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Dizion. 3° Ed. .
RIDIRE
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RIDIRE.
Definiz: | Dir di nuovo, dir più d'una volta: Replicare, ripetere. Lat. referre, narrare,
repetere. |
Esempio: | Boc. Nov. 40. 27. E alla fante, e a Ruggieri, e al legnaiuólo, e a' prestatori,
più volte ridir la fece. |
Definiz: | §. Per Raccontare, riferire. |
Esempio: | Boc. Nov. 67. 8. E appresso dubito, che voi ad altra persona nol ridiciate.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 65. 19. Non che egli te l'abbia ridetto.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 30. 11. L'una all'altra per la Città ridicendolo.
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Esempio: | Dant. Inf. 1. Io non so ben ridir, com'io v'entrai. |
Esempio: | E Dan. Par. 31. E spera già ridir, com'egli stea.
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Esempio: | Petr. Son. 243. E se com'ella parla, e come luce, Ridir potessi. |
Esempio: | Petr. Son. 159. Giammai, se vero al cuor l'occhio ridice (cioè se la vista
non m'inganna) |
Definiz: | §. In signif. neut. pass. vale Disdirsi, cioè dire il contrario di quello, che già s'è
detto. |
Esempio: | Varch. Ercol. 7. Prestissimo a correggermi sempre, e ridirmi ogni
volta. |
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