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Dizion. 5° Ed. .
OFFENDERE.
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pag.412
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OFFENDERE. Definiz: | Att. Danneggiare comecchessia; riferito a persona. |
Dal lat. offendere. ‒ Esempio: | Esop. Fav. M. 55: Temporalmente per l'aquila e testuggine potiamo intendere i signori, che vanno cercando in diversi modi d'offendersi fra loro. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 287: Non volere divenire micidiale di chi mai non t'offese, per servire altrui. | Esempio: | Machiav. Princ. F. 10: E solamente offende (chi manda colonie) coloro a chi toglie e' campi e le case, per darle a' nuovi abitatori, che sono una minima parte di quello stato; e quelli ch'elli offende, rimanendo dispersi e poveri, non li possono mai nuocere. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 37, 58: Si vede averla offesa, e se ne chiama In colpa, e ciò che può, fa d'emendarla. | Esempio: | Varch. Stor. 1, 161: A offendere altri ci movemo principalmente per acquistare o onore o utile; a difendere noi per fuggire o danno o vergogna. | Esempio: | E Varch. Stor. 3, 203: Mai per tempo nessuno non offenderebbe persona nè nella roba, nè nell'onore, nè nella persona, anzi difenderebbe ciascuno da chiunque volesse offendergli, in qual s'è l'una di queste cose. | Esempio: | Tass. Lett. 2, 38: Vi dee esser noto.... che se da me alcun fu mai in alcun tempo offeso, infiniti sono coloro da' quali sono stato iniquissimamente ingiuriato, con danno mio quasi irreparabile. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 10: Partì (Teseo) con intenzione di non offendere alcuno, ma vendicarsi solo delle ingiurie che ricevesse. | Esempio: | Segner. Pred. 612: Sia cosa aliena dal suo talento l'offendere ed il punire, sia conformissima il perdonare e il difendere. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 272: E già nel primo mettere in opera questa risoluzione, conobbi per prova come egli è vano a pensare, se tu vivi tra gli uomini, di potere, non offendendo alcuno, fuggire che gli altri non ti offendano. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 56: Purchè non abbiate offeso persona di riguardo, intendiamoci, m'impegno a togliervi d'impiccio. |
Definiz: | § I. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Bocc. Laber. 4: E certo, per lo averti tu stesso offeso, meriteresti tu, appo giusto giudice, ogni grave penitenzia. | Esempio: | Machiav. Scritt. ined. 192: È bene nondimeno temere ogni cosa, e sopratutto guardarsi da furti, e' quali solo più che null'altra cosa ci possono offendere. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 129: Non sospettar giammai che altri ti toglia L'onor coi detti, e la tua fama offenda: E tanto men la temeraria voglia Di far vendetta sovra lui ti prenda. |
Definiz: | § II. In senso speciale si prende comunemente per Danneggiare nella reputazione, nell'onore; sia per Ingiuriare, Oltraggiare, sia per Far torto ad alcuno, Mancargli di riguardo. ‒ |
Esempio: | Dant. Conv. 281: Camillo, sbandeggiato e cacciato in esilio, essere venuto a liberare Roma contro alli suoi nemici, e dopo la sua liberazione spontaneamente essere tornato in esilio per non offendere la senatoria autorità. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 254: Fu da alcuni tenuto rotto nelle bravate, come piacevol coi buoni, così terribil contro i malvagi. Ma dopo, nulla di collera gli restava, nè era pericolo ch'ei ti stesse più grosso: stimando aver più del buono l'offendere che l'odiare. | Esempio: | Alf. Trag. 1, 26: Altro non temo Che di offendere il giusto. | Esempio: | E Alf. Trag. 1, 33: Ma come offendo io 'l padre, Nel reputarlo di pietà capace? | Esempio: | Giust. Vers. 270: Il posto che desidera, Veda, è difficiletto. Ella, non per offenderla, Ma non è per la quale. | Esempio: | Giobert. Rinnov. 