un uomo solo.
Esempio: E Circ. Gell. appresso: Ma se egli si rivolge dipoi sopra quel fantasma, e sopra quelle spezie, e comincia a spogliarla ec. forma in se stesso una spezie intellettiva.
Definiz: §. I. Per Segno di false immagini, e spaventevoli, che appariscono talora altrui nella fantasía. Lat. spectrum, larva. Gr. φάντασμα, φάσμα.
Esempio: Petr. canz. 48. 9. Mai notturno fantasma D'error non fu sì pien, com'ei ver noi.
Esempio: Bocc. nov. 61. 8. Egli è la fantasima, della quale io ho avuta a queste notti la maggior paura, che mai s'avesse.
Esempio: E Bocc. num. 10. Fantasima, fantasima, che di notte vai, a coda ritta ci venisti, a coda ritta ten'andrai.
Esempio: Pass. 361. Chiamano alcuni questo sogno demonio, ovvero incubo, dicendo, ch'è un animale a modo d'un satiro, o come un gatto mammone, che va la notte, e fa quella molestia alle genti, e chi lo chiama fantasima, ec.
Esempio: Maestruzz. 2. 14. O non veramente lo spirito di Samuel fu desto dal suo riposo; ma alcuna fantasma, e illusione immaginaria del diavolo fatta nelle immaginazioni, la quale la scrittura appella Samuelle, siccome sogliono le immagini essere appellate co' nomi delle cose loro.
Definiz: §. II. Fantasima, vale anche Quell'oppressione, e quasi soffocamento, che altri sente nel dormire supino. Lat. incubus. Gr. ἐφιάλτης, ἐπιβολή.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 16. E 'l dormire supino, cioè rovescio, si è malvagio, perciocchè fa molte malattíe, siccome apoplessía, frenesía, e fantasima, che la fisica appella in Latino incubus.