Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
MUGGHIARE
Apri Voce completa

pag.1066


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MUGGHIARE.
Definiz: Propriamente il mandar fuori della voce, che fa il bestiáme bovíno. Lat. mugire. Gr. μυκᾶσθαι.
Esempio: Lib. Viagg. Adducono egli li vitelli, e li vitelli, e li poledri, ivi appresso, acciocchè possano vedere le loro madri, e vedendole, incominciano chi a mugghiare, e chi ad anitrire.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dant. Infer. 27. Mugghiava colla voce dell'afflitto.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 5. Che mugghia, come fa mar per tempesta [Orazio similmente disse garganum mugire putes nemus, aut Thuscum]
Esempio: Guid. G. 185. Allora comincióe a mugghiare l'aere di sopra, per le ragunanze de' tuoni.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 29. Che quando in più tempesta mugghia il mare.
Definiz: §. Per la Voce del Lione, che si dice propriamente Ruggire.
Esempio: Bocc. Nov. 77. 66. E per lo dolor sentito, cominciò a mugghiar, che pareva un Lione.
Esempio: Cron. Mor. Non ebbe mai, in dì sedici, un'ora di requie, ne esso, ne chi il il governava, e mugghiò sempre.