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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCENNARE.
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ACCENNARE.
Definiz: Neutr. Far cenno. −
Esempio: Dant. Purg. 33: E dopo sè, solo accennando, mosse Me, e la Donna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 96: Altrimente il Silenzio non rispose, Che col capo accennando che faria.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 176: Pur fa che 'l padre, tanto e tanto accenna, Seguendo lei nel nudo lito scende.
Definiz: § I. Accennare ad uno, in forza di Neutr.; ed anche Accennare uno, in forza d'Attivo, vale Far cenno ad uno, Avvisare uno col cenno. −
Esempio: Dant. Inf. 3: Caron dimonio, con occhi di bragia, Loro accennando, tutte le raccoglie.
Esempio: E Dant. Inf. 17: Ecco colei che tutto il mondo appuzza: Sì cominciò lo mio Duca a parlarmi, Ed accennolle che venisse a proda.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 16: Sedettono, e quello maggiore [monaco] accennò lo minore ch'uscisse fuori.
Esempio: Machiav. Comm. 129: Veggo in chiesa Ligurio, e maestro Callimaco. F. T. Messer sì. N. Accennateli. F. T. Venite. −
Esempio: Grazz. Pros. 368: Vuol far come i ballerini, che quando gli hanno un gran pezzo scambiettato, raggiratisi e saltabeccato, accennano i sonatori che suonino a raccolta.
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 39: Io di soppiatto Rosetta accenno, ed ella Viene al muro dell'orto.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 11: Ma perchè Alcitoe a più cenni s'accorse Che nota a tutte l'altre era tal cosa, Che nel proporla ognuna il ciglio torse, E s'accennar ch'a lor non era ascosa, Dir non la volle.
Definiz: § II. Accennare uno, trovasi usato anche per Fargli motto. −
Esempio: Gell. Sport. 3, 2: Io voglio esser a tempo accennar la Fiammetta, prima ch'ella risponda al vecchio.
Definiz: § III. Accennare checchessia, e anche a checchessia, per Indicare, Additare. −
Esempio: Salv. Oraz. 126: E con le dita pure accennano a queste nostre croci.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 349: E alternamente allora L'uno all'altro accennando Con la voce e col ciglio, Me provvide di madre, e lei di figlio.
Definiz: § IV. Accennare il capo, le sopracciglia e simili, vale Muoverle accennando. −
Esempio: Alf. Trag. 4, 241: Tu [Dio], che se il guardo inchini, apresi il denso Abisso, e via non serba a te nascosa; Se il capo accenni, trema l'universo; Se il braccio innalzi, ogni empio ecco è disperso.
Esempio: Fosc. Poes. 183: E ne gemea L'Olimpio; e, l'immortal capo accennando, Piovea da' crini ambrosia su la Ninfa.
Esempio: E Fosc. Poes. 359: Disse; E accennò i neri sopraccigli; al Sire Saturnio i crini ambrosii s'agitarono Su la testa immortale, e dalle vette A' fondamenti n'ondeggiò l'Olimpo.
Definiz: § V. Accennare, per Ordinare, Comandare col cenno. −
Esempio: Tass. Gerus. 3, 16: Il buon Tancredi, a cui Goffredo accenna, Sua squadra mosse, ed arrestò l'antenna.
Esempio: Mont. Iliad. 22, 257: Accennava col capo il divo Achille Alle sue genti di non far co' dardi Al fuggitivo offesa.
Definiz: § VI. E in più largo signif. Comandare, Presiedere, Essere alla testa. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 85: I settecento a cui Rinaldo accenna.
Definiz: § VII. Accennare una cosa, per Comandarla. −
Esempio: Ar. Rim. 1, 251: Sapete adunque se avria male assunto Chi negasse seguir quel che egli accenna, Quando n'ha sotto il giogo il collo aggiunto.
Definiz: § VIII. Accennare una cosa vale anche Assentirla, Confermarla col cenno. −
Esempio: Salvin. Iliad. 25: Che non si può tornare addietro, Nè già fallace, o senza la sua fine, Resta quel tanto, ch'io col capo accenno.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 698: Nè revocarsi, nè fallir, nè vana Esser può cosa che il mio capo accenna.
Definiz: § IX. Accennare vale anche Mostrar di voler fare una cosa, Far vista di farla. −
Esempio: Vill. M. 471: Accennavano di passare a loro posta, e donde loro bene paresse.
Esempio: Nard. Stor. 1, 313: Bartolommeo d'Alviano si trovava ancora in Campagna di Roma con trecento uomini d'arme, accennando tuttavia d'avere a venire alla volta della città co' fuorusciti.
Definiz: § X. E detto di cosa, Dare indizio, Fare argomentare. −
Esempio: Targ. Alimurg. 67: Tale ponte accennava di rovina per insino all'anno 1494.
Esempio: E Targ. Alimurg. 69: Nevicò alle montagne assai, e in Firenze accennò di neve, ma non ci nevicò.
Definiz: § XI. Accennare a un luogo, detto di persona, vale Mostrare d'andarvi, di Essere incamminato verso quello. −
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 37: Se non veniva a fretta per cacciar i Francesi dal nuovo acquisto, accennava a Bormio.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 9, 36: Dall'altra parte l'oste nemica, che accennava all'Alpi, aveva per guida.... il principe di Contì.
Definiz: § XII. E riferito alla situazione de' luoghi e alla direzione delle strade, vale Esser volto. −
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 299: Occupando per tal modo con molte forze le due strade che da Genova accennano al Milanese.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 5, 161: Andarono a campeggiar Cuneo, dove postisi a combatterlo dalla parte che accenna alla strada di Nizza, facevano ogni sforzo per averlo.
