Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SPARVIERE
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SPARVIERE.
Definiz: Uccello di rapina, ed è la femmina: il maschio si chiama Moscado Moscardo, che è minore, e men bravo. Latin. accipiter, accipiter fringellarius.
Esempio: Nov. Ant. 61. 1. Poneasi uno sparviere di muda in su una asta.
Esempio: E N. ant. appresso. Levavasi il detto sparviere in pugno.
Esempio: Tes. Br. 5. 11. Sparvieri vogliono esser di questa maniera, ch'elli abbiano la testa piccola, e gli occhi infuori, e grossi, e 'l petto ben tondo, li piedi bianchi, e aperti, e grandi, e le gambe grandi, e corte, e la coda lunga, e sottiletta.
Esempio: Boc. Nov. 69. 12. Primieramente, che in presenza di Nicostrato, ella uccida il suo buono sparviere.
Esempio: Dan. Purg. 13. Ch'a tutte un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, come a sparvier selvaggio.
Esempio: E Dan. Infer. 22. Ma l'altro fu bene sparvier grifagno.
Esempio: Cr. 10. 3. 2. Sparviere, ec. rade volte si dimestica, e usa cogli huomini: ma se si dimestica è buono, imperocchè in fierezza fu usato di pigliar preda.
Definiz: §. Dicesi in proverbio: Far come lo sparviere, dì per dì: del Non pensare al vitto, se non giorno per giorno. Latin. in diem vivere.
Definiz: §. Drizzare il becco allo sparviere: dicesi del Far le cose impossibili, modo basso.
Esempio: Lasc. Sibil. 4. 10. Non voler pigliarti briga di drizzare il becco agli sparvieri.