Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DOVERE.
Apri Voce completa

pag.893


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DOVERE.
Definiz: Tema secondo. Esser tenuto per obbligo morale o legale, e più largamente per ufficio, condizione, comando, carico, accordo, e simili, di fare, o di non fare, checchessia; Avere, per qualsivoglia cagione, obbligo di farlo, o di astenersene. ‒
Esempio: Dant. Purg. 6: Ahi gente che dovresti esser devota E lasciar seder Cesar nella sella, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Colui che più sied'alto, e fa sembianti D'aver negletto ciò che far dovea,... Ridolfo imperador fu.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 337: Fattosi chiamare il suo siniscalco,... che far dovesse in tutto il tempo della sua signoria pienamente gli divisò.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 250: Noi doviamo seguitare le vestigie sue (di Cristo).
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 337: E del dichiarare il pregio, o la rimette, o no: se l'ha a chiarire il Calderaio, si debba obrigare lui e noi, di stare contenti a quanto e' dirà; o vero discutere lui e voi insieme, ec.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 20: Coloro che avessino ristrette o scemate in qual si voglia modo e forma [strade o piazze pubbliche], devino tra li detti dua mesi dal publicato comandamento averle ridotte al dovere, ed alla loro solita larghezza e capacità.
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 2, 11: Mi deve pagare sei mila nummi aurei.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Dant. Inf. 13: Uomini fummo, ed or sem fatti sterpi: Ben dovrebb'esser la tua man più pia, Se stati fossim'anime di serpi.
Definiz: § II. E semplicemente per Aver il carico o la commissione, la cura, l'attribuzione e simili, di fare una data cosa. ‒
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 159: Poi che premer le dee (l'uve), purgato e mondo Prima i piedi e le man, lodi cantando Lieto al vinoso Dio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 34: Ei risponde, pigliandomi a braccetto: Venite, debbo farvi un discorsetto.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 313: Il patto consistea,... che chi parlato avesse Primo di loro due, la nota porta, In pena, anche serrar primo dovesse.
Definiz: § III. E genericamente, per Essere comecchessia obbligato, costretto, indotto, e simili, a fare alcun che; Essere altrui necessario il farlo. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 62: Ma non voglio perciò, che questo di più avanti leggere vi spaventi, quasi sempre tra' sospiri e tra le lagrime leggendo dobbiate trapassare.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 95: Richiedendo il naturale uso di dover disporre il superfluo peso del ventre ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 42: Ricordar ti dovevi e dei, quantunque tu ora sia vecchio, chenti e quali e con che forza vengano le leggi della giovanezza.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 174: Ed in ultimo mi pregò e gravò che prestamente io n'avisasse la vostra Signoria, acciò che.... vi piacesse avisare gli ufficiali vostri, dove deono passare, che fosseno alloggiati e ricevuti nelle vostre terre, e dato loro derrata per danaio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 107: Se pur (dicea) dei fare a questa guisa, Finiàn prima tra noi la lite nostra.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 142: Ella.... può e deve per sè stessa.... derivare da tutti questi capi infiniti ed efficacissimi conforti.
Esempio: Segner. Pred. Pref. 3: Quindi è che al tutto mi son dovuto.... astener da quelle ragioni che, a mirar bene, sono più vivaci che sode.
Esempio: E Segner. Pred. 35: Veder chiaro d'esser noi già derelitti da ciascun altro, di non avere altra speranza che in Dio, altro conforto che Dio, altro ben che Dio, e nondimeno dover dire a Dio stesso: Io vi disprezzai, ec.
Definiz: § IV. E figuratam. detto di cose di qualsivoglia natura. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 178: Preso dunque tale assunto come vero, mi posi a ritrarne alcune conseguenze, che seguire ne deverebbero, e poi ec.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 495: Nelle quadrature maggior chiarezza dovria esser vicino al confin della luce.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 2, 56: Non doveriano i navilj aver bisogno di tanta forza di remi.