Definiz: § XIII. E per Mirare, Prender di mira, sì al proprio come al figurato. −
Esempio: Guicc. Stor. 1, 167: Pareva più verisimile che le minaccie del cielo, non solite a dimostrarsi se non per le cose grandi, accennassero più presto a quella parte, dove si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e potenza.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 122: Lo stral si scorda, E contra il re del tenebroso regno, Fendendo l'aria e sibilando giunge, E dove accenna l'occhio il coglie e punge.
Definiz: § XIV. E per Far vista, Far finta di colpire; ed è specialmente termine di scherma. −
Esempio: Petr. Rim. 139: Dolce m'è sol senz'arme esser stato ivi, Dove armato fier Marte, e non accenna.
Esempio: E Petr. Rim. G. 365: Vedete com'io accenno, e non balestro.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 42: Or qui ferire accenna, e poscia altrove, Dove non minacciò, ferir si vede.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 2: Amor di sotto accenna, e dà di sopra.
Definiz: § XV. Accennare uno, e Accennare ad uno, per Mostrare di colpirlo, Misurargli un colpo. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 53: Girando va con spazïose rote, E quando all'uno accenna, all'altro mena.
Esempio: Car. Eneid. 5, 619: In van pria si tentaro, e molte volte S'avvisar, s'accennaro, e s'investiro.
Esempio: E Car. Rim. 45: Udite come tuona Sopra de' Licaoni e de' Giganti; Guardate quanti n'ha già domi, e quanti Ne percuote, e n'accenna.
Definiz: § XVI. Accennar un colpo, una percossa o simili, vale Fare l'atto di menarli.
Definiz: § XVII. Accennare una cosa, o di una cosa, vale Toccarne brevemente, Farne breve menzione. −
Esempio: Passav. Specch. Penit. 108: Di certi peccati occulti.... o tacciasi, o sì cautamente s'accenni, e da lungi, che non s'insegni il male, che non si sa.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 352: Costringeva i Fiorentini a cedere a qualche desiderio de' Veneziani, non tanto con l'autorità, quanto con l'accennare, che, non si facendo la concordia, sarebbe necessitato.... a rimuovere, se non tutte, almeno parte delle sue genti.
Esempio: Cellin. Vit. 441: E perchè ei mi si perveniva più di dugento scudi facendo un cotal mercato, e la Duchessa me ne aveva accennato, io m'ero risoluto e disposto di non voler pigliare un soldo.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 4: Forse un dì fia che la presaga penna Osi scriver di te quel ch'or n'accenna.
Esempio: Bentiv. G. Guer. Fiandr. 1, 10: Non aveva Carlo, com'accennai, altro figliuolo che Filippo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 99: Dissi pertanto a S. A. tutto quello che voi m'accennate de' lumi per ritrovare queste scritture.
Definiz: § XVIII. E per Significare, Fare intendere con brevità. −
Esempio: Red. Lett. 2, 328: Si comincia a stringer daddovero il negozio della stampa del Vocabolario; imperocchè S. A. S. mi ha comandato espressamente di accennare a V. S. che desidera di sapere prontamente quante balle di carta, a un di presso, siano per bisognare.
Esempio: E Red. Lett. 3, 47: Andò, come le accennai, la canzone all'Imperatore.
Definiz: § XIX. E per Esprimere, Indicare. −
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 101: Riguarderemo nel primo luogo se la nota accenna una o più cose, una o più azioni, dalla quale diversità nasce il Numero, che si divide in singulare e plurale, secondo che una o più cose accenna.
Esempio: E Buomm. Lez. II, 2, 205: Anche il semplice parlare ed il semplice scrivere hanno per fine d'accennare i pensieri dell'animo.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 19: Rispetto alla durezza, le più dure [pietre] si chiamano forti, ed anche macigni; col qual nome le accennò già Dante.
Definiz: § XX. Accennare a una cosa, o d'una cosa, vale anche talora Volere alludere ad una cosa, Riferirvi il discorso. −
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 505: Disse che non gli mancherebbe un altro figliuolo, accennando di Fabiano suo figliuolo naturale.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 206: La qual ultima condizione.... accennava ad una congrega particolare, che faceva la nobiltà in Torino.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 5, 135: Ciò accennava alle rampogne fattele dall'inflessibile ministro.
Definiz: § XXI. Accennare checchessia, per Darne segno, Darne indizio, Mostrarne alcun che. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 40: L'atto soave e 'l parlar saggio umile, Che movea d'alto loco, e 'l dolce sguardo Che piagava 'l mio core, ancor l'accenna, Sono spariti.
Esempio: Magal. Operett. var. 238: Ogni terra bagnata accenna poco o assai la fragranza del bucchero.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 108: Dentro a questa pasta stanno serrati moltissimi corpi tondeggianti,.... che accennano qualche sfaccettatura.
Definiz: § XXII. E per Dare a divedere, Dimostrare. −
Esempio: Dant. Parad. 21: E quel che presso più ci si ritenne, Si fe' sì chiaro, ch'io dicea pensando: Io veggio ben l'amor che tu m'accenne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 108: Sobrin gli era a man manca.... Col Re d'Oran ch'esser gigante accenna, Lungo sei braccia dai piedi alla fronte.
Definiz: § XXIII. Per Segnare leggermente, Delineare. −
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 137: A fine poi di poterne cavar intera la palla del ghiaccio, vi facemmo delicatamente accennare all'intorno un graffio.
Esempio: Algh. Litot. 65: Cosa che molti autori hanno trascurato, avendo solo accennato in piccole figure i modelli.