2, 731: Nè con ciò io intendo di offendere la Francia, anzi di onorarla; perchè solo fa torto alle nazioni chi non le distingue dai loro governi. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 107: Ancor m'offende: è questo Figlio del suo disprezzo oblio superbo. Men l'odierei s'egli mi odiasse. Iniquo! Ei m'offese, e non m'odia? | Esempio: | Manz. Poes. 340: O Fortebraccio Tu m'hai offeso. M. Or via.... F. Se così credi, Sia pur così: perchè a te spiaccia, o a quale Altro pur sia, non crederai ch'io voglia Una parola ritirar che uscita Dalle labbra mi sia. | Esempio: | Guast. Scritt. Art. 311: Non temo d'offendere la sua memoria desiderando che i vetri nell'occhio sull'arco della nave di mezzo e nelle finestre delle due cappelle estreme di quella tribuna che si chiama della Croce, tornino ad essere colorati. |
Definiz: | § III. Nel medesimo senso si costruisce pure con un compimento retto dalla prep. In, Con, e talora anche Di, per esprimere sia il termine dell'offesa, sia il mezzo o l'istrumento di essa. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 286: Anzi che tu mi uccida, dimmi di che io t'ho offeso, chè tu uccider mi debbi? Madonna, disse il famigliare, me non avete offeso d'alcuna cosa; ma di che voi offeso abbiate il vostro marito, io nol so. | Esempio: | E Bocc. Filoc. 179: Oimè misera, qual puote essere la cagione di tanta ingiuria? In che ho io offeso il Re? certo in niuna cosa, che io sappia. | Esempio: | Leopard. Paralip. 1, 30: Indi l'odio implacato, indi la rabbia, E l'ironico riso ond'altri offende Lei che fra ceppi, assisa in sulla sabbia, Con lingua nè con man più si difende. |
Definiz: | § IV. Riferito a pensiero, desiderio, intenzione, e simili, vale Far contro, Contravvenire, e simili. ‒ |
Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. 40: Dall'altra parte, se fo cosa ch'offenda la mente di questi figlioli di messer Filippo, si sdegneranno e leveranno la mano da un'impresa tant'importante a questa casa. |
Definiz: | § V. E per Affliggere gravemente, Travagliare, Angustiare; e con più tenue senso, Dispiacere. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 5: Amor.... Prese costui della bella persona Che mi fu tolta, e il modo ancor m'offende. | Esempio: | E Dant. Inf. 33: Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m'ha offeso. | Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 34: Non ardiscono d'offendere quelli uomini, la cui vita contaminatissima.... a loro dispiace. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 172: Qual fu la cagione per la quale voi con lui vi turbaste? offesevi egli giammai? A cui la donna rispose: certo che egli non mi offese mai: ma la cagione del cruccio furono ec. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 249: E quello, che intorno a ciò più l'offendeva, era il cognoscimento della sua infima condizione. | Esempio: | Guicc. Op. ined. 1, 211: Nessuna cosa offende più lo animo di uno superiore, che il parergli che non gli sia avuto il rispetto o reverenza che giudica convenirsegli. | Esempio: | Tass. Rim. S. 2, 356: Stava madonna ad un balcon soletta Quand'io 'l mio braccio stesi Sovra il suo braccio, indi perdon le chiesi S'in tal modo l'aveva offesa e stretta. | Esempio: | E Tass. Rim. S. appr.: Col porvi il braccio voi non m'offendeste, Ma nel ritrarlo offesa i' ne restai. | Esempio: | Malpigh. Lett. 31: Con ogni libertà dica ciò che stima bene, perchè coll'usar meco tanti rispetti m'offende assolutamente, sapendo qual dipendenza e rispetto io ho ai suoi cenni. |
Definiz: | § VI. E per Disgustare, Riuscire sgradevole, molesto. ‒ |
