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ARRICCIARE
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ARRICCIARE.
Definiz: Sollevare, Rizzare, ed è proprio del pelo, che si solleva, e intirizzisce per subitano spavento di checchè sia, o per istizza. Lat. horrere, erigi. Gr. φρίττειν. Ed oltre alla signif. att. si usa ancora nel sentim. neutr. pass.
Esempio: Bocc. Introd. 34. E quasi tutti i capelli addosso mi sento arricciare.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 11. Non avendo pelo addosso, che arricciato non fosse.
Esempio: Dant. Inf. 23. Già mi sentia tutti arricciar li peli.
Esempio: Dittam. 1. 4. Vecchia mostrava, e 'n sulle gambe storta, Arricciava la carne, e ciascun pelo, Come porco per tema talor porta.
Definiz: §. I. Per metaf. Stizzirsi, Incollorirsi, Commuoversi, Sollevarsi. Lat. indignari, excandescere. Gr. ὀργίζεσθαι.
Esempio: Liv. dec. 3. Perocch'egli avieno speranza, che l'oste de' Romani si dovesse arricciare contro ad Appio, come altra volta fece conto a Fabio.
Esempio: Burch. 2. 61. Se alcun di loro in verso te s'arriccia, Fatti pagare ec.
Definiz: §. II. Dicesi anche Arricciare il muso, o 'l naso, o le labbra; quando con un certo gesto, raggrinzando, e spignendo il naso, e la bocca allo 'nsù, si mostra d'aver qualche cosa a sdegno, e a stomaco, e se ne stizzisce. Lat. naso suspendere.
Esempio: Fir. As. 241. Arricciando 'l naso cominciarono a beffeggiare il loro maestro.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 10. Tra se parlando, Arricciando le labbra, Sputando tondo.
Definiz: §. III. E Arricciare i capelli: vale Inanellargli con arte, per abbellirsi: il che diciamo anche Fare i ricci. Lat. calamistro inurere. Gr. καλυμηδοῦν.
Definiz: §. IV. Arricciare il muro, è Dargli la prima crosta rozza della calcina. Lat. incrustare, crustam inducere. Gr. κονιᾷν.
Esempio: Cant. Carn. 167. E' si può 'ntonacare La casa vecchia, arricciare, e pulire.