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1) Dizion. 5° Ed. .
FRANGERE e talora anche FRAGNERE.
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FRANGERE e talora anche FRAGNERE.
Definiz: Att. Rompere, riducendo in più pezzi, o con mano, o con istrumento da ciò; Spezzare: e dicesi anche dell'istrumento stesso. Ma è voce più propria di nobile scrittura.
Dal lat. frangere. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 782: Pirro con una in man grave bipenne Le sbarre, i legni, i marmi, ogni ritegno De la ferrata porta abbatte e frange.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 63: Che 'l ferro, uso a far solchi, a franger glebe, In nove forme e in più degne opre ha volto.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 85: Da quella Parte che volse [la torre guerresca] all'impeto de' sassi, Frange due rote debili, sì ch'ella Ruinosa pendendo arresta i passi.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 12: S'uom potesse, frangendo argini e lidi, E montagne fendendo alte e sassose, Dar la fuga all'immense onde del mare.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 400: Potrò frangere A Giove l'arco, e tòr fulmine e tuono.
Esempio: Algh. Litot. 87: Il litotomo piglierà quietamente una tanaglia di quelle da franger la pietra, e introdottala nella vescica, l'afferrerà.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 7: Costoro son come i flagelli, Che il padre adopra de' figliuoli a' danni, Che, corretti che sono, egli li frange Avanti agli occhi del figliuol che piange.
Esempio: Niccol. Strozz. 5, 6: Or questo brando Franger dovrei.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 272: Dico colei, che, fatto l'uom di terra, Subito ch'ei peccò lo venne a frangere.
Esempio: Manz. Poes. 951: Che l'inique spade Frange una volta, e gli oppressor confonde.
Definiz: § II. E in più largo senso, per Fracassare, Sfasciare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 46: Di Tripoli appresso i sassi acuti, Dove il mar le più volte i legni fragne.
Definiz: § III. E semplicemente per Rompere, Fendere, riferito a mare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 17: Quasi radendo l'aurea Chersonesso, La bolla armata il gran pelago frange.
Definiz: § IV. Frangere, usasi figuratam., ma più che altro nel linguaggio poetico, per Vincere, Domare, Piegare a forza, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Donna è gentil nel ciel, che si compiange Di questo impedimento, ov'io ti mando, Sì che duro giudicio lassù frange.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 73: Sì che duro giudicio lassù frange; cioè, sì che rompe lo duro giudicio del fato.... Questo è lo duro giudicio che molti chiamano fato, e questo si rompe quando Idio concede grazia all'uomo che riconosca il suo peccato, e vogliane uscire.
Esempio: Car. Eneid. 10, 658: Era d'Aleso il padre Mago e 'ndovino, e del suo figlio il fato Avea previsto; onde gran tempo ascoso In una selva il tenne; e non per questo Franse il destino.
Definiz: § V. E pure per Abbattere, Vincere, riferito a cosa morale. –
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 7: Io mai sempre Sarò d'Ulisse e fid'amante e sposa: Ei non dimeno alle pudiche preci Ed alla mia pietà s'inchina e piega, E l'impeto e 'l valor raffrena e frange.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 197: Frangasi colla forza la pertinacia.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 96: Giunge alle sue orecchie la novella della morte di Patroclo. Allora l'amore frange la contumacia, doma l'ira, e l'annichila.
Esempio: Marchett. Lucrez. 331: Venere altrui scemò le forze, e 'l fiero Spirto de' genitor fransero i figli Con lusinghe e con vezzi.
Definiz: § VI. E riferito a persona, od a popolo, vale Abbatterne, Vincerne la volontà, la costanza, oppure la potenza. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 150 t.: Sì che quelli che non può essere vinto per travaglio, si lasci frangere per volontà di dignità.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 707: Grazie e paci dà sì magne, Nulla pena mai le fragne, E non sente cure o lagne.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 58: Ebbe [Gian di Celona] carte e giuridizione di terre guadagnasse; e tali vi posono il suggello, per frangere il popolo di Firenze, che furono m. Vieri de' Cerchi, ec.
