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CIGLIO.
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CIGLIO.
Definiz: Sost. masc., che al plurale fa anche Ciglia, di gen. femm. Quella parte della fronte, che è sopra all'occhio, con un piccolo arco di peli; e dicesi pure così l'Arco stesso vestito di peli.
Dal lat. cilium, che vale propriamente I peli che vestono l'estremità delle palpebre. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 188: Quei che hae le ciglia molto pilose, e parlando teco le sue ciglia chiude e apre,... quello cotale uomo naturalmente fie superbo, invidioso.
Esempio: Dant. Purg. 3: Biondo era e bello e di gentile aspetto, Ma l'un de' ciglj un colpo avea diviso.
Esempio: Petr. Rim. 1, 198: La testa ôr fino, e calda neve il volto, Ebano i ciglj, e gli occhi eran due stelle.
Esempio: Bocc. Amet. 17: Alla quale [ninfa] sottilissime ciglia, in forma d'arco non molto disgiunte, di colore stigio, sotto stare discerne.
Esempio: Bern. Orl. 34, 44: E n'avea presa tanta maraviglia, Che come sia de' sensi suoi divisa, Strigne la bocca ed alza ambe le ciglia.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 31: Ed a colui, che 'l suo destrier percote, Tra i ciglj parte il capo e tra le gote.
Definiz: § I. E per Occhio, Sguardo. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Sicura, quasi rocca in alto monte, Seder sovr'esso una.... sciolta M'apparve con le ciglia intorno pronte.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Cotal si fece, e sì levai li ciglj, La benedetta immagine.
Esempio: Bern. Orl. 37, 7: Vide il ciel chiaro Orlando alzando il ciglio, E l'aria tutta asserenarsi intorno.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 207: Appaia all'altrui ciglio Di quel perfido sangue il mar vermiglio.
Definiz: § II. E per estensione, Fronte, Faccia; ed anche Aspetto, Sembiante. –
Esempio: Dant. Purg. 1: E con parole, e con mani, e con cenni, Reverenti mi fe le gambe e il ciglio.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Tal parve quegli, e poi chinò le ciglia, Ed umilmente ritornò ver lui, Ed abbracciollo ove il minor s'appiglia.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 6, 18: Sentire Cominciò pena, e farsi maraviglia Alzando spesso or qua or là le ciglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 81: E di veder Ginevra in gran periglio Avea cor lieto ed orgoglioso il ciglio.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 49: Porta Basse le ciglia, e di mestizia piene.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 9: Forse più timoroso Verrà dinanzi al tuo severo ciglio, Che all'Asia tutta.
Definiz: § III. E per Cenno che si fa movendo il ciglio, e figuratam. per Volere, Autorità. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 230: Quel che 'l mondo governa pur col ciglio, Che conturba ed acqueta gli elementi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 79: Affrica tutta pende dal suo ciglio.
Definiz: § IV. Ciglio, per similit., dicesi a Quel terreno, per lo più erboso e rilevato, che sovrasta alla fossa; che anche dicesi Ciglione. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 1, 260: I fossi fatti semplici devono avere il ciglio grande e lato, distante alquanto dal fosso in forma di triangolo scaleno.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 119: Nè si lasciano di fare in più luoghi della coltivazione i suoi muretti a secco, ovvero ciglj di piallacci, o, come altri dicono, piote di terra erbata.
Definiz: § V. E detto d'argine, vale Quell'angolo che è formato dal piano e dalla scarpa dell'argine stesso. –
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 46: Si chiama piano dell'argine la parte superiore di esso; e base dell'argine, la somma delle due scarpe e del piano; e ciglio dell'argine, l'angolo che forma la scarpa dell'argine col piano di esso.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 230: Senza che perciò si avesse motivo ragionevole di temere.... il trabocco delle piene sopra il ciglio degli argini.
Esempio: E Perell. Relaz. Cont. 6, 257: Il ciglio degli argini si disporrà in una linea parallela alla cadente del fondo.
Definiz: § VI. Trovasi per L'estremità della riva, Margine. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 4, 7: Così parlando, giugnemmo in sul ciglio Del mar.
