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Dizion. 2° Ed. .
CONOSCERE.
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pag.208
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CONOSCERE.
Definiz: | Apprendere con lo 'ntelletto a prima giunta, per mezzo de' sensi, l'essere degli oggetti. Lat.
cognoscere, intelligere, agnoscere. Gr. γινώσκειν. |
Esempio: | Bocc. n. 48. 8. Io non so chi tu ti se, che me così conosci. |
Esempio: | E Bocc. nov. 28. 23. E conobbero la voce di
Ferondo. |
Esempio: | E Bocc. n. 68. 8. Che senza farsi conoscere, quelle busse
pazientemente ricevesse, che Arriguccio le desse. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 4. Poi la rividi in altro abito sola, Tal ch'io non la conobbi.
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Esempio: | Dan. Purg. 11. E videmi, e conobbemi, e chiamava, Tenendo gli occhi con fatica
fissi. |
Esempio: | Boccac. nov. 3. 5. Il Saladino conobbe costui ottimamente esser saputo uscir del
laccio. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 7. La Reina, la quale lui, e festevole
huomo, e sollazzevole conoscea. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 5. Ma s'a conoscer la prima radice Del nostro Amor. |
Esempio: | E Dan. Inf.cant. 23. Fa che tu truovi Alcun, ch'al fatto il
nome si conosca. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 6. E conoscendosi intanto trasfigurato, e
d'abito, e di persona, da quello, ch'esser soleva. |
Esempio: | E Bocc. n. 88. 22. Or non ti conosci tu, tristo, non ti
conosci tu, dolente? |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 2. Prima a sentir d'amore il frutto condotta,
che i fiori avesse conosciuti [cioè gustati] |
Esempio: | E Bocc. n. 47. 7. Il tempo non si rassettò prima, che essi
l'ultime dilettazioni d'amor conosciute, ec. [cioè gustate] |
Esempio: | Petr. canz. 15. 2. Da lor conosco l'essere, ov'io sono [cioè ho grado, e
riconosco] |
Definiz: | ¶ Per intendere, esser capace. |
Esempio: | Stat. Merc. Provveder d'un luogo, ove si possa conoscer della ragion di ciascuna
parte, e quella seguitare. |
Definiz: | ¶ E neut. pass. col secondo caso dopo, vale avere esperienza, pratica, cognizione, intendersi. Lat.
peritum esse. |
Esempio: | Lib. Motti. S'io mi conoscessi così di pietre preziose, com'io fo d'huomini, io
sarei buon gioielliere. |
Esempio: | Bocc. n. 72. 12. Per quello, che ne dice Buglietto, che sai, che si conosce così
bene di questi panni sbiavati. |
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