Esempio: Tratt. Resist. G. G. 73: Ognuna dell'infinite parti che il cilindro compongono, doverebbe esercitare la sua forza in un centro particolare e distinto.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 25: Ora, poichè nel giorno in cui il sole sarà nella sezione di Ariete, pel punto dell'orizzonte in cui esso tramonterà debbono successivamente passare tutte le stelle disposte lungo l'Equatore, ec.
Esempio: Capp. Disc. Econ. 339: Quando anche dovessero [i prezzi] scendere più a basso.
Definiz: § V. E per Essere destinato dalla volontà dell'uomo, ed altresì Essere predestinato, prefisso, per volere supremo; detto così di persone, come di avvenimenti. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 246: Dirogliti acciò che tu non sia disavveduta di quello che dee essere.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 499: Tutto si vuole rimettere in Dio, che gli disponga a farci questa grazia, se bene debb'essere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 10: La donzella, Ch'esser dovea del vincitor mercede, Innanzi al caso era salita in sella, E quando bisognò le spalle diede.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 3, 18: I capitani e i cavallier robusti Quindi usciran, che col ferro e col senno Ricuperar tutti gli onor vetusti De l'arme invitte alla sua Italia denno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 7, 63: Vedea goderti che sì chiari eroi Esser dovessen dei nipoti tuoi.
Esempio: Forteguerr. Cap. 247: Se doviam presto tutti venir meno, Che val fortuna, o miseria, ed oltraggio?
Esempio: Casott. Mem. Impr. Ded. 7: Il quale, non meno instrutto peravventura di ciò che per la propagazione della santa fede e per la gloria di Dio avevano operato i grandi avi, che presago di quello che far dovevano un giorno i nipoti, non punto minori di loro, tanta parte ec.
Definiz: § VI. Pure per Essere destinato, deputato, Essere stabilito, e simili, detto di cose. ‒
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 313: Quel che si farà la dieta in Svevia non si può sapere; la quale doveva cominciare domenica passata.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 34: Truove i saldi, odorati e freschi vasi Ch'esser ricetto denno al suo Signore.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 212: Surghin quadrate poi con vago aspetto L'altre parti tra lor distanti e pari, Ove denno albergar i fiori e l'erbe.
Definiz: § VII. E in senso particolare, per Essere obbligato, indotto, spinto, a far checchessia da giusta cagione o ragione, da plausibil motivo, titolo sufficiente, e simili; Essere consentaneo a ragione il farlo. ‒
Esempio: Dant. Inf. 2: Temer si deve sol di quelle cose Ch'hanno potenza di fare altrui male.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Chè se il conte Ugolino aveva voce D'aver tradita te delle castella, Non dovei tu i figliuoi porre a tal croce. Innocenti facea l'età novella ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 48: Conciossiacosach'elle (le tentazioni) sieno così utili, non se ne dee l'uomo disperare, ma confortarsene.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 119: A dire le colpe,... dovrebbono [le donne] venire col capo coperto, col viso turato, con gli occhi lagrimosi e bassi,... e con vestimenti disprezzati e vili, che fossono indizio del cuore contrito e umiliato.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 22: Non ti devrai sdegnar, se 'l regio nome Scrive or davanti al tuo la penna mia.
Esempio: Varch. Stor. 3, 221: Il che da Cesare per più cagioni e per più rispetti si poteva, anzi si doveva, dubitare.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 6: Del che non si deve portarne la colpa ad Aristotile, il quale ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 285: In ogni caso non le mancherà quella (la grazia) di Dio, se la giustizia e l'innocenza hanno loco appresso di lui, come non dovemo dubitare.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 302: Non avvenendo per mia colpa, ne doverò essere scusato con V. Signoria.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 3, 358: Il Vicario, il Senatore,... il Governatore di Roma, i Maestri delle Strade, i Consoli dell'Agricoltura,... questi non si devono dire veramente curiali.
Esempio: Marchett. Lucrez. 397: E pietre insieme di mirabil peso Lancia, sì che dubbiar non dei che questo Non sia di vento impetuoso un soffio.
Esempio: Buonarr. F. Vetr. ant. Pref. 11: Penso che ancor quegli si debbano avere per segni de' sepolcri, sebbene presi da' crepundi.
