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Dizion. 4° Ed. .
DISDIRE
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DISDIRE.
Definiz: | Negar la cosa chiesta. Lat. negare, renuere. Gr. ἀπονεύειν. |
Esempio: | G. V. 6. 60. 2. Disdire non poteano la richiesta de' Fiorentini. |
Esempio: | E G. V. 10. 230. 6. E non lo richiedeva di quella grazia,
ch'egli domandasse, che 'l Papa osasse disdire. |
Esempio: | Lab. 224. Mentre da dovere essere richiesta è stata, mai disdir nol seppe; così
omai, che in tempo viene, che a lei converrà richiedere, niuno vorrebbe, che 'l disdicesse; e veramente di te io mi
maraviglio, come ti sia stato disdetto quello, che più a niuno fu giammai. |
Definiz: | §. I. Per Vietare, Proibire. Lat. vetare, prohibere. Gr. κωλύειν. |
Esempio: | Ninf. Fies. 27. E se non che paura mel disdice Di Diana, l'avrei per forza presa.
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Esempio: | Rim. ant. Guitt. 90. Ma quando io son per gire all'altra vita, Vostra immensa
pietà mi tiene, e dice: Non affrettar l'immatura partita, La verde età, tua fedeltà il disdice. |
Definiz: | §. II. Per Rinunziare. Lat. nuncium remittere, renuntiare. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 51. Detta una lettera, e gli disdice l'amicizia.
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Definiz: | §. III. Disdire il fitto, e la casa, è Licenziarla. Lat. renuntiare
locationem. |
Definiz: | §. IV. Disdir la ragione, o la compagnía fra' mercanti; vale Fare intendere a' compagni di non
voler più seguitare i negozj con esso loro. Lat. societatem renuntiare.
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Definiz: | §. V. Disdire i depositi, vale Fare intendere al padrone, che se gli ripigli. Lat.
depositum renuntiare. |
Definiz: | §. VI. Disdire i depositi, si usa parimente per Rifiutare, o Negare d'avergli avuti. Lat. depositum inficiari. Gr. παρακατασθήκην
παρακαταθήκηνἐξαρνεῖσθαι.
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Esempio: | Fr. Iac. Cess. Ma quando si vedessono il bello, non si vergognerebbono di disdire
i depositi a lor commessi. |
Definiz: | §. VII. Disdir la posta, termine del giuoco, vale Non volere, che corra la posta, Non accettare il
giuoco. Lat. sponsioni reniti. Gr. ἐγγύησιν
ἀπωθεῖν. |
Definiz: | §. VIII. E figuratam. |
Esempio: | Lor. Med. canz. Fara' a tutti buona cera; Fa' che mai disdica posta.
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Definiz: | §. IX. Disdire, neutr. pass. Dir contro a quel, che s'è detto avanti, Ridirsi. Lat. retractare, palinodiam canere, dicta mutare, Plaut. Gr.
παλινωδίανπαλινῳδίαν
ᾄδειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 3. Quando io mi fui umilmente disdetto D'averlo visto. |
Esempio: | G. V. 8. 69. 5. E 'l Legato ne fu molto ripreso, e 'nfamato; ed elli, o avesse
colpa, o no, se ne disdisse molto al popolo (cioè: negò scolpandosi) |
Esempio: | Red. rim. Ma sciolto poi non confermai, e lento A disdirmi non fui.
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Definiz: | §. X. Disdire, Essere sconvenevole, Non esser dicevole. Lat. dedecere. Gr.
οὐ πρέπειν. |
Esempio: | Bocc. introd. 36. Faccendosi a credere, che quello a lor si convenga, e non si
disdica, che all'altre. |
Esempio: | E Bocc. concl. 4. Dico, che più non si dee a me esser disdetto
l'averle scritte, che generalmente si disdica agli uomini, e alle donne dir tutto dì ec. |
Esempio: | Petr. canz. 39. 6. Che mortal cosa amar con tanta fede, Quanta a Dio sol per
debito conviensi, Più si disdice a chi più pregio brama. |
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