Esempio: | Esop. Fav. M. 110: E io non offendo persona; e tu sola a ciascuno fai rincrescimento e fastidio. | Esempio: | Imit. Crist. 9: L'autorità di quello che scrive non ti offenda, se sarà di poca scienza, ma l'amore della pura verità ti muova a leggere. | Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 15: Dandolo (il libro), desidero che per mio amore vi scioperiate tanto, che gli diate un'occhiata, segnando almen con l'ugna tutto quel che v'offende, così ne' sensi come nella lingua; perchè sono sforzato a stamparlo. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 287: Leggendo le lettere di un principe..., io m'avveggo manifestissimamente che egli, nell'intimo de' suoi pensieri, anteponeva l'Enriade all'Eneide; benchè non si ardisse a profferire questa sentenza, per solo timore di non offendere le orecchie degli uomini. | Esempio: | Card. Pros. 608: Egli pare avere usurpato alla mia tavolozza di poeta.... quei troppo accesi e lussureggianti colori che non forse senza ragione lo offendono ne' miei versi più d'una volta. |
Definiz: | § VII. Riferito a Dio, vale Peccare contro di lui, trasgredendone la legge, i comandamenti, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 11: Ancora un poco indietro ti rivolvi, Diss'io, là dove di' che usura offende La divina bontade, e il groppo svolvi. | Esempio: | E Dant. Purg. 33: Qualunque ruba quella o quella schianta, Con bestemmia di fatto offende Dio, Che solo all'uso suo la creò santa. | Esempio: | S. Bern. Miser. 11: Però che offendendo il creatore, offendi tutte le creature; e tutte le creature, che sono fatte in tuo ministerio e utilitade, si convertiranno in giudicio ed in vendetta di te. | Esempio: | Cavalc. Discipl. Spir. 185: E in ciò.... massimamente offende gli angioli, quelli che indugia (a pentirsi)..., in tanto che in presenza dell'angiolo suo guardiano ardisce di offendere il suo creatore. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 273: Guardatevi.... di non fare torto a persona, chè facendolo, offenderesti Iddio. | Esempio: | Gell. Capr. Bott. 153: Con quale ardire andremo noi giamai dinanzi a la faccia sua, avendolo noi tante volte offeso, mediante il peccato e la disubidienzia nostra? | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 63: Or questo sia abbastanza contra il presupposto delitto di lesa divinità, perchè, per mostrare che noi non l'offendiamo, abbiamo provato che ella non è. | Esempio: | Manz. Poes. M. 85: Rammenta Che, regnante o caduto, è tale Adelchi, Che chi l'offende, il Dio del cielo offende Nella più pura immagin sua. |
Definiz: | § VIII. E riferito a giustizia, a legge, a virtù, e simili, vale Violare, Trasgredirne i precetti, con atti contrarj. ‒ |
Esempio: | Tass. Dial. 1, 367: Dee il buon marito offender men che può le leggi maritali. |
Definiz: | § IX. E riferito a persona per Pregiudicare nella salute, Danneggiarne la salute, Farle male. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 1, 80: Era il più da' vicini una medesima maniera servata, mossi non meno da tema che la corruzione de' morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a' trapassati. | Esempio: | E Bocc. Decam. 4, 175: Mostra che questa salvia sia velenosa, il che della salvia non suole avvenire. Ma acciò che ella alcuno altro offender non possa in simil modo, taglisi infino alle radici, e mettasi nel fuoco. | Esempio: | Torric. Lez. 50: Nel tempio di Roma il fresco, sull'ore meridiane di questi tempi, non solo diletta, ma anco offende. |
Definiz: | § X. Riferito a senso corporeo, o alla persona stessa in quanto è sensitiva, vale Fare su di esso un'impressione dolorosa o sgradevole; usato anche assolutam. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 16: Così, giù d'una ripa discoscesa, Trovammo risonar quell'acqua tinta, Sì che in poc'ora avria l'orecchia offesa. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 10, 50: L'incantato splendor che ne sfavilla, Gli occhi degli avversarj così offese, Che li fe' restar ciechi allora allora. | Esempio: | Giambull. P. F. Lez. II, 2, 10: La luce e il calore del sole, sebbene paiono offendere i debili, sono nientedimeno sommamente necessarie alla vita. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 1, 155: E 'l suo gran mormorar (del fiume) tanto si stende, Ch'intorno più che i suoi vicini offende. | Esempio: | Ricett. fior. 24: Nel sapore si sente una certa acrimonia aromatica, che non offende il gusto. | Esempio: | Galil. Op. VI, 256: Oltre all'offender la vista (la luce che attraversa una certa lente), rende il mezzo più luminoso, ed il mezzo più luminoso fa apparir.... gli oggetti più oscuri. | Esempio: | Giust. Epist. 1, 36: La veste usata troppo genera sazietà, in quel modo che offende l'occhio l'altra sfacciatamente nuova. | Esempio: | Guast. Scritt. Art. 178: Ma soprattutto offende la diversa inclinazione delle cuspidi campeggianti nell'aria. |
Definiz: | § XI. E per Alterare, Guastare, Viziare; ed anche Annullare, Distruggere. ‒ |
Esempio: | S. Grisost. Opusc. 2, 12: Noi vediamo, che ogni cosa terrena ha alcuna altra cosa contraria, per la quale possa essere corrotta ed offesa: verbigrazia il ferro l'offende la ruggine, la lana l'offende la tignola,... la grandine offende la vigna, la moltitudine delle locuste e de' bruchi guasta gli arboscelli, ed altre diverse piante. | Esempio: | Machiav. Comm. 99: Voi non offendete altro che un pezzo di carne non nata, senza senso, che in mille modi si può sperdere. | Esempio: | Dat. Lett. 57: Trovando il rame, ne ho fatti tirare dodici soli per non offendere l'intaglio, che è gentilissimo, risparmiandolo per la stampa dell'opera. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 28: Ciò che in tale occasione restò immune dalla forza dell'acido non offese il pulimento dell'acciaro. |
Definiz: | § XII. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 2: L'anima tua è da viltate offesa: La qual molte fiate l'uomo ingombra, Sì che d'onrata impresa lo rivolve, Come ec. | Esempio: | E Dant. Inf. 7: O creature sciocche, Quanta ignoranza è quella che vi offende! | Esempio: | E Dant. Purg. 31: Le memorie triste In te non sono ancor dall'acqua offense. | Esempio: | Giust. Vers. 343: Se dunque il tempo d'improvviso morso L'opre migliori di natura offende, Alle lusinghe ree si volga il dorso. |
Definiz: | § XIII. Detto di persona e riferito a parte del suo corpo, vale, conforme a proprietà latina, Battere in checchessia urtando con la detta parte. ‒ |
Esempio: | Savonar. Pred. 14:
A ciò che tu non offenda e' tuoi piedi nella pietra. | Esempio: | Bern. Orl. 37, 32: Verso una porta il suo viaggio prese, L'entrata della quale è tanto scura, Che più di quattro volte il piede offese. |
Definiz: | § XIV. Pure secondo proprietà latina, detto di checchessia, vale Urtare, danneggiando; od anche semplicemente Urtare. ‒ |
Esempio: | Fior. Virt. 44: Se la mano offende l'occhio, e 'l dente offende la lingua, non cade vendetta. | Esempio: | Giambull. P. F. Lez. II, 2, 11: Tutti i moti giovano e allo universo e alle necessarie parti di quello; ancorchè in questo mentre alcuna delle particelle minori, sotto questo moto universale, sia offesa da qualcun'altra, o non sopporti sì facilmente il moto del tutto. | Esempio: | Fiacch. Son. pastor. 110: Io, tal mirando allor dura vicenda, A lui gridai: Perchè di due lo scempio, Mentr'èvvi un sol che i passeggieri offenda? |
Definiz: | § XV. Ed anche, detto di persona, per Battere, Colpire, Percuotere; o con più grave senso Ferire. ‒ |
