1)
Dizion. 3° Ed. .
CORICARE, e CORCARE
Apri Voce completa
pag.413
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CORICARE, e CORCARE.
Definiz: | Neutr. pass. e talora senza le particelle MI, ec. Porsi giù per giacere. L. decumbere,
cubare. |
Esempio: | Boc. Nov. 13. 16. Dopo molte disdette spogliatosi, vi si coricò. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 68. 17. In questa casa non ti coricastù iersera?
|
Esempio: | Tes. Br. 5. 46. E quando l'huomo gli vuole incaricare, elli si coricano in terra,
e stanno cheti, e soavi, infinattanto che sono caricati (cioè s'inginocchiano) |
Esempio: | Dan. Inf. 17. Bestia malvagia, che colà si corca. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 19. 62. Ancor di maglia e di schinieri armato Con essa in braccio si
corca sul prato. |
Definiz: | §. Coricare, per metaf. Il tramontar del Sole. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 46. Intra 'l levare, e 'l coricare del Sole. |
Esempio: | Dan. Purg. 27. Che 'l Sol corcar, per l'ombra, che si spense, Sentimmo.
|
Esempio: | Petr. Son. 44. E corcherassi il Sol la oltre, ond'esce. |
Definiz: | §. Coricare, in att. signific. si dice Il sotterrar delle viti, o d'altre piante, per propagginarle; e
dell'erbe, per farle bianche, Ricoricare. |
Esempio: | Dav. Colt. E cotale innestato tralcio corica con tutta la vite nel fondo della
fossa. |
Esempio: | Burch. Che questo vizio sotterra ti corica (qui per similit. delle viti; ti
affonda, ti ficca) |
|