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Dizion. 2° Ed. .
RADO
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RADO
Definiz: | add. Contrario di fitto, di spesso, e denso. Lat. rarus. Dicesi di quei
composti, le parti de' quali non sono in maniera congiunte, che si tocchino, o si stringano insieme, per ogni verso, e
dicesi anche delle cose poche di numero. |
Esempio: | Lab. 157. Per certo le simili a quelle, che dette abbiamo, sono più rade, che le
Fenici. |
Esempio: | Arrigh. Ogni cosa, ch'è spessa diventa vile, per lo molto uso, ogni cosa, ch'è rada
suole esser più cara. |
Esempio: | Dan. Par. c. 4. Ma così salda voglia è troppo rada. |
Definiz: | Accoppiato con la voce, VOLTE, vale infrequentemente, poche volte. |
Esempio: | Bocc. n. 71. 3. Il che rade volte suol de' Tedeschi avvenire.
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Esempio: | Dan. Purg. c. 7. Rade volte risurge per li rami L'umana probitate. |
Definiz: | ¶ Dicesi anche di quelle cose, che son poste in qualche distanzia l'una dall'altra, come: |
Esempio: | Boc. Introd. n. 6. Macchie nere, e livide, ec. apparivano a molti, a cui grandi
e rade, e a cui minute e spesse. |
Definiz: | ¶ Per singulare, eccellente, pregiato. Lat. rarus, egregius. |
Esempio: | Petr. canz. 24. 1. Perocchè delle cose al Mondo rade. |
Esempio: | Albert. cap. 1. Rado savere si da per uso di lungo tempo. |
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