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Dizion. 5° Ed. .
ARRICCIARE.
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pag.708
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ARRICCIARE. Definiz: | Att. Avvolgere in ricci, Inanellare, e dicesi dei capelli, dei baffi o mustacchi, quando si attorcono per abbellirsi – | Esempio: | Menz. Sat. 11: Che fa il signor che omai non si dispiccia?.... I. Dentro è Tonton che i baffi or or gli arriccia. |
Definiz: | § I. Arricciare, detto del pelo, delle setole, delle squamme, vale Sollevarle, Arrizzarle per ira. |
In questo e in altri consimili significati è dal lat. arrigere. – Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 4: Vecchia mostrava in sulle gambe storta, Arricciava la carne e ciascun pelo, Come porco per tema talor porta. | Esempio: | Poliz. Rim. 1, 11: Già le setole arriccia e arruota i denti Il porco entro il burron. |
Esempio: | Salvin. Esiod. 217: Nè di lor [leoni e porci] niuni gli altri Paventavan, ma i colli ambo arricciavano. |
Esempio: | E Salvin. Esiod. 238: E le setole in dosso e al collo arriccia [il cinghiale]. |
Definiz: | § II. Trovasi anche per Fare arricciare, Far rizzare. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 25, 77: E cascò in capo a Ganellone un pome, Che tutte quante gli arriccia le chiome. |
Definiz: | § III. Arricciare il naso, dicesi di quel raggrinzarlo in atto di mostrare sdegno, fastidio, stizza o simili. – |
Esempio: | Firenz. Pros. 2, 168: Arricciando il naso, cominciarono a beffeggiare il loro maestro. | Esempio: | Marcellin. Vanit. Mond. 97: Il predetto padre con viso stupido, inarcando le ciglia, arricciando il naso, si rivoltò agli uomini. | Esempio: | Red. Lett. 2, 320: Orsù, abbia pazienza e non arricci il prezioso suo naso. |
Esempio: | Nell. Iac. Forest. 2, 18: In caso che ti paresse che arricciassi il naso a quel venir da me e non andar io da lui, gli potrai dire che mi trovo impedito. |
Definiz: | § IV. Arricciar le labbra, dicesi del contrarle e sporgerle in fuori con un certo atto, che denota boria, e beata sodisfazione di se medesimo. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 10: Ma che fantoccio è questo,.... Ch'io veggo in quà venire, e ch'a consiglio Invita i calabron che van per aria Tra sè parlando, arricciando le labbra, Sputando tondo? (parla d'un filosofo). |
Definiz: | § V. Arricciare, detto di muro, vale Dargli quella seconda incalcinatura ruvida, sopra la quale si fa poi l'intonaco. – | Esempio: | Cennin. Tratt. Pitt. 132: Ed è molto perfetto smalto. E arriccia colla calcina, sì come di sopra t'ho mostrato. |
Esempio: | Cant. Carn. 167: E si può intonacare La casa vecchia, arricciare e pulire, E per tutto imbiancare, Ma non può bella e netta riuscire. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 182: L'officio de lo intonico di mezzo, che oggi dì si chiama arricciare, è di rimediare che nè il primo, nè l'ultimo intonico non faccino difetto alcuno. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 10, 135: Gettata a terra l'incrostatura fatta con ordine del frate, e fatto arricciare ogni cosa in modo da poter lavorare a fresco, Michelagnolo mise mano all'opera. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 31, 1: Serve [la mestola] a' muratori per maneggiare la calcina nel murare, arricciare e intonacare. | Esempio: | E Baldin. Vocab. Dis. 136, 1: Il secondo intonaco si dice arricciare, che si fa con rena di fiume, e serve per ovviare alle bruttezze, che facesse il primo o l'ultimo intonaco. |
Definiz: | § VI. Arricciare, in forza di Neutr. pass.
arricciarsi, dicesi del pelo o dei capelli, quando s'arrizzano per subitaneo spavento e orrore di checchessia. – | Esempio: | Dant. Inf. 23: Già mi sentia tutto arricciar li peli Dalla paura. |
Esempio: | Bocc. Decam. 1, 92: Niun'altra persona in quella [casa] se non la mia fante trovando, impaurisco, e quasi tutti i capelli addosso mi sento arricciare. |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 27, 270: Parve che 'l cor gli passassi uno stecco, E che per tutto se gli arricci il pelo. | Esempio: | Machiav. Pros. var. 5, 42: Ella subito in terra in guisa tale si distese, che tutti mi si arricciarono i peli addosso, temendo che morta non fusse. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 1, 29: All'apparir che fece all'improvviso De l'acqua l'ombra, ogni pelo arricciosse, E scolorosse al saracino il viso. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 5, 7: Sento ora i capelli Sulla testa arricciarmisi, pensando A quel che ec. |
Definiz: | § VII. Parlandosi d'animali, l'arricciarsi del pelo sta a denotare sdegno, rabbia. – | Esempio: | Salvin. Teocr. 168: A lui [il leone] forte sdegnato S'arricciavano i rossi e folti velli. |
Definiz: | § VIII. Arricciare, dicesi assolutamente dell'Arrizzare il pelo che fanno i cani o altri animali per ira. – |
Esempio: | Bellin. Bucch. 60: Perchè il suon di Barro Bucchero Con quell'r tante tante, Gli ha del quadrupedante;.... Sbuffa e brava ed è arrogante, Rigna, arriccia ed è arrabbiante (qui figuratam.). |
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