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1) Dizion. 5° Ed. .
OSTELLO.
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OSTELLO.
Definiz: Sost. masc. Casa, Albergo, Luogo qualsiasi dove alcuno abiti, sia ospitato, e simili. Ed altresì Modo di alloggiare. Ma è voce più propria del linguaggio poetico.
Dal franc. ant. ostel. –
Esempio: Dant. Parad. SD. 21: Prendendo il cibo da qualunque ostello.
Esempio: Barber. Docum. Am. R. 1, 124: Questo intendi se dai Mangiar a gente di fuor di tu' ostello.
Esempio: Sacch. Nov.. 2, 233: Serebbe meno male che quelli (i templi) rovinassono, che essere fatti ostelli di sì viziosa gente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 6: Si messe a caminar bagnato e molle, E capitò all'ostel d'un eremita.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 77: Quivi ebbe buona mensa e buono ostello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 189: Per le spumose onde fur condotti Nel duro scoglio, ed indi al santo ostello; Al santo ostello, a quel vecchio medesmo, Per le cui mani ebbe Ruggier battesmo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 237: Invan si straccia il crin disperso e bianco In su la soglia del deserto ostello.
Esempio: Pindem. Poes. 344: Le cittadi passeggia, e i magni ostelli Mira, e i marmorei templi.
Esempio: Leopard. Poes. 81: Per la via Odo non lunge il solitario canto Dell'artigian, che riede a tarda notte, Dopo i sollazzi, al suo povero ostello.
Esempio: E Leopard. Poes. 109: D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 216: Chiuso e muto quell'ostel rimiro Ove la quarta Grazia ebbe già sede.
Esempio: Card. Poes. 392: E de le torri, ostello di ribaldi, Crebbe l'utile casa al pio villan.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 4: Ma quando poi la pecorella uscío Fuori del troppo avviluppato ostello, Con le punte lo spino a lei rapío Molti bei fiocchi dal lanoso vello.
Esempio: E Fiacch. Fav. 1, 36: E si godeva (un pesce) in sì romito ostello Il caro ben di solitaria pace.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 6: Ahi serva Italia, di dolore ostello!
Esempio: E Dant. Parad. SD. 8: La circular natura.... fa ben sua arte, Ma non distingue l'un da l'altro ostello.
Esempio: E Dant. Parad. SD. 17: Lo primo tuo refugio, il primo ostello Sarà la cortesia del gran Lombardo Che ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 80: Dice, come ella (l'Italia) è ostello, cioè casa, di dolore.
Esempio: Bocc. Laber. 51: Quasi non dell'elemental composizione, ma d'una essenzia quinta fu formata (Maria Vergine) a dovere essere abitacolo e ostello del figliuolo d'Iddio.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 61: Almi guerrieri e di valore ostelli.
Definiz: § III. Per estensione detto di città, paese, e simili, dove alcuno soggiorni; ed anche della Dimora stessa che uno vi faccia. –
Esempio: Dant. Parad. SD. 15: A così fida Cittadinanza, a così dolce ostello, Maria mi diè.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 222: Istanforte è una delle nobile cittadi dell'isola d'Inghilterra, dove il re Adovardo facieva suo ostello.
Esempio: Tass. Gerus. S. 20, 144: A la città già liberata, al santo Ostel di Cristo i vincitor conduce.
Esempio: Manz. Poes. 890: Ad Efrata, Vaticinato ostello, Ascese un'alma Vergine, La gloria d'Israello.