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DETRAZIONE.
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DETRAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del detrarre, ossia del togliere, scemare, sottrarre.
Lat. detractio. ‒
Esempio: Ordinam. Giust. G. 125: Il detto Esecutore per suo salario.... abbia lire due mila di fiorini piccioli, le quali i Camarlinghi.... sieno tenuti pagare a lui sanza alcuna detrazione di dirittura o di gabella, ciascuno mese, sì come per rata toccherà.
Esempio: Stat. Art. Calim. II, 57: Qui a presso saranno scritte tutte le correzioni, adizioni e detrazioni fatte a li Statuti dell'Arte di Calimala.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 7: Nominollo Aldighieri, comecchè il vocabulo poi, per detrazione di questa lettera d corrotto, rimanesse Allighieri.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 164: I fisici ne dan la causa alla detrazione dell'umore, perciocchè par cosa ragionevole che 'l sole gli faccia piegare a sè, quando è grandemente in calore.
Esempio: Torric. Lez. 64: Insegnandoci la vera quantità dell'anno, ricondusse, colla detrazione di quei dieci giorni, le feste a' lor tempi dovuti.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 107: Il giovamento delle detrazioni, del sangue e dei bagni,... sembrano essere forti indizj favorevoli ad una tale supposizione.
Definiz: § I. E figuratam., riferito a cose morali. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 5, 85 t.: Non però di meno dello stato di quella terra (di Prato) stiamo in continua gelosia, temendo che quivi non si commetta cosa che sia detrazione dell'onore della real Maiestà, e turbazione di noi devoti suoi.
Definiz: § II. Più comunemente usasi per Mala voce, data ad alcuno, Offesa recatagli con parole nell'onore o nella riputazione, Maldicenza. ‒
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 183: Detrazione si è turbare la fama altrui.
Esempio: Bocc. Filoc. 454: S'egli mai alcuna detrazione commise, questo gli è mortal pensiero.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 8, 3: La detrazione è diversa dalla contumelia, cioè villania, in due modi.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. appr.: In quanti modi diminuisce la detrazione la fama altrui?
Esempio: S. Bern. Cosc. 106: Guai a colui, il quale rinuncia di correggere la vita sua, e non resta di fare detrazione degli altri! Se tu vuoli fare detrazione, o dire male d'altrui, rivolgiti a' tuoi peccati.
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 192: L'orecchia fugga le parole dilettevoli, lusinghevoli, dissolute, e di detrazione, che gli fussero dette.
Esempio: Giacomin. Esort. Vit. crist. 50: Si compiacciono in vanità, curiosità, detrazioni e disprezzi.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 60: Queste a principio picciole scintille di detrazione, partorirono in un subito un tale incendio, che ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 433: Ogni maledicenza io vorrei certamente, se mai potessi, sbandir dalle vostre bocche; ma singolarmente quella che toglie occultamente la fama al prossimo, o almen la diminuisce, e chiamasi detrazione.
Definiz: § III. Trovasi per Privazione di grado, onori, potenza, e simili. ‒
Esempio: Vill. M. 299: Costoro (i Gambacorti di Pisa) l'albergarono (l'Imperatore) nelle loro case, facendogli grande onore, e ricchi doni del loro, e di quello del Comune; e portandosi nelle revoluzioni, ch'avvennono, sempre in fede e in purità verso il Signore, e comportando pazientemente la loro detrazione, mossa dall'avversaria setta.