Esempio: | Cavalc. Dial. S. Greg. 16: Contro il predetto Libertino con tanto furore si turbò, che non solamente di parole, ma eziandio con le mani, l'offese. E non trovando subitamente bastone da percuoterlo, irato e furioso, pigliò ec. | Esempio: | S. Cater. Lett. 1, 10: Maggior odio ha colui che è offeso nella persona, che colui ch'è offeso.... in avere: perocchè veruna cosa è che sia tanto tenuta cara, quanto la vita. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 169: Questi porci mi fanno ricordare d'alcun'altra novella, per lo serrarsi insieme, quando sono offesi, la quale ec. | Esempio: | Machiav. Stor. 2, 215: Con tanto studio lo percosse, che acciecato da quel furore che lo portava, se medesimo in una gamba gravemente offese. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 11, 48: Chi d'una fromba e chi d'un arco armato, Chi d'asta, chi di spada, al lito scende; E dinanzi e di dietro e d'ogni lato, Lontano e appresso, a più poter l'offende. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 19, 16: Con la manca al dritto braccio il prende; E con la destra in tanto il lato destro Di punte mortalissime gli offende. |
Definiz: | § XVI. Per similit. ‒ |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 65: Dei quali (generi di pancone) non se ne può dare alcuno altro più certo giudizio, che questo solo: ciò è che si tenga per migliore quello che difficilmente sia offeso dal ferro, e che, messavi dell'acqua, non si risolva. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 73: Facendo Caio Cesare rifare quelle scalee..., alcuni lavoranti, nel zapparvi appresso, disavvedutamente, offenderon sì le radici, che la pianta si seccò. |
Definiz: | § XVII. E per Danneggiare con azioni e movimenti militari; riferito a nemici, esercito, territorio, fortezze, e simili. ‒ |
Esempio: | Machiav. Princ. F. 35: Trovandosi el duca assai potente ed in parte assicurato de' presenti periculi, per essersi armato a suo modo ed avere in buona parte spente quelle arme che, vicine, lo potevano offendere, li restava ec. | Esempio: | E Machiav. Scritt. ined. 61: Per questa vostra di iersera intendiamo.... come desideravi offendere li Pisani in altra forma, e bisognava provisione di nuovi marraioli. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 378: Era il consiglio del capitano, come avesse occupata Stampace, piantare l'artiglierie in su quella e in sulla muraglia battuta; donde offendendosi per fianco tutta quella parte che difendevano i Pisani, sperava quasi certa la vittoria. | Esempio: | Galil. Op. II, 23: Ma sendosi poi accresciute l'offese con l'essersi trovate l'artiglierie, le quali con forza grandissima e da lontano offendono, è stato di mestiero trovare altre maniere di difese. | Esempio: | E Galil. Op. II, 83: I mezzi, con i quali s'offendono ed espugnano le fortezze, pare che siano ec. | Esempio: | Segner. Guerr. Fiandr. volg. 137: Quindi ciechi di rabbia, e per l'amor della vendetta insensati al proprio pericolo, s'avventavano addosso a chi gli feriva, più avidi d'offendere l'inimico che di difender se stessi. |
Definiz: | § XVIII. Neutr. pass. offendersi Adontarsi, Recarsi ad ingiuria, onta, e simili; costruito con un compimento retto dalla prep. Di. ‒ |
Esempio: | Davil. Guerr. civ. V. 2, 16: Ma perchè questa ragione non solo non quadrava al Pontefice, ma pareva che se ne offendesse ed alterasse maggiormente,... si volsero gli ambasciatori a disputare, che ec. | Esempio: | Dat. Oraz. 52: Son così certo.... che s'egli fosse stato condotto avanti al trono di lei (della Fortuna) e ch'ella gli avesse dato libera facultà di prendere a sua voglia senza fatica, e senza merito, dignità o tesori, ch'egli si sarebbe offeso di sì fatta oblazione. |
Definiz: | § XIX. Neutr. Recare ingiuria, sfregio, oltraggio, e altresì danno, nocumento, e simili; con un compimento indicante la persona, o ciò che le appartenga. Con proprietà latina, oggi non comune. ‒ |