Definiz: § VIII. E figuratam., detto di cose, più che altro morali. ‒
Esempio: Forteguerr. Cap. 206: I dolor sui Son giusti, è ver, ma denno aver misura.
Esempio: Alf. Trag. 5, 103: Io, come madre e donna, So qual battaglia in cor tenero e nuovo Di donzelletta timida destarsi Per tal dubbio dovea.
Definiz: § IX. E per Essere in grado o condizione da fare necessariamente ciò che il compimento esprime. ‒
Esempio: Dant. Inf. 7: Ed io: maestro, tra questi cotali Dovre'io ben riconoscere alcuni, Che furo immondi di cotesti mali.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Però necessitato fu agli Ebrei Pur l'offerere, ancor che alcuna offerta Si permutasse, come saper dei.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Tu se' sì presso all'ultima salute, Cominciò Beatrice, che tu dei Aver le luci tue chiare ed acute.
Esempio: Petr. Rim. 2, 245: Questa [gente] se più devota che non sole, Col tedesco furor la spada cigne, Turchi, Arabi e Caldei,... Quanto sian da prezzar conoscer dèi.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 63: Pur voi dovreste omai saper con quale Folgore orrendo il re del mondo tuona.
Esempio: Segner. Pred. 252: Oramai avrebbe dovuto imparare che nell'inferno non vi è luogo di redenzione.
Definiz: § X. E per Essere tenuto o indotto a far checchessia da convenienza, opportunità, utilità, e simili; Bisognare, Convenire, che si faccia o avvenga checchessia, Esser esso da farsi. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 66: Insomma dee l'uomo guardare che la terra sia dolce e generosa.
Esempio: Dant. Inf. 16: Sempre a quel ver ch'ha faccia di menzogna De' l'uom chiuder le labbra quant'ei pote.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Mi vidi giunto in quella parte Di mia età, dove ciascun dovrebbe Calar le vele e raccoglier le sarte.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 57: Quantunque il mio sostentamento o conforto.... possa essere e sia a' bisognosi assai poco, nondimeno parmi quello doversi più tosto porgere dove il bisogno apparisce maggiore.
Esempio: Poliz. Pros. 34: Indegnamente della fortuna si rammaricano, conciò sia cosa che più tosto essi debbino essere d'avarizia accusati.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 137: Le figure ignude non debbono avere i loro muscoli ricercati interamente, perchè riescono difficili e disgraziati.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 172: Perciocchè.... le cose si debbino denominare dalla nobil parte, manifesto è, ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 182: E dovete sapere, ch'è l'usanza de' fattori delle monache, quando vengano a Firenze, si movano per una sol causa, che ve se ne aggiugne poi parecchi dozzine.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 3: Rivolgendo in sè quel che far deggia, In gran tempesta di pensieri ondeggia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 34: Mostrando doversi sumministrare a poco a poco la moneta, e così lentamente consumargli e diminuir loro le forze.
Esempio: Galil. Op. lett. 245: Io non ho più saputo che Aprile sia parte del giorno. Se voi non volevi romper la metafora in mezzo, dovevi dir l'Aurora.
Esempio: Panant. Epigr. 135: Questo bibliotecario Custode esser dovria del regio erario: Così nulla toccato Sarebbe del deposito affidato.
Definiz: § XI. Serve pure a denotare Congetturarsi che checchessia è, fu, o sarà; Esser credibile, verisimile, probabile, che avvenga, o che sia; Essere o Avvenire checchessia conformemente a quanto deducesi da indizj, notizie, e simili.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 223: Si pensò leggiermente doverle il suo desiderio venir fatto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 4, 8: Io veggo un fuoco appiè di quel poggetto, Gente debbe abitar per queste grotte.
Esempio: Poliz. Pros. 51: Mi ho trovato nella scarsella questa inclusa, la quale mi dovesti dare insieme con quelle, di che io non m'avidi.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 244: Alloggeranno la persona sua nel Vescovado; e tutti e' suoi gentiluomini, che debbono essere circa 50, distribuiranno per case di cittadini.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 89: Se è vero che lo Imperadore l'abbia di già mandato,... vi dovrebbe a questa ora essere.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 1: Perchè io sono una certa figura, come dovete avere inteso dal Varchi, senza troppo stare in su' convenevoli, io mi vi do e dono per amicissimo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 41: In que' tempi (sebbene oggi non sarebbe in pregio) dovette esser cosa maravigliosa.
