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1) Dizion. 5° Ed. .
CODARDO.
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CODARDO.
Definiz: Add. Che per viltà d'animo non osa affrontare i pericoli, o se ne ritrae; Pusillanime, Vigliacco.
Da coda; in quanto i cosiffatti è naturale che ne' cimenti si stiano o si ritirino tra gli ultimi, ovvero per similitudine presa da certi animali, che impauriti stringono la coda al ventre. Antico franc. coart e coard, moderno couard; che pure derivano da coe, oggi queue, Coda: provenzale, coart; spagnuolo e portoghese, cobarde cobarde. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 401: Quandunque voi avete pace e riposo, allora siete fieri, e in battaglia codardi.
Esempio: Plut. Vit. 46: Ma Scipione disprezzava questo consiglio, e chiamava Cato codardo.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 34: Chi adunque fugge e non sostiene li colpi e le ferite per Lui [Cristo] volentieri, sarà codardo cavaliere e senza gloria.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 50: Ed a costui, ch'egli è codardo, e mente, M'offero di provar con questa mano.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, riferito ad animo, indole, natura. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 36: Temer le pene, è segno d'anima vile e codarda.
Definiz: § II. Figuratam., dicesi anche di azione, di sentimento, e simili; e vale Proprio di uomo codardo.
Definiz: § III. In forza di Sost. Persona codarda. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 149 t.: La mano del forte ha signoria, e la mano del codardo serve altrui.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 267: Fermatevi, codardi. Ah! con la fuga Mal si compra una vita.