Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
FAVOLA
Apri Voce completa

pag.335


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
» FAVOLA
Dizion. 5 ° Ed.
FAVOLA.
Definiz: Dal latino fabula, trovato non vero, ma talora verisimile, talora nò, come gli ápologi, e le trasformazioni d'Ovvidio: e de' verisimili, come le novelle del Boccaccio, il quale nel
Esempio: Bocc. proem. n. 8. Intendo di raccontare cento novelle, o favole, o parabole, o storie, che dir le vogliamo.
Esempio: E Bocc. n. 47. 9. Compose una sua favola, in altre forme la verità rivolgendo.
Esempio: E Lab. n. 95. Senza, che colui di me faccendo una favola con alcuni [cioè mettendomi in canzone]
Esempio: Dan. Par. 29. Non ha Firenze tanti Lapi, o Bindi, Quante sì fatte favole per anno In Pergamo si gridan quinci, e quindi.
Esempio: Petr. Son. 217. La mia favola breve è già compíta.
Esempio: E Petr. Son. 1. Ma veggo ben, sì come al popol tutto, Favola fu' gran tempo, avendo riguardo a quel luogo d'Orazio. Heu me per urbem (nam pudet tanti mali) fabula quanta fui.
Esempio: Dan. Inf. 23. Volto era in su la favola d'Esopo Lo mio pensier, per la presente rissa, Dov'e' parlò della rana, e del topo.
Esempio: Pataffio. Br. La favola sarà dell'uccellino esser la favola dell'uccellino, ed proverbio, che vale, nelle domande repeter sempre le medesime cose, e non venire mai a conclusione: il che anche si dice La canzone dell'uccellino.
Definiz: Diciamo in proverbio La favola del tordo: guardagli alle mani, volendo significare fatti contrarj all'apparenze, da un tordo, che preso, e vedendo lagrimare per caso, l'uccellatore, mentre agli altri schiacciava il capo, disse a' compagni, che 'l faceva per compassione, e un replicò, Guardagli alle mani. Lat. crocodyli lacrymae.