Lessicografia della Crusca in rete

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GRADIRE.
Definiz: Aggradire, Avere in pregio. Lat. probare, gratum, vel acceptum habere. Gr. χαίρειν ἐπί τινι, ἀποδέχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 7. 6. Per la virtù, che poco era gradita da coloro, che possono assai.
Esempio: Dant. Inf. 16. La cui voce Nel mondo su dovrebbe esser gradita.
Esempio: E Dan. Purg. 1. Or ti piaccia gradir la sua venuta.
Esempio: E Dan. rim. 17. Io non domando, amore, Fuor che potere il tuo piacer gradire.
Esempio: Petr. son. 24. Se lassuso è, quant'essere de' gradita.
Esempio: E Petr. canz. 40. 5. Là dove più gradir sua vista sente.
Definiz: §. I. Per Piacere, Compiacere, o Operare in grado d'alcuno. Lat. facere in gratiam alicuius, obsequi, obsecundare, placere, arridere. Gr. ὑπηρετεῖν, χαρίζεσθαι, ἀρέσκειν.
Esempio: M. V. 2. 65. Agevolmente si dispose a volere la pace, gradendola al Papa, e cardinali, che con istanzia ne pregavano.
Esempio: Franc. Barb. 25. 1. Muta sì, che non paia, Che tu gli voglia gradir lo mutare.
Esempio: Rim. ant. Inc. 122. E per gradire a Dio in ciò, ch'ei vuole, A lei s'inchina, e falle riverenza.
Definiz: §. II. Per Andare avanti, Salire; da Grado per Iscaglione. Lat. ascendere, gradatim subire. Gr. βάδην ἀναβαίνειν.
Esempio: Dant. Purg. 24. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall'uno all'altro stilo.