Definiz: § VII. Riferito a patti, convenzioni, comandamenti, e simili, vale Violare, Rompere; che più comunemente dicesi Infrangere: anche figuratam. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 770: Chi frange i comandamenti, disonora Dio.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 23: Hanno tutto il vigore di frangere i patti quelli, che chiamansi dai Giurisconsulti, diritti e privilegj della necessità.
Esempio: Mont. Poes. 2, 24: Frangere le leggi, Impunemente seminar per tutto Il furor delle parti;... Ecco l'egregia, la sublime e santa Libertà de' tuoi pari.
Esempio: E Mont. Poes. 2, 97: V'eran leggi; il gran patto era solenne, Ma fu calpesto. Si trattò; ma franse L'asta il trattato.
Definiz: § VIII. Frangere, detto poeticam. di costa, e riferito a ripidezza, vale Diminuire, Scemare. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Di quella costa là, dov'ella frange Più sua rattezza, nacque al mondo un sole.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 341: Là dov'ella frange.... Più sua rattezza; cioè quine dove ella ène più piana e meno erta.
Definiz: § IX. Frangere, detto poeticam. di mare, lago o fiume, e riferito a flutti, onde e simili, vale Rompere spingendo contro il lido, la riva, gli scogli, e simili. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 351: A i venti diede L'invitta potestà d'empier il cielo Di rabbioso furor di pioggia e neve, E di franger il mar tra scogli e lidi.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 102: Ed ecco il suol tremare, e muggir l'Ebro Frangendo i flutti.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 5: Più non dorme L'ira dei venti nelle lor caverne, Ma della selva dai profondi alberghi A turbar le campagne, a franger l'onde Prorompon furiose.
Definiz: § X. E pure poeticam. detto di flutti e riferito a lido, vale Urtare con forza, con impeto. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 142: Lo turbar (il mare) sì, che ne fer valli e monti, Monti ch'al ciel, quasi di neve aspersi,... se ne gìan caduchi e mobili Con suono e con ruina i liti a frangere.
Definiz: § XI. Talora vale anche Lacerare con le unghie, Graffiare. –
Esempio: Pass. G. Cr. 238: Il viso frange, E 'l capo e 'l viso si percuote e 'l petto.
Esempio: E Pass. G. Cr. 250: La santa faccia Maria bacia e tange, Il viso e 'l petto si percuote e frange.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 86: Nè alle guancie, nè al petto sì perdona, Che l'uno e l'altro non percuota e fragna.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 5: Mi traggo 'l crine, mi frango 'l petto, E disperata mi moro qui.
Esempio: E Buonarr. Aion. 1, 82: E si pela la barba, e frange il seno.
Definiz: § XII. E per Lacerare, Stracciare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 33: Venga, e la tigre e ogn'altra fera brava, Di cui l'ugna mi stracci, e franga il morso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 70: Batte il bel petto, e l'auree chiome frange.
Definiz: § XIII. Frangere, riferito a ulive, dicesi per Acciaccarle bene, Schiacciarle macinando, o altrimenti, a fine di cavarne poi l'olio, messe che siano nello strettoio. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 219: Gli Longobardi in quella contrada frangevano ulive in una pila per fare olio.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. appr.: Fece recare dell'acqua e, presente tutti, sì la benedisse e messela nella pila dove frangevano le ulive.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 96: Come pure l'obbligo di mandare a macinare i grani e biade, e a frangere le olive a certi determinati molini, e respettivamente frantoj privativamente ad ogni altro.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 484: Costumano nel frangere le ulive di aggravare la macine, e di schiacciare i noccioli, laonde l'olio vien a prendere dell'amaro e del sappiente.