Esempio: Grazz. Comm. 294: Che fa egli ora? C. Debbe dormire.
Esempio: E Grazz. Comm. 295: Vedi gaglioffo, com'egli arebbe domandatomi se io voleva cosa alcuna. V. Egli dovette farlo per non vi rompere il sonno.
Esempio: E Grazz. Comm. 425: Stetti tanto, che io senti' la serva che veniva per lei, che di già doveva essersi rivestita a bell'agio i panni suoi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 180: Ha nome.... ha nome.... E' non mi torna in fantasia. C. Tu debbi Far professione d'arte di memoria.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 23: Soldo di Iacopo Sassetti, che dovette vivere dal 1280 al 1340 in circa.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 7: Nè v'avvedete Che questi esser dovran que' serviziali Ch'uscir dianzi sgridando e minacciando Que' tentennoni della serenata?
Esempio: E Buonarr. Cical. III, 1, 2: A me parve che in un subito tutta la strada di armi e di grida si sentisse romoreggiare; per la qual cosa avvisandomi qualche scompiglio nel vicinato esser dovuto succedere, alla finestra incontanente affacciatomi, ebbi veduto due ec.
Esempio: Giobert. Buon. 85: I popoli.... dovettero precipitare da tale altezza in grandissime calamità.
Esempio: Capp. Lez. 252: Il quale [dialetto dorico] doveva essersi conservato senza mistura dagli Spartani che dominavano nel Peloponneso.
Definiz: § XII. Vale anche Potere; Aver modo, agio, forza, e simili, ed altresì Aver cagione od occasione, di fare, Avere a fare, checchessia; ed anche Riuscire altrui facile il fare una data cosa. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 3, 78: Sempre attenta stava ad una picciola finestretta, per doverlo vedere, se vi passasse.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 68: Pietro da fervente amor costretto, e non parendogli più dover sofferire l'aspra pena, che il desiderio, che avea di costei, gli dava, la domandò per moglie.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. M. 1, 103: Ultimamente pone qual cosa fosse quella che lo impedisce a dovere di quello luogo uscire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 53: Ah misero fratel, fratello insano, Gridò, perc'hai perduto l'intelletto, Ch'una femina a morte trar ti debbia?
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 4, 272: I cercatori per questi crepaccioli pigliano coniettura, ove debbon trovare i tartufi.
Esempio: Fag. Rim. 1, 93: Vostr'Altezza Real solo può fare Che sia l'ultimo giorno di febbraio Quel giorno, in cui mi debba rallegrare.
Definiz: § XIII. Denota pure talora Stare per fare, o Stare per accadere, checchessia, Essere sul punto, in procinto, di fare o di avvenire, Esser per fare o avvenire checchessia. ‒
Esempio: Dant. Inf. 27: E dissi: Padre, da che tu mi lavi Di quel peccato ove mo cader deggio, ec.
Esempio: Vill. G. 3, 179: Fu data una inquisizione ovvero accusa alla Podestà.... incontro al detto messer Corso, opponendogli come dovea e volea tradire il popolo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 67: Maravigliosa cosa è ad udire quello che io debbo dire.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 2: L'albergatore Che dee voler morir, fatt'ha le fogge, Ed uscito è dal manico, e 'ngozzati Ci ha molto bene a isonne.
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 141: Li domandò due o tre volte se in questi loro proponimenti erano sì ben fermi, che non se ne dimoverebbono, eziandio se ne dovesse loro andare la vita.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 1, 1: Non mi lascerò mai far la donna addosso da questa padrona di vent'anni, se credessi mi dovesse costar un occhio.
