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1) Dizion. 5° Ed. .
ASPREZZA, e anche ASPEREZZA.
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ASPREZZA, e anche ASPEREZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Aspro. Lazzezza. –
Esempio: Pallad. Agric. 116: Acciocchè semi e schiatte nobili non mescolin seco nulla asprezza o agrestezza, voglionsi piantare [i peri] due insieme o tre.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 254: Anche delle pere, certe sono acerbe, lazze, e certe mature, dolci;.... imperò si dee fare che s'immezzino, e lascino l'asprezza.
Definiz: § I. Per Scabrosità. –
Esempio: Baldin. B. Mascher. 101: Gli fecero [al dio Pane] le gambe di capra e pilose, per mostrar l'asprezza della terra.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 158: Non so qual ragione debba persuadermi a negare che simili asprezze si distendano sino all'estrema circonferenza.
Esempio: Red. Cons. 1, 8: Le estremità delle palpebre, per l'afflusso di quell'umore, hanno contratto prurito, tumidezza, asprezza, ma però senza callosità o durezza.
Definiz: § II. Per Ruvidezza; il contrario di Morbidezza. –
Esempio: Benciv. Ras.: Ratto nascimento di capelli, e crespezza e grossezza ed asprezza; tutte queste cose significano la complessione calda.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 144: Santa vergogna, ordinata fatica, astinenza di cibi, e asperezza di vestimenti.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 42: Se non vi fosse colpa, il Signore mai non averebbe lodato Giovanni dell'asprezza del vestimento.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 80: Una ostinata, insolita, universale asprezza di cute.
Definiz: § III. Per Salvatichezza, Malagevolezza. –
Esempio: Giamb. Oros. 241: Sagliendo in su uno elefante, il quale solo gli era campato, appena dell'asprezza della via campò.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 240: Poichè l'autore hae descritta l'asprezza del bosco dove erano [l'arpie].
Definiz: § IV. Figuratam. Rigorosità, Severità, Durezza. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Questo santo uomo sempre considerava l'asprezza della sentenza di Dio.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 3: Dalla virtù adunque di questi nuovi principati, se non nacquero tempi che fussero per lunga pace quieti, non furono anche per l'asprezza della guerra pericolosi.
Esempio: Red. Lett. Occh. 5: Temo ora che ella.... agramente mi rampogni e crucciosa mi rimproveri con asprezza.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 130: Di questo esecrabile eccesso vuolsi piuttosto un cieco trasporto di abituale asprezza incolpare.
Definiz: § V. E pur figuratam. per Fierezza. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 22: E li fieri animali Lascin le lor asprezze e i petti crudi.
Definiz: § VI. Per Rigidezza, detto di tempo o stagione. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 267: Dalle imprese che gli erano proposte ogni dì si scusava, ora con allegare l'asprezza della stagione, ora col dimandare assegnamento.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 126: E perciò sentivano l'asprezza del freddo.
Definiz: § VII. Per Austerità, Disagio, Patimento. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 110: Appare manifestamente che migliore è la via delle tribolazioni e delle asprezze, che quella de i diletti.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 213: Patono e sostengono l'assedio con molta asprezza e fatica, e infin alla morte.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 13: Diceano che non potrebbe sostenere l'asprezza dell'Ordine.
Esempio: Bocc. Filoc. 194: Era giovine, e non uso d'alcuna asprezza.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 195: Io non credo.... che tanto fusse amatore di quella asprezza di vita, che voi lodate.
Definiz: § VIII. Per Aspra riprensione. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 315: Spurio Oppio raguna il senato, e piacque loro che alcuna asprezza non fosse fatta.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 6 t.: Recògli dinanzi gli amici che 'l consolassino, e poi gli commosse in asprezza di villania.
Definiz: § IX. Asprezza dai Grammatici per similit. dicesi de' suoni della pronunzia; e fu anche detto dei segni che nella scrittura la notavano. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 207: Si stima che in iscrivendo le voci loro, e anche forse in pronunziandole, in alcune spezieltà men perfetti, che i moderni non sono, fossero i nostri antichi.... E dico in iscrivendo, per molte asprezze e rozzezze che nelle lor parole si leggono ne' libri antichi.... E ho detto in pronunziando, per le medesime asprezze e rozzezze.