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Dizion. 2° Ed. .
DETRAZIONE, e DITRAZIONE
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DETRAZIONE, e DITRAZIONE.
Definiz: | Latin. detractio, oblocutio. Gr. καταλαλία. |
Esempio: | Maestruz. La detrazione è diversa dalla contumelia, cioè villanía, in due modi.
Imprima quanto che al modo di proponere le parole, imperocchè lo 'ngiurioso manifestamente parla alcuna cosa, ma la
detrazione occultamente. Il secondo, quanto al fine, o vero quanto che al nocimento: imperocchè lo 'ngiurioso macola
l'onore altrui, ma il detrattore la fama. E son dette le parole del detrattore occulte, non semplicemente, ma per
operazion di colui, a cui e' le parla: imperocchè sono, non essendo egli presente, e non sappiendolo, avvegnachè
dinanzi a molti dette fossono le parole maladette. In quanti modi diminuisce la detrazione la fama altrui?
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Esempio: | Tratt. P. mort. Detrazione è dir male occulto d'altri, non avendo alcun debito
fine, e non essendo presente colui, di chi si dice tal male. |
Esempio: | G. Vill. 10. 161. 1. Ellino doveano avere molte detrazioni, e abbassamenti.
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Esempio: | Amm. ant. Onde più detrazione fiatano, indi meno veggono. |
Esempio: | Filoc. lib. 5. 220. S'egli mai alcuna detrazione commise. |
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