Definiz: § XIV. Dovere usasi altresì con una certa ridondanza logica; ma però induce sempre qualche poco di necessità, di convenienza, o anche di dubbiezza. ‒
Esempio: Nov. ant. B. 110: Fece comandare che tutti li vecchi che fossono rimasi dovessono star sicuramente, e che fossono onorati ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 5: Ammonillo che 'l dovesse andare a vedere.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 108: Il quale [prete] domandandola de' peccati, ch'ella dovesse avere fatti secondo lo stato suo, tra gli altri la domandò ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Richiese i cherici di là entro, che ad Abraam dovessero dare il battesimo.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 38: Temette di non dovervi esser ricevuto.
Esempio: Medit. Pov. 63: Avendo apparecchiato da mangiare, la pregarono ch'ella dovesse insieme con loro pigliare refezione.
Esempio: Pulc. L. Morg. 5, 69: Ed aspettava il guerrier del lione Che dovessi venirla a liberare.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 266: Non ci rimena il sol sì bella e chiara La fiorita stagion per che poi deggia Il discreto villan passarla indarno.
Esempio: Varch. Stor. 1, 147: L'ufizio del quale (del Gonfaloniere) tredici mesi interi durare dovesse.
Esempio: Cellin. Vit. 378: Il ditto Contino mi repricò più volte, che io dovessi tornare a ogni modo.
Definiz: § XV. Talvolta ha forza di far sottintendere il verbo della proposizione, sia essa antecedente o susseguente, con la quale è in relazione logica. ‒
Esempio: Dant. Parad. 33: Ed io, ch'al fine di tutti i disii M'appropinquava, sì com'io doveva, L'ardor del desiderio in me finii.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 122: Volendo Iddio che io, col mostrarvi i carboni co' quali esso (san Lorenzo) fu arrostito, raccenda nelle vostre anime la devozione che in lui aver dovete, non la penna che io doveva, ma i benedetti carboni spenti dallo omor di quel santissimo corpo mi fe' pigliare.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 281: Io mi voglio astenere di far quello che io debbo con voi, perchè voi non facciate meco più che non dovete.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 101: Chi, stimando le ricchezze quanto si deve e non più, ha per fine delle sue azioni la virtù, si acquista altri tesori che l'argento e l'oro non sono.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 254: Io non mi posso Dimenticar Dircea. Sento che l'amo; So che non deggio.
Definiz: § XVI. Dover avere, vale Esser creditore; e usasi così assolutam., come col compimento esprimente la somma di cui uno è creditore. ‒
Esempio: Vellut. Cron. 135: Oltre a ciò, per potere pagare chi dovea avere, rimasono certe case non divise.
Esempio: E Vellut. Cron. appr.: E chi dee avere non è pagato.
Definiz: § XVII. Dover dare. ‒
V. Dare, § LVI.
Definiz: § XVIII. Chi fa quel che non deve gl'intravvien quel che non crede, od anche Chi non fa quel che deve, gl'intravvien quel che non crede. Proverbio che significa: Chi contravviene al giusto, all'onesto, ovvero Chi trasgredisce il dovere, quando meno se l'aspetta ne riceve il gastigo. ‒
Esempio: Stor. Pistol. 40: Ciascuno si dee studiare d'essere leale al suo Comune, perchè il più delle volte chi fa quello che non dee, gl'interviene quello ch'e' non crede.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 128: Io intendo che tu non fai e' portamenti ch'io vorrei; che n'ho dispiacere assai, e con gran paura istò, che tu non abbia un dì una gran rovina di capitare meno che bene: chè chi non fa quel che debbe, riceve quello non crede.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 495: Chi fa quel che non de', quel che non crede Le più volte gli avvien contro a sua voglia.
Esempio: Grazz. Comm. 405: Egli è ben vero il proverbio che per tutto si dice: chi fa quel che non debbe, gl'intervien quel che non crede. Io non doveva mai vestirmi in questa maniera.
Definiz: § XIX. Chi fa quel che non deve, gl'intravvien quel che non crede; è pure proverbio che usiamo ad ammonire altrui di non impacciarsi di cose che non sono di sua appartenenza, perchè non gli potrebbero riuscir bene, e ne caverebbe in vece qualche danno per sè.