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FRITTELLA.
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FRITTELLA.
Definiz: Sost. femm. Vivanda fatta di una fetta di mela, di una foglia di borrana, di un poco di riso o di zibibbo, intrisi con pasta quasi liquida, e fritti nella padella con olio o strutto. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 369: Le frittelle fatte della sua erba [giudaica] e di farina e d'acqua, confortano il natural calore, e provocan l'orina.
Esempio: Pucc. A. Rim. 272: Erbette forti da frittelle farne, Recan con ceci, ed ogni altra civaia.
Esempio: Burch. Son. 2, 65: Battista, perchè paia ch'io non temi, Com'io non fo le tue frittelle erbate.
Esempio: Pulc. L. Lett. 63: La dipartenza è stata una cosa amara più che le frittelle, e più singhiozzosa che 'l barletto scemo, e più ramaricosa che la vecchia inferma, e più lacrimevole che l'aria quest'anno.
Esempio: Francesch. Cical. III, 2, 38: Tutti gl'intingoli, frastingoli, guazzetti,... mortadelle,... pappardelle, polpette,... gelatine,... pastelli,... pasticci,... maccheroni,... frittelle, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 25: Or c'è un rialto, or un'improvvisata, Per mangiare i tortelli o le frittelle.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn. 17: Di queste erbe sia tratto il sugo, e fattone frittelle, sieno alla detta femmina date a mangiare la mattina a digiuno stomaco.
Definiz: § II. Familiarmente dicesi per Macchia, specialmente di unto, sopra stoffa, panno, vestiti, e simili. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 60: L'unto Sgaruglia con frittelle a iosa Alla squadra de' cuochi ora soggiugne Quella de' battilani assai famosa, Gente che, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 294: I nostri contadini, nel tempo che fanno l'olio, costumano di far molte di tali frittelle, indotti a ciò da avere olio in abbondanza, e ne danno anche a' vicini e parenti. Sono però soliti coloro, che vanno a veder lavorare, chiedere le frittelle: ed i lavoranti, con poca grazia e meno discrezione, spruzzano l'olio addosso a quel tale, dicendo: Eccoti le frittelle; e da questo forse per frittelle intendiamo macchie.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 79: Frittella diciamo quella macchia d'olio o d'altro sopra alcun panno o veste.
Definiz: § III. Si disse figuratam. e familiarm. per Uomo leggiero, e di poco giudizio, Scemo. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 217: Gallettin, conigliuzzo, anzi frittella, Da darti sei recchion con un guanciale.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 94: Quante volte sentiamo noi dire ad alcuno, sgridandolo, frasca, fraschetta, frittella?
Esempio: Grazz. Comm. 45: E tu sei una frittella, frittellina, frittelluzza. Cecch. Comm. ined. 1, 34: Vienne, che tu sei una frittella.