Definiz: § VII. E detto di monte, colle e simili, trovasi per la Parte prominente, più elevata di esso. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 46: Sì ancora per la postura della fortezza, la quale piantata in su un ciglio di monte spezzato intorno,... non era aperta al salire, fuor che su per una ripida cresta di sasso tagliata a mano, e spiccata da' lati.
Definiz: § VIII. A ciglio asciutto, Col ciglio asciutto, posto avverbialm., vale Senza piangere. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 86: Tu piangi, Soliman? tu, che distrutto Mirasti il regno tuo col ciglio asciutto?
Definiz: § IX. A ciglia bieche, A ciglia meste, A ciglia molli, pure avverbialm., ed in poesia, valgono Con isguardo bieco, Con volto mesto, Con occhi lagrimosi. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 16, 22: Scendeva a ciglia bieche.
Esempio: E Corsin. B. Torracch. 17, 37: A meste ciglia Si stava.
Esempio: E Corsin. B. Torracch. 18, 56: A molli ciglia In una coltre involsero il garzone.
Definiz: § X. Con ciglio turbato, pure avverbialm., vale Con volto adirato. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 6, 56: Sinedecchia con la crollante testa Rispose tosto con turbato ciglio.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 118: Con turbato ciglio ridendo, tutta veleno, le disse.
Definiz: § XI. In un batter di ciglio, che anche trovasi Ad un batter di ciglio, o di ciglia, In un girar di ciglio, In un volger di ciglio, posti avverbialm., valgono In un istante, Istantaneamente; ma sono modi più che altro poetici, e rispondenti al comune In un batter d'occhio. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 14, 53: Con un piccol cenno Gli avrebbe avuti ad un batter di ciglia.
Esempio: Bern. Orl. 65, 16: Volse il cavallo in un batter di ciglia.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 61: L'armatura Gli fu recata in un girar di ciglio.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 12: Tutto in fiamma viva Fu convertito in un girar di ciglio.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 4, 28: E in un girar di ciglio a un tratto viene Orrido speco e formidabil drago.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 29, 89: Catalogna Lasciarsi indietro in un batter di ciglio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 44: Vado e ritorno in un girar di ciglia.
Definiz: § XII. Aggrottare le ciglia. –
V. Aggrottare, § II.
Definiz: § XIII. Alzare il ciglio o le ciglia. –
V. Alzare, §§ XXXVII e XXXVIII.
Definiz: § XIV. Avere il ciglio basso, o le ciglia basse o Portare il ciglio basso, o le ciglia basse, vale Tenere la testa alquanto chinata per tristezza, avvilimento, vergogna e simili. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 222: Al ferro, al foco, al tosco, a ogni periglio Chieggio d'espormi per mostrar che a torto Ho da portar per questo basso il ciglio.
Esempio: E Ar. Rim. 1, 239: Se sempre ho il viso mesto e il ciglio basso,.... Da penitenza e da dolore oppresso, Di vedermi lontan dalla mia luce, Trovomi sì ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 49: Così vien sospiroso, e così porta Basse le ciglia e di mestizia piene.
Definiz: § XV. Batter le ciglia. –
V. Battere, § XXXIV.
Definiz: § XVI. Chiudere il ciglio o le ciglia, vale poeticam. Prender sonno, Addormentarsi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 14: Non lascia il duol, che giorno e notte porta, Che gustar cibo e chiuder possa ciglio.
Esempio: Mont. Poes. 2, 260: E tu chiudi le ciglia? e stolta i nembi Per offuscarlo [il sole] e le tempeste invochi?
Definiz: § XVII. Chiudere le ciglia ad alcuno, è maniera più specialmente poetica, che propriamente vale Chiudergli gli occhi appena morto; e figuratam., Prestargli gli estremi ufficj. –
Esempio: Metast. Dramm. 4, 23: Nè v'era (il credo appena), Di tanto già seguace mondo, un solo Che potesse a Pompeo chiuder le ciglia.
Definiz: § XVIII. Inarcare le ciglia. –
V. Inarcare.