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Dizion. 3° Ed. .
ABBAIARE
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ABBAIARE.
Definiz: | Il mandar fuori, che fa il cane, la sua voce, quando fa impeto in alcuno. Lat. latrare,
baubari. Gr. βαυξειν
βαΰζειν. |
Esempio: | Boc. Nov. 15. 23. Non altramente, che ad un can forestiere tutti quelli della
contrada abbaiano addosso. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 6. Qual'è quel cane, ch'abbaiando agugna, E si racqueta poi, ch 'l
pasto morde. |
Esempio: | Fir. Lucid. E non trova ne can, ne gatta, che abbai per lui (cioè che dica
una parola per lui) |
Esempio: | Boez. Varch. lib. 1. p. 5. Posciachè ebbi più tosto abbaiato, che detto queste
cose (qui per similitudine) |
Definiz: | §. Per metaf. in attivo significato, manifestare. Lat. patefacere, ostendere.
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Esempio: | Dan. Inf. c. 7. Assai la voce lor chiaro l'abbaia. |
Definiz: | §. Per favellare sconsideratamente. Lat. temerè loqui. |
Esempio: | Ber. Orlan. E va pur dietro abbaiando, e gridando Incontro a Brandimarte, et ad
Orlando. |
Esempio: | Fir. Trin. 3. 2. Siate voi chiari dunque; o lasciatelo abbaiare, o fatevene beffe.
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Esempio: | Ambr. Ber. Att. 2. 3. Non credo già, ch'i zanaiuoli, o simili huomini, intorno
alla casa m'abbaino (cioè si aggirino, mi vengano intorno.) |
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