Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ACCENNARE.
Apri Voce completa

pag.26


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ACCENNARE.
Definiz: Far cenno. Lat. annuere, innuere, nutu significare. Gr. νεύειν.
Esempio: Dant. Inf. 3. Caron dimonio con occhi di bragia, Loro accennando, tutte le raccoglie.
Esempio: E Dan. Purg. 33. E dopo se, solo accennando, mosse Me, e la donna.
Esempio: Petr. son. 256. E 'l dolce sguardo, Che piagava il mio core, ancor l'accenna.
Definiz: §. I. Per Fingere, Mostrar di fare, Far vista, Far veduto. Lat. simulare, praeseferre.
Esempio: Petr. son. 144. Dove armato fier Marte, e non accenna.
Esempio: M. V. 8. 72. Accennavano di passare a lor posta, e donde lor ben paresse.
Definiz: §. II. Onde il proverbio: Accennare in coppe, e dare in danari, che è Mostrar di far una cosa, e farne un'altra: tolta la metaf. dal giuoco delle minchiate.
Esempio: Salv. Spin. Ch'e' non s'accenni in coppe, e vogliasi dare in danari.
Definiz: §. III. Per Dare qualche poco d'indizio di checchè sia, dicendone qualche parola. Lat. leviter attingere.
Esempio: Pass. 147. Di certi peccati occulti, ec. o tacciati, o sì cautamente s'accenni, e da lungi, che non s'insegni il male, che non si sa.