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Dizion. 3° Ed. .
FAVOLA
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FAVOLA.
Definiz: | Dal Lat. fabula. Gr. μῦθος. Falsa narrazione alla verità simigliante; trovato non
vero, ma talora verisimile, talora no; come gli apologi, e le trasformazioni d'Ovvidio: e de'
verisimili, come le Novelle del Boccaccio, il quale nel |
Esempio: | Bocc. Proem. n. 8. Intendo di raccontar cento novelle, o favole, o
parabole, o storie, che dir le vogliamo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 47. 9. Compose una sua favola in altre forme la
verità rivolgendo. |
Esempio: | E Lab. n. 95. Senza che colui di me faccendo una favola con alcuni
[cioè mettendomi in canzona] |
Esempio: | Dan. Par. 29. Non ha Firenze tanti Lapi, o Bindi, Quante sì fatte favole per anno,
In pergamo si gridan quinci, e quindi. |
Esempio: | Petr. Son. 217. La mia favola breve è già compita. |
Esempio: | E Petr. Son. 1. Ma veggo ben, sì come al popol tutto, Favola
fui gran tempo [avendo riguardo a quel luogo d'Orazio: Heu me per
urbem (nam pudet tanti mali) fabula quanta fui] |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. Di miseria in miseria portato allo stremo, quasi favola del popolo
divenuto. |
Esempio: | Segner. Pred. 6. Imprendere un tal'ufficio, per non divenire la favola delle
genti. |
Esempio: | Dant. Infer. 23. Volto era in sulla favola d'Esopo Lo mio pensier, per la presente
rissa, Dov'e' parlò della rana, e del topo. |
Definiz: | §. La favola dell'uccellino. Proverbio, che vale, Nelle domande ripeter sempre le
medesime cose, e non venir mai a conclusione; che anche si dice La canzona dell'uccellino. |
Definiz: | §. La favola del tordo: Guardagli alle mani; volendo significare fatti contrarj all'apparenze, da
un tordo, che preso, e vedendo lagrimare per caso l'uccellatore, mentre agli altri schiacciava il capo, disse, a'
compagni, che 'l faceva per compassione, e uno replicò: Guardagli alle mani. Lat. crocodyli
lacrimae. |
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