Esempio: | Fior. Virt. 47: La quinta (maniera di crudeltà) si è ferocità d'animo; cioè, ad offendere ad altrui senza cagione. | Esempio: | Lat. B. Tesorett. 172: Che se ti fosse offeso Di parole, o di detto, Non rizzar lo tuo petto, Nè non sie più corrente Che porti il convenente. | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 1, 39: Siccome si dice di quegli, che volesse offendere contro alla corona imperiale, ch'è isbandito e diserto, non solamente egli, ma ec. | Esempio: | Dant. Parad. 8: E se mio frate questo antivedesse, L'avara povertà di Catalogna Già fuggiria, perchè non gli offendesse. | Esempio: | S. Grisost. Opusc. 219: Deh, dimmi, la penuria, e la povertà delle cose temporali offese ella agli Apostoli? | Esempio: | Vill. G. 47: Teodorico avea minacciato di distruggere tutti li cristiani d'Italia, se Giustino Imperadore offendesse agli Arriani. | Esempio: | E Vill. G. 557: Per questa cagione recando a loro esempio, che chi a uno offende, a molti minaccia. | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 116: Oltre a questo più mi debbo a' vostri piaceri piegare, inquanto voi a voi medesimi avete offeso, perciò che ec. | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 48: Chiamo necessarie quelle spese, sanza le quali non si può debitamente provvedere alla famiglia, e le quali spese chi non le fa, offende all'onor suo e al comodo de' suoi. |
Definiz: | § XX. Per Contravvenire, Far contro, a ciò che il compimento esprime; ed anche, assolutam., Commetter fallo, Peccare. ‒ |
Esempio: | Senec. Declam. 5: Io non avea mai offeso contro a questa legge. | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 2, 283: Chi gittasse il figliuolo del Re nella sozzura, come offenderebbe? Maggiormente offende chi fa ciò; perocchè maggior sozzura è quello ove tu 'l metti. | Esempio: | S. Bern. Medit. piiss. 22: Duolsi (il penitente) de' difetti commessi, ed affaticasi in guardarsi di non offendere di nuovo. | Esempio: | Dant. Purg. 26: La gente, che non vien con noi, offese Di ciò, perchè già Cesar, trionfando, Regina, contra sè, chiamar s'intese. | Esempio: | S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 59: E però quante volte la persona in cotali cose curiose guarda con diletto e pascene gli occhi vanamente, tante volte offende. | Esempio: | S. Cater. Dial. 3: E però io voglio che tu sappi, che non tutte le pene, che sono date in questa vita, sono date per punizione; ma per correzione, e per castigare il figliuolo, quando egli offende. |
Definiz: | § XXI. E per Inciampare, Urtare; usato più spesso in senso figurato. ‒ |
Esempio: | S. Ag. Solil. 91: Alli quali hai comandato, che mi guardino in ogni mia via, acciocchè io non offenda e non percuota alla pietra dello scandalo. | Esempio: | S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 59: Lo sesto pericolo si è, imperò che sono (le cose curiose) lacci e ruina di molti altri. Onde coloro veggiono cotali curiosità, ci possono offendere in molti modi, cioè avendone male esempio, o guardandole con diletto, o desiderando le simiglianti, ec. | Esempio: | Cavalc. Pungil. 2: Ogni uomo, e letterato ed idiota, in questo vizio
della lingua offende. | Esempio: | E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 361: In questo vizio noi molte volte offendiamo, che miriamo gli altrui peccati e lasciamo i nostri. | Esempio: | E Passav. Specch. Penit. 179: È da sapere, che questo vizio, nel quale molto agevolmente s'offende e pecca, molto malagevolmente si corregge. |
Definiz: | § XXII. Pure per Urtare, Intoppare. ‒ |
Esempio: | Chiabr. Guerr. Got. 5, 35: Uno (dei due strali) Vitellio alle mammelle coglie, Ma finissima tempra ivi il difende; L'altro non già.... nell'avversario offende, Anzi Vitellio oltra ogni rischio lassa, E te trova, Leonzio, e 'l cor ti passa. |
Definiz: | § XXIII. Arme da offendere, si usa in contrapposizione ad Arme da difendere a denotare Quella che serve propriamente a ferire. ‒ |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. 133: Ecco, vedi dunque Cristo armato d'armi da difendere e da offendere, colle quali ci difese e ci difende da' nemici. | Esempio: | Uff. Cast. Fort. Fir. 23 t.: Gli uomini che nelle predette fortezze si reducono, siano bene armati d'arme sufficienti da offendere e da difendere. |
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