Esempio: Trinc. Agric. 245: Passati poi quindici, diciotto o venti giorni in circa dopo raccolte, voltate e stagionate,... vedendosi l'ulive sperdere il loro chiaro e natio lustro e colore, diventando vizze, grinzose, bige ed oscure, allora è necessario di farle subito frangere, e cavarne opportunamente l'olio.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 181: Si colgono ordinariamente [in decembre] le ulive, e si frangono.
Definiz: § XIV. Neutr. pass. frangersi ed anche Neutr. Rompersi, Spezzarsi. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 90 t.: La terra ricotta facilmente frange, e franta con difficultà si raconcia.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 11: Le mercanzie.... Si torcono, si fiaccano, si frangono.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 133, 2: Una moltitudine di minutissime pietruzze, che si fanno dal frangersi delle maggiori pietre.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 6: Giunto a una ripa che al suo piede avea Torbido gorgo, Piero vi si lancia, Frangesi il nodo che lo stringe, e l'onda Su lui si chiude.
Definiz: § XV. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 8: Duro mio cor, che non ti spetri e frangi?
Esempio: Mont. Poes. 1, 248: Pingi il mio capo di corona adorno Che non si frange, nè si può rapire.
Esempio: E Mont. Poes. App. 113: Ove trovar pupilla che non pianga, Ove un cor che resista e non si franga?
Definiz: § XVI. E pur figuratam. e poeticam., detto di sonno, per Cessare a un tratto. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Come si frange il sonno, ove di butto Nuova luce percuote il viso chiuso, Che fratto guizza pria, che muoia tutto.
Definiz: § XVII. E altresì poeticam. detto di pensiero, trovasi per Consumarsi, Spossarsi, sopra a checchessia, per intensità di riflessione. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Allor disse il Maestro: Non si franga Lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello.
Definiz: § XVIII. Detto di mare, o di flutto, onda, e simili, vale Rompersi contro il lido, gli scogli, o un'altra onda: e nel Neutr. usasi anche assolutam. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 532: E colla schiuma che getta il mare quando frange in terra, pervenni io a lito.
Esempio: Rim. Ant. G. Iac. Lent. 110 t.: Che tanto frange a terra Tempesta, e più s'atterra.
Esempio: Dant. Inf. 7: Come fa l'onda là sovra Cariddi, Che si frange con quella in cui s'intoppa, Così ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 20: Si sconforta Mia vita in tutto; e notte, e giorno piange Stanca, senza governo, in mar che frange (qui in locuz. figur.).
Esempio: Flav. Gios. volg. 74: Ne l'Oceano,... che mette terrore non ch'altro, ma a quelli che v'abitan appresso, pel suo terribile frangere.
Esempio: Car. Eneid. 1, 263: Questa [isoletta] si sporge co' suoi fianchi in guisa, Ch'ogni vento, ogni flutto, d'ogni lato Che vi percuota, ritrovando intoppo, O si frange, o si sparte, o si riversa.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 838: È di vèr l'Orïente un curvo seno In guisa d'arco, a cui di corda in vece Sta d'un lungo macigno un dorso avanti, Ove spumoso il mar percuote e frange.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 77: E 'l produsse in aspr'alpe orrida pietra, O l'onda che nel mar si frange e spuma.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 22: Ma la notte, la violenza, e lo strepito grande dell'onde che frangevano a terra, rendevano malagevole il soccorso; talchè appena a giorno, allentato che fu il vento, surse a riva.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 5, 36: Indi con tal furor doppia la guerra, Che l'alto Egeo men adirato fragne.
Definiz: § XIX. Per similit. –
Esempio: Lucan. volg. 192: Suffilava come serpente; frangea come onde di mare.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 99: Ma io sentivo il cuor come il mar frangere, E del peccato mio cominciai a piangere.
Definiz: § XX. E per Lacerarsi con le unghie, Graffiarsi. –
Esempio: Pass. G. Cr. 271: Vien men, che par, che il cuor se li divida, Amaramente si frange e percuote. In terra cade, e nulla parlar puote.