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AMARE.
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AMARE.
Definiz: Att., che si usa comunemente anche a modo di Neutro assoluto. Voler bene, Portare affezione o amore.
Dal lat. amare. −
Esempio: Dant. Purg. 18: L'animo, ch'è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 86: Per la sua bontà e piacevolezza vi fu, ed è ancora da quelli che 'l conobbero, amato assai; ma tra gli altri che molto l'amarono, mia madre.... fu quella che più l'amò.
Esempio: But. Comm. Dant.: Impossibile è, che l'uomo ami Dio con più cura che debbia, imperocchè nol potrebbe tanto amare, che anche più nol dovesse amare.
Esempio: Fior. Virt. 14: Tutti gli artefici s'amano insieme per la similitudine del mestiero.
Esempio: Varch. Stor. 2, 140: La costui professione.... era d'amare santamente, e con incredibil costanza tutti i giovani fiorentini, i quali fussero o buoni, o nobili, o belli.
Esempio: Red. Lett. 3, 276: So che mi ama, e mi ama di cuore, e però accoglierà questo mio offizio, come parto d'un sincerissimo amore.
Esempio: Cocch. Matrim. 13: L'innata benevolenza, per certe relazioni, tanto si accresce, che giugne talora a far che si ami altrui al pari di noi medesimi, che è il sommo possibile dell'umano affetto.
Definiz: § I. Amare, dicesi più specialmente dell'amore appassionato fra persone di sesso diverso. −
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 41: Egli è il vero che io ho amato, e amo Guiscardo, e quanto io viverò, che sarà poco, l'amerò; e se appresso la morte s'ama, non mi rimarrò d'amarlo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 49: Chè l'amar senza speme è sogno e ciancia.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 15: Amiamo or quando Esser si puote riamato amando.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 5: Dal dì, dall'ora, da que' primi istanti, Che d'amarsi l'un l'altra afferma e giura, Quel solo amor sino alla morte dura.
Definiz: § II. Nello stesso significato dicesi Amar di amore, e Amar per amore. −
Esempio: Nov. ant. B. 99: Un giovane di Firenze amava d'amore una gentile pulzella.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 241: M'è sì nuovo e sì strano, che voi per amore amiate, che quasi un miracolo mi pare.
Esempio: Dav. Tac. 1, 157: Finse amarla d'amore; e conseguitolo,.... la 'ndusse a dar veleno al marito.
Definiz: § III. Amare, per similit. detto degli animali, e anche delle piante. −
Esempio: Tass. Amint. 1, 1: Odi quell'usignolo, Che va di ramo in ramo Cantando: Io amo, io amo.
Esempio: E Tass. Amint. appr.: Ama il leon superbo, e tu sol fiera Più che tutte le fere Albergo gli dineghi nel tuo petto: Ma che dico leoni e tigri e serpi Che pur han sentimento? amano ancora Gli alberi.
Esempio: E Tass. Amint. appr.: L'abete ama l'abete, il pino il pino; L'orno per l'orno, e per lo salce il salce, E l'un per l'altro faggio arde e sospira.
Definiz: § IV. Amare checchessia, per Avervi inclinazione, Esservi affezionato, Compiacersene. −
Esempio: Dant. Conv. 109: Questa [giustizia] è tanto amabile, che.... i suoi nimici l'amano, siccome sono ladroni e rubatori; e però vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata.
Esempio: Petr. Rim. 1, 115: Io amai sempre, ed amo forte ancora,.... Quel dolce loco ove piangendo torno Spesse fïate quando Amor m'accora.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 44: I fiori l'api, e il pellegrin stanco ama Ombrosa loggia dopo lunga strada.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 37: Nè più ch'ella si voglia amiam la vita.
Esempio: Dav. Scism. 391: Amò le lettere, favorì gli scienziati.
Definiz: § V. Amare, vale anche Appetire una qualche sorta di cibo o di bevanda. −
Esempio: Nov. ant. C. 130: Io li amo [i cavoli] più volentieri freschi.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 4: E tanto ama 'l vin nuovo che 'l vetusto, E lo bee annacquato e lo bee mero.
Definiz: § VI. Amare una cosa, vale anche Tendervi, Attenervisi. −
Esempio: Ugurg. Eneid. 145: Perchè vai tu tanto nella destra parte? Dirizza qua il tuo corso: ama la riva, e concedi che la palmula rada i sassi da la parte sinistra.
Definiz: § VII. Amare, usasi anche per Desiderare, Volere, Compiacersi di fare alcun che. Onde Amar meglio, Amar più, vale Voler piuttosto, Preferire, e simili. −
Esempio: Vill. G. 355: Meglio amavano di morire alla battaglia, che vivere in servaggio.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 265: Uomo di gran pazienza, e molto amava di star solo, e sempre vacare ad orazione.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 128: Io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni, che faccendo agio loro, io facessi ec.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 3: La curiosità umana s'impigrisce; amano d'ignorare, mentre gli altri godono di sapere.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 21: Senza troppo individuare, la coltivazione toscana ama di mettere insieme più cose in un campo medesimo.
Definiz: § VIII. Dicesi delle piante che amano un terreno, un'aria, una temperatura, un modo di coltura e simili, a significare che se ne giovano, o vi prosperano. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 231: Amano [i meli] temperati adacquamenti.
Esempio: Tedald. Agric. 6: Bisogna piantare i frutti e le altre cose in quella terra che essi amano.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 279: Ama [la senapa] la terra che sia ben arata. Dav. Colt. 519: Il susino generalmente ama luogo grasso.
Definiz: § IX. Dicesi anche del terreno, che ama una pianta, a significare che quella pianta vi alligna bene.
Definiz: § X. Amare a sè alcuna cosa, significa Volerla per sè. −
Esempio: Bocc. Decam. 8, 282: Qualunque altro avuta l'avesse,.... l'avrebbe egli a sè amata più tosto che a te.
Esempio: Libr. Sagram. 50, 1: Ma egli dee amare piuttosto la signoria a sè, che ad altrui.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 113: Non amare a te nulla cosa secolare; ma sii suddito alli duci e alli principi.
Definiz: § XI. Amare l'anima sua, detto dell'amor proprio colpevole. −
Esempio: Passav. Specch. Penit. 141: Chi ama l'anima sua, cioè di fare la sua propia volontade, che non è altro che amare se medesimo col propio amore, sì la perderà.
Definiz: § XII. E in forza di Neutr. pass. amarsi Amare sè medesimo. −
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 50: Noi.... tanto ci amiamo, che non è sì grande inimico di Dio, che s'egli a noi fa bene, non lo tegnamo per amico.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 93: Chi troppo s'ama, bisogno è che spesso si turbi.
Definiz: § XIII. Dicesi in proverbio Ama chi t'ama; ovvero Ama chi t'ama, e rispondi a chi ti chiama; ed anche Ama chi t'ama, e chi non t'ama sprezza; a significare che l'amore chiede amore, e la benevolenza benevolenza. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 131: Proverbio, ama chi t'ama, è fatto antico.
Esempio: Nell. Iac. Amant. 2, 12: Ama chi t'ama, e chi non t'ama sprezza, E chi t'ama di cuor, stringi e accarezza.
Definiz: § XIV. E pure in proverbio: Chi ama bene, gastiga bene.
Definiz: § XV. Dicesi pure in proverbj di chiaro significato: Chi ama, crede; Chi ama, teme; Chi ama me, ama il mio cane; Chi ama tutti, non ama nessuno.